Serie A, pagellone della 6a: Juventus e Napoli promosse in attesa dello scontro diretto
Un tour de force che forse negli ultimi avevamo dimenticato. Si sta giocando ogni tre giorni, con un ritmo incredibile, forsennato. Una corsa contro il tempo per racimolare quanti più punti possibili in modo tale da arrivare al meglio alla sosta di metà settembre. Lo sanno benissimo le big del torneo di Serie A che nella 6a giornata hanno provato a sbagliare il meno possibile pur di portarsi a casa l’intera posta in palio in trasferta sulla carta agevoli e proiettarsi subito al 7° turno che mette di fronte due sfide epiche per il nostro campionato. Juventus-Napoli e il derby tra Lazio e Roma, metteranno infatti di fronte 4 squadre che nel turno infrasettimanale si sono distinte con vittorie arrivate in maniera piuttosto agevole e contro squadre alquanto modeste. Ma vediamo nel dettaglio dunque il pagellone della nostra Serie A impegnate nel prossimo importante turno evidenziando però anche le altre compagine che in questa 6a giornata hanno steccato.
Promosse
Juventus la stella di questo inizio campionato
Non c’è assolutamente nulla più da aggiungere. Ben 6 vittorie su 6 in campionato, 18 punti, punteggio pieno e 1 vittoria in Champions all’esordio a Valencia. Questa Juventus è implacabile. Dopo il successo agevole ottenuto mercoledì sera contro il Bologna allo Stadium, i bianconeri ora si proiettano alla super sfida del 29 settembre contro il Napoli. Vendicare il gol di Koulibaly dello scorso anno e dimenticare quel ko amaro o semplicemente allungare ancor di più il margine di vantaggio sugli azzurri in classifica.
È questo il vero obiettivo dei campioni d’Italia che ad oggi sono l’unica squadra dalla stagione 1930/31 ad aver vinto le prime sette gare stagionali. Contro gli uomini di Ancelotti sarà già decisiva. Negli ultimi 10 incontri sono state 6 le vittorie della Juventus, 3 le vittorie del Napoli e 1 pareggio. Mentre contro Carlo Ancelotti, Max Allegri in carriera ha vinto una sola volta (contro il Real Madrid in semifinale nel 2015) in 4 partite e poi 2 pareggi e 1 sconfitta quando allenava il Cagliari.
Insegue il Napoli
E allora meglio che ‘Re Carlo’ porti a casa un altro risultato storico. Un ennesimo punteggio positivo contro la Juventus a Torino, sarebbe sicuramente un incentivo in più a fare bene per la squadra di Ancelotti che finalmente sembra aver trovato modulo e soluzioni alternative in più all’interno della sua rosa. Risposte positive sono infatti arrivate, nella sfida vinta 3-0 contro il Parma, da Fabian Ruiz che, se ci fosse stato ancora Sarri, forse avremmo visto qualche minuto in qualche sfida di Coppa Italia.
E invece l’ex tecnico del Psg l’ha lanciato a centrocampo a destra mettendo in mostra un giocatore che a questo punto potrebbe candidarsi tranquillamente a vestire una maglia da titolare in futuro. Contro la Juventus però dovrebbe tornare Callejon con Hysai sulla destra anche se Malcuit non ha fatto male contro gli emiliani. Dilemma Mertens-Milik, con il polacco che quasi in automatico, dopo la doppietta al Parma, ora dovrebbe avere la maglia da titolare allo Stadium.
Lazio, ci sei e adesso finalmente piaci
Prima il successo contro l’Empoli, poi la vittoria in casa contro il Genoa con tanto di ritorno al gol di Milinkovic-Savic e adesso ancora un successo a domicilio, non senza soffrire, sul campo dell’Udinese. Questo Lazio comincia finalmente a piacere e dimenticati i passi falsi contro Napoli e Juventus, ora è il momento di portare a casa un derby che soprattutto per la Roma vuol dire molto. Di Francesco si gioca tutto, ma Inzaghi non vorrebbe dare tutto per scontato e prenderla con leggerezza.
La sfida tra i due allenatori in questo momento la vince il tecnico dei biancocelesti che in 4 partite ha vinto 2 volte contro il tecnico giallorosso perdendo e pareggiando poi solo 1 volta. Sarà la svolta o l’ennesimo precipizio dopo un periodo di gloria? Questo solo il campo potrà dirlo. Ma ad Udine abbiamo visto una squadra compatta, in saluta e con molte alternative.
Sassuolo da favola
La firme sono di Adjapong e Matri, la regia di Roberto De Zerbi. Il Sassuolo è ufficialmente la terza forza del campionato alle spalle delle più grandi (Juventus e Napoli). Il 2-0 alla Spal è frutto di un gioco che è cresciuto con il passare del tempo sul campo di Ferrara che si era vestito a festa per questo derby inedito dell'Emilia Romagna. È successo tutto nella ripresa con i neroverdi capaci di imprimere subito il proprio ritmo ad una partita che i ragazzi di Semplici non sono mai riusciti a far decollare. E se in attacco puoi permetterti di lasciare in panchina Boateng e Berardi, allora è di facile intuizione che anche con Boga e Babacar in campo, il risultato non cambia. E non chiamiamola più favola a questo punto.
