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Mondiali 2018, Slavonski Brod nomina Mandzukic cittadino onorario

Il sindaco della cittadina croata, che ha dato i natali al giocatore della Juventus, ha deciso di omaggiare l’attaccante che ha segnato la rete decisiva con gli inglesi: “Mandzukic non è solo un grande atleta. Ha un cuore d’oro e con questo riconoscimento vogliamo rendere ancora più solido il suo legame con la gente del posto”.
A cura di Alberto Pucci
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La Croazia è in festa per la sua prima storica finale mondiale. Ancora pochi giorni e la nazionale del commissario tecnico Dalic potrà dunque tentare di scrivere una pagina indimenticabile del calcio croato: un movimento che, negli ultimi anni, è cresciuto in maniera esponenziale grazie al talento e alla forza di molti suoi campioni. Mario Mandzukic è uno di questi e rappresenta alla perfezione il prototipo del calciatore che il popolo croato ama alla follia.

Sfiancato dalla stanchezza e con le gambe appesantite dal dolore dei crampi, l'attaccante della Juventus è rimasto stoicamente in campo ed è riuscito a segnare il gol che ha portato la Croazia in finale. Una rete che ha fatto esplodere la capitale Zagabria, ma anche Slavonski Brod: cittadina adagiata sul fiume Sava e famosa per aver dato i natali proprio al centravanti della formazione di Dalic.

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Un uomo dal cuore d'oro

Come riportato dal quotidiano "Vecernij List", il sindaco di Slavonski Brod avrebbe preso una decisione suggestiva subito dopo il gol di "Marione" agli inglesi e nominato il giocatore cittadino onorario. "Mario non è solo un grande atleta, ma un uomo ancora migliore – ha spiegato il primo cittadino – Ha un cuore d’oro e con questo riconoscimento vogliamo rendere ancora più solido il suo legame con la gente del posto".

Subito dopo la lunga ed estenuante battaglia con l'Inghilterra, smaltita la stanchezza e scomparso il dolore alle gambe, il 32enne ex Atletico Madrid ha spiegato alla stampa del suo paese tutta la sua gioia per aver conquistato la finale: "È incredibile, ma non penso che siamo consapevoli di quello che è appena successo – ha dichiarato lo juventino – Non è un miracolo, abbiamo realizzato qualcosa che solo i grandi giocatori possono realizzare. Abbiamo giocato con il cuore e tutti ci sostengono".

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