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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Più che un biscotto, Francia-Danimarca è come i pasticcini delle 17 nel tea

Come da previsioni Francia e Danimarca non si fanno del male mettendo in scena il primo 0-0 di questo Mondiale che qualifica entrambe le compagini agli ottavi di finale. Turnover e un risultato che andava bene a tutti hanno avuto la meglio. Le due stelle Giezmann e Eriksen non brillano e i portieri dormono sonni tranquilli. Nell’altra gara del Girone il Perù saluta la Coppa del Mondo con una vittoria per 2-0 sull’Australia con il capitano Guerrero autore di un assist e un gol storico.
A cura di Michele Mazzeo
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Come da previsioni Francia e Danimarca non si fanno del male mettendo in scena il primo 0-0 di questo Mondiale che qualifica entrambe le compagini agli ottavi di finale. I transalpini chiudono in testa al girone e affronteranno la seconda classificata de Girone D (quello dell'Argentina) mentre i danesi dovranno vedersela con i vincitori di quello stesso girone (quasi certamente la Croazia). Detto ciò, andiamo quindi ora a vedere nel dettaglio quali sono stati gli esiti dei principali duelli visti in campo al Luzhniki di Mosca in questa ultima gara del  Girone C del Mondiale 2018  tra la Danimarca di Age Hareide e la Francia di Didier Deschamps.

Turnover Francia: Umtiti, Pogba e Mbappé in panca. Griezmann c'è ma non si vede

Didier Deschamps, avendo già centrato la qualificazione agli ottavi di finale con le vittorie su Australia e Perù, decide di concedere un turno di riposo ad alcuni dei suoi talenti effettuando un ampio turnover: all'inizio finiscono in panchina il portiere Lloris, il centrale del Barcellona Umtiti, il terzino Pavard, i centrocampisti Pogba, Matuidì e Tolisso, e il giovanissimo talento del Psg Kylian Mbappé. Contro la Danimarca spazio dunque a tante seconde linee a cui viene concessa una chance per mettere in difficoltà il ct transalpino nelle scelte di formazioni per le prossime partite. Confermati invece gli insostituibili Varane, Hernandez, Kanté e Griezmann. Confermato rispetto alla gara con il Perù anche l'ariete Olivier Giroud. Non brillano però né il centravanti del Chelsea, né le Petit Diable che a parte qualche estemporanea giocata individuale non riesce quasi mai a scardinare l'aggressiva retroguardia danese. Nel secondo tempo Deschamps gli concede un po' di riposo inserendo al suo posto un più motivato Fekir.

Le formazioni iniziali di Danimarca - Francia (fonte SofaScore)
Le formazioni iniziali di Danimarca – Francia (fonte SofaScore)

La Danimarca alla ricerca del punto qualificazione si affida al solito Eriksen

Cambia parecchio anche il commissario tecnico danese Age Hareide. La Danimarca necessita di almeno un punto per qualificarsi agli ottavi di finale e il ct scandinavo si affida a Mathias Jørgensen, meglio noto come Zanka, in difesa (con il difensore del Chelsea Andreas Christensen avanzato nel ruolo di frangiflutti davanti alla difesa). Nuovi innesti anche in attacco dove il centravanti dell'Atalanta Andreas Cornelius prende il posto che nei primi due match del Girone era stato di Nicolai Jorgensen e l'esterno offensivo Martin Braithwaite in luogo dello squalificato Youssuf Poulsen, autore del gol vittoria nel match d'esordio contro il Perù. La stella indiscussa, quella chiamata ad illuminare la manovra danese, rimane anche in questo caso il trequartista del Tottenham Christian Eriksen che però mette paura alla difesa della Francia solo in un'occasione, cioè quando alla mezz'ora del primo tempo costringe Varane ad un rischioso intervento in area di rigore non sanzionato però né dall'arbitro né dal Var.

I tiri tentati dalla Danimarca in tutti i 90' minuti (fonte WhoScored)
I tiri tentati dalla Danimarca in tutti i 90′ minuti (fonte WhoScored)

Francia padrona del campo, la Danimarca si difende ma le porte rimangono un miraggio

Dopo un avvio in cui i tanti cambi di formazione effettuati da Deschamps hanno sicuramente influito, i francesi hanno preso in mano nettamente il pallino del gioco tenendo costantemente il possesso del pallone cercando di creare pericoli alla difesa danese soprattutto spingendo sulla corsia destra dove Sidibé e Dembelé si propongono con maggiore continuità rispetto ai compagni che occupano la fascia opposta Hernandez e Lemar. Dal canto suo la Danimarca invece si abbassa stringendo le linee di difesa e centrocampo per chiudere lo spazio centrale ai palleggiatori transalpini, affidando la fase offensiva a qualche veloce ripartenza o al lancio lungo sul centravanti Cornelius, spesso isolato contro la coppia di centrali francesi composta da Varane e Kimpembé. Tanto che i danesi nella prima frazione di gioco hanno effettuato un solo tiro verso la porta avversaria pareggiando il proprio record negativo in un match di Coppa del Mondo stabilito nel Mondiale del 2002 proprio contro la Francia.

Nel secondo tempo, soprattutto grazie alle notizie che arrivano da Sochi (dove il Perù sta battendo l'Australia), la Danimarca alza leggermente il proprio baricentro cercando così di aumentare la produzione offensiva, tentando anche qualche conclusione dalla distanza che chiama in causa Mandanda fin lì praticamente spettatore non pagante di questo match. Ma come evidenziano anche le statistiche le occasioni da rete, sia da un lato che dall'altro, hanno latitato: il primo zero a zero di questo Mondiale è servito.

Le statistiche di Danimarca - Francia (fonte Fifa.com)
Le statistiche di Danimarca – Francia (fonte Fifa.com)

Il Perù saluta il Mondiale con un successo, l'Australia si fa male da sola

Eliminate dunque sia Australia che Perù, affrontatesi nell'altra gara del Girone C. I sudamericani salutano con una vittoria per 2-0: passati in vantaggio al 18′ col primo gol di questo Mondiale di marca peruviana realizzato con un gran tiro al volo dall'esterno offensivo André Carrillo servito dal capitano Paolo Guerrero che al 5′ del secondo tempo raddoppia girando in rete un pallone vagante in area australiana. Con questa marcatura il capitano del Perù (34 anni e 176 giorni) diventa il terzo marcatore sudamericano più anziano della storia dei Mondiali dopo l’uruguaiano Obdulio Jacinto Varela (36 anni, 279 giorni) e l’argentino Martin Palermo (36 anni, 227 giorni).

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