Stakanovisti in Serie A: da Perisic a Silvestre, i calciatori sempre in campo finora
La Serie A tornerà nuovamente protagonista in questo weekend dopo la settimana europea che tra Champions ed Europa League, ha visto protagoniste Juventus, Milan, Napoli, Atalanta e Lazio (settimana prossima toccherà alla Roma). E allora è tempo anche di cominciare a dare uno sguardo alle statistiche e ai numeri totalizzati da diversi calciatori del nostro campionato. Dai top club alle cosiddette ‘piccole’, sono tanti gli allenatori che non riescono a rinunciare neanche per un minuto ad alcuni calciatori giudicati insostituibili durante il corso di una partita, anche se giocata male.
Sono definiti ‘stakanovisti’ di questa prima parte di campionato, infatti, tutti coloro i quali sono sempre rimasti in campo senza essere mai sostituiti, totalizzando il maggior numero di minuti totali rispetto a tutti gli altri colleghi in Serie A. Lasciando per un attimo da parte i portieri, con i vari Donnarumma, Alisson, Perin, Sorrentino, Nicolas, Cordaz, Sirigu, Consigli, Sportiello, Handanovic e Strakosha, che hanno totalizzato anche loro un somma di 2160 minuti giocati, ecco invece quali sono i primi 5 calciatori di movimento che possono godere, anche loro, di questo singolare primato.
Perisic punto di fermo dell’attacco interista
Il momento attuale dell’Inter, con una sola vittoria (l’ultima ottenuta contro il Bologna nell’ultimo turno di campionato), prima di una lunga serie di sconfitte e pareggi partita dal mese di dicembre, è sicuramente frutto anche del rendimento in calo di diversi calciatori giudicati imprescindibili da Luciano Spalletti. Uno di questi è sicuramente Ivan Perisic, top player assoluto di questa squadra, che con 7 gol in campionato, è stato a lungo al centro del progetto neroazzurro con l’ex tecnico della Roma, ma che adesso sta attraversando un periodo di forma davvero negativo.
Ma nonostante ciò, Spalletti non riesce proprio a rinunciare alle accelerazioni e agli strappi del croato il cui cambio di passo porta spesso benefici alle azioni d’attacco interiste. A pagarne le spese infatti, in questo periodo in cui è riuscito ad emergere il baby Karamoh, è stato Antonio Candreva, anche lui sempre titolare prima della gara del ‘Franchi’ contro la Fiorentina in cui Spalletti gli ha concesso la prima panchina stagionale, confermandola poi anche nell’ultima gara di ‘San Siro’. Per Perisic invece, 2.160 minuti in campo, senza essere mai sostituito. Uno dei primi 5 calciatori di movimento della nostra Serie A a totalizzare il maggior numero di minuti in campo in 24 presenze.
Il muro della difesa dell’Inter è Skriniar
Ma la rosa dell’Inter, come già abbondantemente evidenziato in più occasioni prima dell’inizio del campionato, sembra avere davvero carenza di uomini soprattutto in fase difensiva. Prima dell’arrivo di Lisandro Lopez a gennaio infatti, Spalletti poteva contare soltanto su Miranda, l’epurato Ranocchia e su Milan Skriniar. Proprio il rendimento costante dell’ex Sampdoria, è riuscito a mettere un freno a queste voci che accusavano la società di non aver fatto attenzione a questo aspetto.
Lo slovacco però si è sempre fatto trovare pronto. Mai un infortunio, una squalifica per il possente ex centrale dei blucerchiati che si è scoperto come una delle rivelazioni del nostro campionato. Anche per lui, oltre ai 3 gol realizzati fino ad oggi, già un piccolo record per un difensore, la gioia di essere l’altro interista, oltre a Perisic, ad essere sempre schierato nell’11 titolare da Spalletti e rimasto in campo senza mai dover assaporare l’amarezza di una sostituzione.
Anche per lui quindi, 2.160 minuti giocati in 24 presenze e la consapevolezza che pur essendoci un altro difensore da dover affiancare a Miranda, con quello che sta dimostrando in campo, sarebbe stato comunque sempre scelto come titolare da Spalletti.
Acerbi a caccia della conferma
Dall’Inter al Sassuolo per mettere ancora una volta in evidenza lo straordinario rendimento di un calciatore che in Serie A sta continuando ad impressionare: Francesco Acerbi.
Lo scorso anno, nella stagione 2016/2017, l’ex centrale di Chievo e Milan, si era distinto come l’unico calciatore di movimento a non aver perso neanche un minuto in campionato al fianco dei portieri (molto più facilitati dall’essere sempre schierati nell’11 iniziale). Per lui, con l’ultimo Sassuolo targato Di Francesco, la gioia di aver non aver perso neanche un minuto in 38 gare giocate.
Calciatore più volte apprezzato anche in virtù di un passato difficile, contrassegnato da diversi problemi di salute, che però non gli hanno mai negato di scendere in campo. E anche quest’anno, per lui, potrebbe esserci una ‘doppietta’ insolita. Già, perchè in questa speciale top 5 degli stakanovisti delle prime 24 partite in Serie A, c’è ancora una volta lui con 2.160 minuti giocati. Difensore davvero immenso per costanza e determinazione.
Il Torino si coccola N’Koulou
Da un difensore centrale all’altro, dal Sassuolo al Torino tutto nuovo targato Mazzarri che dopo l’addio di Mihajlovic, non ha potuto far altro che lasciare intatto il pacchetto arretrato dei granata costruito dall’ex tecnico del Milan confermando soprattutto al centro della sua retroguardia, il possente Nicolas N’Koulou.
Il camerunense non ha per niente patito la classica fase di ambientamento nel nostro campionato italiano, anzi, con 2 gol realizzati si è distinto soprattutto per costanza di prestazioni e giocate formidabili che hanno già attirato le attenzioni dell’Inter che starebbe pensando di portarlo a Milano il prossimo anno per rinforzare la propria difesa.
Arrivato in Italia con tanto scetticismo da parte di tifosi e addetti ai lavori, il 27enne difensore è sempre rimasto in campo, schierato titolare, totalizzando ben 2.160 minuti in campo. L’ennesima conferma che la società di Cairo, ancora una volta, c’ha visto lungo investendo su un calciatore dal potenziale enorme.
Silvestre sempre più leader di questa Sampdoria
E chiudiamo invece la nostra speciale top 5 degli stakanovisti di queste prime 24 giornate, con un altro difensore centrale che, così come Acerbi, lo scorso anno aveva sfiorato anche lui il record di calciatore di movimento ad aver giocato tutte e 38 le gare di campionato. Stiamo parlando di Matias Silvestre. Il centrale della Sampdoria, negli ultimi 3 anni, è sempre stato leader della retroguardia dei blucerchiati. Prima guidando al meglio e facendo crescere un giovane Alessio Romagnoli che adesso si è consacrato definitivamente al Milan, poi guidando Skriniar, passato all’Inter e oggi al fianco di Ferrari nell’11 di Giampaolo.
Insomma, cambiano gli allenatori ma il centrale argentino resta sempre in campo per difendere la porta della Samp. Anche per lui, ad oggi, in 24 presenze, sono stati 2.160 i minuti giocati senza essere mai sostituito o lasciato in panchina. Le sue prestazioni vengono troppo spesso date per scontate, ma è invece, con Quagliarella, Linetty e Torreira, una delle armi in più di questa Sampdoria rivelazione del campionato.