Napoli-Parma: risultato, pagelle, tabellino della sesta giornata di Serie A
Il Napoli replica la prestazione di Torino col Torino, si concede il bis in termini di qualità di gioco, palleggio e bellezza artistica applicata al football e batte per 3-0 l’inerme Parma di D’Aversa. E se gli azzurri, pur giocando brillantemente fanno arrabbiare Ancelotti nella prima parte di gara per le troppe occasioni mancate, nella ripresa i campani fanno un upgrade e riescono a diventare anche cinici ed impietosi nei confronti della formazione ospite. Il tutto, per restare nella scia bianconera e per mettersi nelle migliori condizioni per affrontare al meglio la Juventus che, col contestuale successo in casa col Bologna, si porta a punteggio pieno apparecchiando la tavola per un sabato davvero stellare.
Insigne non si ferma più, Alves e Gagliolo inefficaci su di lui
Ormai, in quella specifica posizione di campo, appena assegnatagli dal ‘vate’ Ancelotti, Insigne, dai 25 metri, ma anche nell’area piccola come stasera, è una sentenza, inappellabile. Gol con la Lazio in avvio di campionato, gol con la Fiorentina, rete col Torino e oggi col Parma per la miglior partenza della sua storia personale con ben cinque realizzazioni in sei gare di Serie A.
Insomma, una media che, se mantenuta, potrebbe far saltare il banco e cancellare, anche, proprio di fronte al sacrificato Inglese, un mercato, nel comparto delle punte, discutibile. Ma il tecnico ex Real Madrid ha la vista lunga e le sue scelte, oggi, stanno pagando copiosi dividendi con Insigne a godere di una trasformazione tattica capace di metterlo a suo agio nel fronte offensivo con la partita contro i gialloblù come ennesima dimostrazione (anche l’assist per il 2-0 di Milik) della sua forma, delle sue qualità e di una dimensione, nuova, che potrebbe fare danni su danni agli avversari, non solo agli spaesati Bruno Alves e Gagliolo.
Milik in palla, torna titolare e stende Sepe (2 volte)
Se per il Parma Inglese, ex di giornata, è una difficile e lontanissima isola da raggiungere, Milik, per il Napoli, è il terminale ultimo utile e funzionale al gioco ancelottiano. Nel giro di una settimana, infatti, la magra prestazione di Belgrado si trasforma in uno sbiadito ricordo con il numero #99 non solo bravo a segnare la rete della sicurezza, e poi quella del 3-0 ma anche propedeutico allo sviluppo della manovra con tocchi precisi, movimenti perfetti e dialoghi stretti con i compagni, e con Insigne, davvero niente male. Il tutto, per delineare i contorni di una sfida importante e che, in vista della trasferta di Torino con la Juventus, può essere una manna dal cielo per il ragazzo, finalmente, con in mano la possibilità di cancellare i recenti infortuni ed il mancato apporto in zona gol negli ultimi due anni.
Toccasana turnover, il Napoli cambia per non cambiare
Ancelotti, come sempre, come da anni ormai nella sua gloriosa carriera, non cambia il suo modo di gestire il gruppo e, per la sfida al Parma, decide di mettere insieme qualcosa come nove cambi nell’undici titolare rispetto alla vittoriosa trasferta di Torino contro il Torino. Gli unici immuni da questa rivoluzione? Insigne e Koulibaly, al momento, considerate colonne portanti del nuovo progetto tattico di Carletto.
Eppure, prendendo in prestito le regole della matematica, nello specifico, la proprietà commutativa, cambiando l’ordine degli addendi il risultato, in termini di gioco, spettacolo e risultato, non cambia. Il Napoli, fin dal primo minuto di gioco, infatti, impone il suo ritmo, domina la vittima emiliana e, pur tardando a chiuderla con troppe azioni di fioretto e diverse clamorose chance sprecate nella prima frazione di gioco, si mette nelle migliori condizioni per affrontare la Juventus e proseguire la propria striscia fatta di punti, vorticose rotazioni e tanta, tanta fiducia.
Fabian Ruiz e Malcuit positivi: nuovi equilibri offensivi in casa Napoli
Escono Callejon e Hysaj e, nella logica dei cambi, vitali nel corso di una stagione lunga ed estenuante, entrano Malcuit e Fabian Ruiz che, pure, stravolgono il consueto canovaccio di gioco ed inventano nuovi, quasi inediti, equilibri. L’attacco sulle corsie, solitamente sbilanciato verso la parte sinistra della squadra, si divide fra l'usuale sfruttamento di quella specifica porzione di campo, con Zielinski e Mario Rui, e la fascia destra con Malcuit e Fabian Ruiz a schiacciare i fluidificanti avversari.
E così, al netto della solita, buona gara del tandem mancino a disposizione del Napoli, sorprendono, per qualità, gamba ed intesa, i due predetti nuovi acquisti che, in un caso, quello del terzino, in un colpo solo, cancella il pessimo esordio in pre-season col Wolfsburg, nell’altro, quello dell’ex Betis Siviglia, conferma quanto di buono si dice sul suo conto e la sua candidatura a valore aggiunto di questa già buonissima formazione. Insomma, anche sulla fascia Fabian c’è, mentre l’ex Lille Malcuit, dimostra, nonostante alcune minime sbavature difensive, di poter essere molto più di un alter ego di Hysaj.
Allan devastante, Diawara diligente: il centrocampo azzurro è di un altro pianeta per il Parma
Il Napoli domina in lungo ed in largo una partita, già alla vigilia, se non scontata fortemente indirizzata verso i padroni di casa. Troppa, sulla carta e non solo, la differenza di valori fra le due compagini. Differenza di valori emersa già dall’inizio con i campani padroni delle operazioni e perfettamente in controllo del match.
Ma i partenopei, oltre ai vari Insigne, Malcuit ed alla ritrovata verve in zona gol di Milik, si impongono fin da subito grazie anche alla solita vigoria in interdizione di Allan, assatanato ed autentico mastino su ogni pallone, ed al diligente e pure elegante Diawara capace di non far sentire l’assenza in regia di Hamsik e di farsi apprezzare anche, nelle pur rare occasioni capitate, in fase di non possesso per un mediana, contro quella parmense composta da Stulac, Deiola e Barillà, talmente efficace da mandare in tilt quella rivale in totale balia della fisicità e della qualità dei ragazzi di Ancelotti.
Tabellino e voti
Napoli (4-4-2): #27 Karnezis 6; #2 Malcuit 7.5, #19 Maksimovic 6.5, #26 Koulibaly 6.5, #6 Mario Rui 6+; #8 Fabian Ruiz 7-, #5 Allan 6.5, #42 Diawara 6.5, #20 Zielinski 6 (Dal 77’ Verdi 6.5); #24 Insigne 7.5 (Dal 68’ Mertens 6), #99 Milik 7.5 (Dal 85’ Ounas s.v.). A disposizione: #25 Ospina, #22 D'Andrea; #13 Luperto, #33 Raul Albiol, #23 Hysaj; #17 Hamsik, #7 Callejon, #30 Rog; #9 Verdi, #11 Ounas, #14 Mertens. Allenatore Carlo Ancelotti 7
Parma (4-3-3): #55 Sepe 5.5; #2 Iacoponi 5, #28 Bruno Alves 5, #22 Gagliolo 5, #18 Gobbi 5; #8 Deiola 5.5, #5 Stulac 5.5, #17 Barillà 5; #10 Ciciretti 5 (Dal 61’ Siligardi 5.5), #45 Inglese 6- (Dal 65’ Ceravolo 5.5), #20 Di Gaudio 5 (Dal 74’ Sprocati s.v.). A disposizione: #1 Frattali, #56 Bagheria; #3 Dimarco, #7 Da Cruz, #9 Ceravolo, #13 Sierralta, #23 Gazzola, #26 Siligardi, #27 Gervinho, #32 Rigoni, #93 Sprocati, #95 Bastoni. Allenatore Roberto D’Aversa 5