Rimandate
Inter devi convincere anche sul gioco
No, non fraintendeteci. L’Inter ha vinto contro la Fiorentina e ha dato seguito alla vittoria contro la Sampdoria di domenica scorsa. Inserita tra le rimandate, la squadra di Spalletti ha un po’ deluso soprattutto dal punto di vista del gioco. Icardi, rigore a parte (ha segnato il suo gol numero 11 alla Fiorentina, la sua vittima preferita in Serie A), sembra essere ancora lontano dalla migliore condizione, davanti Keita non sembra dare la giusta spinta quando entra a gara in corso e Nainggolan deve ancora fare la differenza così come la faceva in giallorosso.
I risultati però danno ragione a Spalletti che però contro la Fiorentina avrebbe meritato un pari se non fosse stato per un arbitraggio non proprio corretto. Ora la sfida contro il Cagliari di sabato sera al ‘Meazza’ sarà l’occasione per dimostrare che la squadra è in salute e che potrà dire molto in campionato.
Di Francesco, la Roma vera si dovrà vedere nel derby
No, non possiamo considerare quella contro il Frosinone una sfida capace di scacciare una crisi che la Roma vive ancora nello spogliatoio. Gli incontri ravvicinati tra campionato e coppe, con le sconfitte contro Bologna e Real Madrid, senza considerare il pareggio casalingo contro il Chievo, hanno lasciato dei vuoti importanti in casa giallorossa. Di Francesco contro la Lazio, nel derby, si gioca tutto. La panchina, un lavoro costruito minuziosamente dopo aver conquistato addirittura la semifinale di Champions League lo scorso anno.
La società ha le sue colpe e le tante cessioni importanti hanno lasciato falle non da poco soprattutto a centrocampo. Contro la Lazio tornerà inevitabilmente Dzeko in attacco con Schick che tornerà in panchina dopo l’ennesima prova negativa anche contro il Frosinone. Gli 8 punti in classifica e le sole 2 vittorie in campionato dovranno essere un incentivo in più per portarsi a casa la stracittadina.
La Sampdoria si inceppa ancora
Doveva essere la domenica del riscatto dopo l’infuocato match di ‘Marassi’ contro l’Inter che ha visto la squadra di Spalletti vincere dopo ben 3 gol annullati dal Var in totale. E invece a Cagliari i ragazzi di Giampaolo non hanno saputo sfruttare l’occasione di incrementare l’ottimo posizionamento attuale in classifica e mettere in cascina altri 3 punti importanti in chiave Europa.
Il rigore fallito nel finale da Kownacki ha ulteriormente indispettito i blucerchiati che adesso saranno chiamati a ritrovare i 3 punti nel non facile impegno contro la Spal di lunedì prossimo. Uniche note positive, le prestazioni di un centrocampo sempre convincente, una difesa che subisce poco e dell’attacco che con Defrel sembra aver trovato un equilibrio giusto con capitan Quagliarella.
L'assenza del ‘Pipita' si fa sentire
Se fosse andato in gol anche Higuain contro l'Empoli, sarebbe stato tutto perfetto per chiudere il cerchio dei gol argentini. Ma un altro connazionale dell'ex Juventus è riuscito ad andare in gol. Stiamo parlando di Lucas Biglia che con la sua rete ad Empoli ha sperato di far tornare alla vittoria il suo Milan che invece è stato ancora fermato da un pareggio, stavolta, contro i toscani di Andreazzoli. L'1-1 su rigore di Caputo ha gelato i rossoneri che adesso dovranno solo rituffarsi nella sfida contro il Sassuolo che diventa, ora, un autentico scontro diretto. Il match contro gli uomini di De Zerbi è difficile, e considerando che i neroverdi sono da sempre gli avversari più difficili da battere negli ultimi anni, è evidente che il prossimo impegno del ‘diavolo' possa essere davvero complicato. Gattuso ha dimostrato che anche senza Higuain può riuscire a sfruttare l'imprevedibilità dei suoi esterni e la concretezza dei centrocampisti ma quei cali di concentrazione visti nella ripresa sono ancora tipici di una squadra con poca personalità.
Bocciate
Frosinone, ci sei?
Unica squadra nei 5 massimi campionati europei a non aver ancora trovato il gol. Nessun punto conquistato e il bottino di ben 16 gol subiti in 6 gare. È il triste epilogo dell’inizio di stagione del Frosinone che nonostante una campagna acquisti che con Sportiello tra i pali e l’arrivo di Perica dall’Udinese e l’ex Arsenal Campbell, sembrava potesse far aspirare a qualcosa in più ai laziali, oggi è una triste realtà di un campionato che sta lentamente prendendo una brutta piega.
Si cerca già il successore di Longo e i nomi sono tanti, ma bisogna essere cauti e capire come bisogna intervenire. È la seconda squadra nella storia a non trovare il gol dopo 6 giornate dopo il Catania nella stagione 1970/71. Bocciata fin quando almeno 1 gol non sarà realizzato.