Alisson saracinesca, El Shaarawy torna Faraone. Gagliardini bocciato, Vecino si sveglia
Roma e Inter si dividono la posta e impattano per 1-1 al Meazza concedendosi un tempo ciascuno. Nella prima frazione di gara, meglio gli ospiti che si portano in vantaggio con rete di El Shaarawy su indecisione letale di Santon. Nella ripresa, invece, spuntano i nerazzurri che, pur non esprimendo un gioco stellare, col cuore ed una azione fortuita all'86', trovano il gol del prezioso pareggio finale.
Un risultato giusto ma che ‘danneggia' maggiormente i capitolini incapaci di agguantare, nello scontro diretto, il quarto posto Champions con l’Inter ancora a +3, sia pure con una gara in più in campionato. E così, da Strootman a Alisson fino alle scarse prestazioni di Gagliardini e Candreva, ecco top e flop del match.
I top del ‘Meazza’
Strootman al top, la sua gara è quella di un regista d’autore
Negli ultimi tempi il centrocampista giallorosso Strootman aveva subito non poche critiche per un momento, specie a cavallo fra i mesi di novembre e dicembre, non proprio eccezionale. Nella gara del Meazza, invece, magari proprio in virtù delle predette valutazioni, l’olandese, pur in un ruolo non suo, si erge con intelligenza tecnica e classe fra gli indiscussi protagonisti della contesa. Nella robusta mediana capitolina, infatti, con mezzeali Gerson e Pellegrini, e Nainggolan a suggerire da trequartista, l’esperimento da regista di Strootman si risolve positivamente con l’ex PSV, tornato alle origini da volante davanti alla difesa, bravo a dettare i tempi, interdire e chiamare palla. Il tutto, per 90’ minuti da punto di riferimento, faro e bussola di una squadra vogliosa, al netto del risultato, di riprendere il discorso interrotto due settimane fa con l’Atalanta e decisa a battere, in chiave Champions League, l’avversario diretto.
El Shaarawy prezioso, suo il guizzo per l’1-0
Schierato per l’occasione, in contumacia De Rossi e Perotti, da seconda punta di fianco a Dzeko, l’italiano El Shaarawy sembra trovarsi davvero a suo agio. Spostato più nel vivo del gioco, infatti, il #92 giallorosso si mette spesso in visione, detta il passaggio e, soprattutto, dialoga al meglio coi compagni trovando, talvolta, intese anche col proprio portiere.
E proprio su una di queste immaginifiche sinergie, El Shaarawy trova il gol. Su lancio lungo del suo numero #1 Alisson al 31’, l’attaccante della nazionale sfrutta il mancato retropassaggio di testa di Santon e batte in velocità l’incolpevole Handanovic.
Un guizzo importante, per la sua quinta gioia in campionato, che mette in discesa il match (poi pareggiato per 1-1) ma che pure evidenzia, ancora una volta, il grado di maturità e l’importanza raggiunta dall’ex Milan nei delicati equilibri di mister Di Francesco.
Alisson polivalente: assistman e saracinesca
Lo scorso anno i pali della porta della Roma erano difesi dall’ottimo Szczesny, quest’anno, dall’immenso Alisson. Nel cambio, dunque, i giallorossi, nel gioco dei termini e delle iperbole, ci hanno guadagnato. E se questo parere può sembrare piuttosto arbitrario allora non avete assistito alla prestazione del felino brasiliano al Meazza. Eppure la sua è stata una gara polivalente, a tutto campo. Davanti, grazie ai suoi delicati piedi, quelli verdeoro, con un lancio preciso da oltre 70 metri, trova addirittura l’assist per El Shaarawy. In difesa, le sue manone ed i suoi guizzi impediscono, fino alla zampata conclusiva di Vecino, la rete all’Inter con più parate, su Icardi a Perisic, da indemoniato, da saltimbanco, da acrobata fra i pali, da saracinesca giallorossa.
