Spagna, le lacrime di Iniesta: “E’ stata l’ultima partita, speravo in un finale diverso”
Il Mondiale delle grandi sorprese ha fatto un'altra vittima illustre. Dopo il rientro in patria dei campioni in carica della Germania, anche la Spagna ha dovuto abbassare la testa di fronte al verdetto crudele del campo. Per il movimento spagnolo si tratta dunque di un vero e proprio "fracaso", dal quale la nazionale iberica deve trarre spunto per poter ripartire con ancora più decisione.
La "Roja" lo farà probabilmente con un nuovo commissario tecnico e certamente senza Andres Iniesta, che al termine dell'ottavo di finale con la Russia ha annunciato il suo ritiro: "E' stata la mia ultima partita con la nazionale – ha spiegato l'illusionista catalano – Purtroppo non è stato l'addio sperato, me ne vado con un sapore amaro e difficile da mandare giù. Ma il calcio è fatto anche di queste delusioni".
Iniesta non cerca alibi
Dopo 133 partite con le "Furie Rosse", il Mondiale conquistato in Sud Africa nel 2010, due titoli europei e la "medaglia" di miglior giocatore a Euro 2012, Andres Iniesta ha dunque deciso di togliersi la maglietta della nazionale, chiudere un ciclo straordinario e concentrarsi solo ed esclusivamente sulla sua nuova vita calcistica in Giappone con il Vissel Kobe.
"E' un momento difficile, l'abbiamo già sperimentato in passato e ci siamo dimostrati bravi ad andare oltre – ha concluso Iniesta – Ciò che conta è ritrovare la via del successo. Sono convinto che la Nazionale andrà avanti perché ci sono calciatori di buon livello. L'esclusione di Lopetegui? Dire che è stata la causa principale della nostra eliminazione corrisponderebbe a voler trovare un alibi. Tante cose hanno inciso, ma la palla tra i piedi l'avevamo noi calciatori e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità".