Napoli-Lazio: le pagelle commentate sul risultato di 2-1
Il Napoli batte la Lazio nel posticipo domenicale della 20esima giornata di questo campionato per 2 reti a 1. Eppure, il punteggio, che vede la rete di Milik – a proposito, undicesima in Serie A che porta la media del polacco ad un gol ogni 97’ di gioco – decisiva ai fini del successo azzurro, poteva essere ancora più largo.
I padroni di casa, infatti, hanno di che recriminare con questi 90 minuti contrassegnati da ben quattro legni e tanta, tantissima sfortuna in zona gol. Ma andiamo con ordine. Il primo tempo è di marca napoletana con i campani che chiudono sopra di due gol. La ripresa, specie in avvio, è tutta della Lazio che, con un volto totalmente diverso, Correa al centro in luogo dell'insufficiente Lukaku e Lulic sulla sinistra, mette in ansia i partenopei. Arriva al 65′ la rete di Immobile per il 2-1 che spaventa i ragazzi di Ancelotti ma l’espulsione per somma di ammonizioni di Acerbi, al 70′, spegne le velleità biancocelesti per il 2-1 finale: Napoli a -6 dalla Juventus.
Callejon sovrasta Lukaku e si sblocca (finalmente)
Un girone e sei partite di Champions League a secco, per Callejon, è un tempo enorme, vastissimo, un’era geologica. E questo rendimento, sotto porta, diventato vieppiù insopportabile è carburante per lo spagnolo voglioso di sbloccarsi e di recitare finalmente un ruolo da protagonista in questo Napoli.
E così, arriva la Lazio, vittima preferita in campionato, ed il #7 azzurro, tirato a lucido stante la sosta, si sveglia. E, oltre a fare la sua partita in fase di non possesso, oltre a dare il suo consueto contributo tattico, sovrasta il diretto avversario Lukaku, in bambola per tutto il primo tempo, per poi trovare la sortita, il varco centrale fra il belga ed il rumeno Radu per fulminare Strakosha e riassaporare il gol che manca da tempo immemore, dal 20 maggio 2018. Rinato.
Milik dentro il gioco, che gol su punizione. Acerbi lo subisce
Fin dal primo pallone giocato, questa sera, Milik fa capire subito di essere in partita, in palla e, pure, determinato, nella sfida a distanza con Immobile, a fare sua la contesa individuale (che finirà sull'1-1). Palo dopo pochi minuti su splendida girata mancina, col montante destro del portiere albanese che trema ancora, bis nel comparto dei legni su suggerimento centrale di Zielinski e poi tiro di sinistro che sibila di poco lo specchio della porta avversaria su capovolgimento di fronte dei suoi. Sono le prove generali del gol con il polacco, diventato specialista dei calci piazzati, al 37’, a scaraventare dai 25 metri una bordata di sinistro che muore nel sette alto del portiere ospite. Gol e strapotere fisico, tecnica e movimenti perfetti per un attaccante, ora sì, completamente integrato nel gioco partenopeo e terminale letale delle manovre azzurre: un gol ogni 97 giri di orologio in Serie A con 11 centri in 17 partite, di cui 12 dal primo minuto.
E sulla sua strada, Acerbi, può poco, specie nella prima frazione di gara col #99 campano letteralmente inarrestabile. L'ex Sassuolo, poi, si fa espellere per somma di gialli per evitare a Callejon di presentarsi tutto solo a tu per tu col portiere biancoceleste.
Immobile beffa Raul Albiol, secondo tempo positivo per Ciro
Se nel primo tempo Ciro subisce il possesso, l’organizzazione e la qualità dei padroni di casa, nella ripresa, con l’ingresso di Correa e lo spostamento di Lulic sulla sinistra, Immobile trova maggiore spazio e margini di manovra. E così, dopo pochi minuti di gioco, il #17 biancoceleste dapprima impegna Meret in girata per poi andare in gol, con duello da far west con Raul Albiol al 65’ per la rete del 2-1, della speranza laziale e del riscatto del nativo di Torre Annunziata.
Benissimo Fabian Ruiz in mediana. La Lazio risponde con Milinkovic-Savic
Mancano Hamsik e Allan, oltre a Insigne e Koulibaly e lì, in mezzo al campo, almeno nell’immediata vigilia, pare esserci una voragine, una autentica emergenza. Ma a Napoli, si sa, l’arte di arrangiarsi è un mantra che assorbe tutti e che coinvolge anche Ancelotti bravo a fare di necessità virtù e a inserire Fabian Ruiz al centro. Non se ne pentirà. L’asso iberico, infatti, anche in una posizione non propriamente sua, fa la differenza, non perde mai palla, al netto di qualche rischio in dribbling di troppo, fa girare al meglio la squadra rivelandosi prezioso e versatile come forse nemmeno i più ottimisti pensavano.
E sulla linea mediana, a reggere il ritmo e la qualità dell’ex Betis c’è solo Milinkovic-Savic che, per i suoi, è un po’ la luce in un centrocampo muscolare e, forse, specie in Lucas Leiva, poco lucido (suo l’errore in impostazione che porta al vantaggio il Napoli). Il serbo non demerita al cospetto dell’#8 azzurro ed è il solo, soprattutto nella prima parte di gara, a creare qualche pericolo al Napoli e ad impegnare il giovane Meret. Cala, invece, nella seconda pare dell'incontro.
Utile Zielinski, cuore Lulic
Se Fabian Ruiz gioca al meglio, anche nel settore nevralgico del campo, sulla sinistra, uno degli indiziati a sostituire al centro uno fra Hamsik e Allan, Zielinski, non demerita, anzi, Ordinato, equilibrato, bravo a proporsi e a far saltare il banco creando la superiorità numerica, il polacco gioca forse una delle migliori gare stagionali mettendo in crisi la catena destra avversaria ed entrando con costanza nel vivo del gioco azzurro. Nella ripresa, Lulic, che fronteggia il #20 partenopeo, complice l’ingresso di Correa, che restituisce pericolosità e verve all’attacco ospite, si sposta dall’altra parte del campo trovando maggiore spazio e, pure, le misure per mettere in apnea Callejon e impegnare il fluidificante avversario Malcuit.
Tabellino e voti
Napoli (4-4-2) #1 Meret 6+; #2 Malcuit 6, #19 Maksimovic 6+, #33 Raul Albiol 6.5, #6 Mario Rui 6+; #7 Callejon 7+ (Dal 88’ Hysaj s.v.), #42 Diawara 6+ (Dal 72’ Verdi 6), #8 Fabian Ruiz 7.5, #20 Zielinski 6.5; #14 Mertens 6.5 (Dal 82’ Ounas s.v.), #99 Milik 7.5. A disposizione: #25 Ospina, #27 Karnezis; #13 Luperto, #23 Hysaj, #31 Ghoulam; #30 Rog, #9 Verdi, #11 Ounas. Allenatore Carlo Ancelotti 6.5
Lazio (3-5-1-1) #1 Strakosha 6.5; #3 Luiz Felipe 6- (Dal 27’ Bastos 5.5), #33 Acerbi 5, #26 Radu 5.5; #19 Lulic 6+, #16 Parolo 6-, #6 Lucas Leiva 5, #21 Milinkovic-Savic 6.5 (Dal 72’ Patric 6), #5 Lukaku 5 (Dal 46’ Correa 6.5); #10 Luis Alberto 6-; #17 Immobile 7-. A disposizione: #24 Proto, #23 Guerrieri; #13 Wallace, #15 Bastia, #14 Durmisi, #4 Patric; #7 Berisha, #32 Cataldi, #25 Badelj; #11 Correa, #30 Pedro Neto, #20 Caicedo. Allenatore Simone Inzaghi 6.5