I flop di Inter-Roma
Male ancora Gagliardini, la sua partita dura solo 45’
Fra i flop del big match, anche il centrocampista nerazzurro Gagliardini che, nei primi 45’ di gioco, convince il suo allenatore a sostituirlo per Brozovic indietreggiando poi Borja Valero nel novero dei mediani davanti alla difesa. Un cambio ampiamente meritato per l’ex Atalanta che, anche stasera, non riesce a convincere proprio nessuno. Lento in fase di impostazione, impreciso nei lanci e poco utile in fase di filtro, infatti, il #5 nerazzurro sembra lontano anni luce dal calciatore ammirato lo scorso anno a Bergamo ottenendo l’ennesima bocciatura di un’avventura, quella interista, tutt’altro che positiva.
Santon disastroso, che errore sul gol del ‘Faraone’
Fra i tanti prodigi che venivano attribuiti a Spalletti a inizio anno, figurava, oltre al primato e ad un avvio eccellente, anche il recupero dell’ormai smarrito Santon. Complice un impatto non proprio esaltante del brasiliano Dalbert, infatti, il numero #21 nerazzurro era riuscito, minuto dopo minuto, spezzone dopo spezzone a ritrovare fiducia nei propri mezzi, consapevolezza e prestazioni davvero incoraggianti. Prestazioni, che lo hanno eletto titolare ma che non si sono assolutamente ripetute nelle ultime settimane, men che meno questa sera con problemi, evidenti, sia in fase d’attacco che in quella difensiva. E se il suo scarso atteggiamento propulsivo poteva derivare da una formale richiesta del proprio allenatore, gli errori, marchiani, in fase passiva lo condannano inevitabilmente. Sua, infatti, è l’indecisione, su lancio lungo di Alisson, che manda in porta El Shaarawy con un mancato appoggio di testa che favorisce il ‘Faraone’ bravo poi a superare con delicato lob Handanovic in uscita. Una esitazione fatale, anzi, disastrosa.
Candreva spento, poche giocate importanti per lui
Se l’Inter non sfonda e non mette spesso in azione il comunque spento Icardi, diverse colpe possono ricadere su Candreva incapace, largo sulla destra, almeno in questa specifica gara, di creare grattacapi al serbo Kolarov. Impacciato, indeciso e spesso inconcludente, di lui si ricorderà solo qualche cross sbilenco (6 su 9 sbilenchi), 0 dribbling riusciti, 3 uno contro uno persi ed un buon tentativo a metà primo tempo col pallone che sibila il palo alla sinistra di Alisson per poi spegnersi a lato.
Tabellino e voti
Inter (4-2-3-1) Handanovic 6; Cancelo 6, Miranda 6, Skriniar 6, Santon 5 (Dal 76’ Dalbert 6); Gagliardini 5 (Dal 46’ Brozovic 6), Vecino 6.5; Perisic 5.5, Borja Valero 5.5, Candreva 5 (Dal 70’ Eder 6); Icardi 5. A disposizione: Berni, Padelli; Ranocchia, Nagatomo, Lopez, D’Ambrosio, Dalbert; Brozovic, Joao Mario; Pinamonti, Eder, Karamoh. Allenatore Luciano Spalletti 5.5
Roma (4-3-3) Alisson 6.5; Florenzi 6, Manolas 6+, Fazio 6, Kolarov 6; Pellegrini 6, Strootman 7, Nainggolan 6.5; Gerson 6+ (Dal 70’ Bruno Peres 6), Dzeko 6- (Dal83’ Schick s.v.), El Shaarawy 7 (Dal 74’ Juan Jesus 6). A disposizione: Skorupski, Lobont; Nura, Juan Jesus, Hector Moreno, Emerson Palmieri, Bruno Peres; Cengiz Under, Antonucci; Defrel, Schick. Allenatore Eusebio Di Francesco 6.5