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Juventus Champions League 2018-2019

Marcatori al top, ecco gli attaccanti più insidiosi per la Juventus nell’urna di Nyon

Da Lionel Messi a quota 8 gol, e pure fra i rivali più temibili della pista, ai vari Aguero e Kane alfieri di Manchester City e Tottenham a cinque centri passando per le esplosioni individuali e di squadra di Tadic e Marega (6 reti), ecco tutti i bomber più pericolosi rimasti in gioco in ottica sorteggio dei prossimi quarti di finale.
A cura di Salvatore Parente
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Ci si avvicina al bersaglio grosso ed aumentano i rischi, i pericoli e la difficoltà degli avversari. L'obiettivo è vicino e, al netto delle rovinose cadute di Bayern Monaco o Real Madrid, tutto comincia a diventare ancora più complicato. Anche perché le restanti migliori sette della Champions non sono da sottovalutare. Anche se, in casa bianconera, c'è uno come Cristiano Ronaldo. Un alieno, un mostro, un fenomeno con la Champions nel dna. Eppure, CR7 non è il solo capace di dominare, determinare e segnare caterve di gol. In ottica successo, qualificazione, annali e poi leggenda. In questo contesto, il più competitivo al mondo, sono tanti i talenti in grado di creare fastidi e, sia pure nelle più ostiche asperità, trovare la giocata vincente, il guizzo decisivo. Qui, nel gotha del pallone internazionale, c'è qualità da vendere. Ci sono Messi, Aguero, Kane e pure i vari Tadic, Mane o Marega che, in questa annata, stanno attraversando un momento di eccezionale forma nel corso delle proprie carriere. Insomma, oggi alle 12, oltre ai collettivi più in generale, a Nyon, ci sarà anche da tifare per incrociare gli attaccanti meno efficaci del momento. Sempre che, in questo particolare turno della coppa, ce ne siano.

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Messi, Marega e Tadic al top. Tradizione e novità per i marcatori di questa Champions

Siamo alle battute finali e quindi sperare di affrontare attaccanti dalle polveri bagnate è cosa quasi impossibile. Specie se ai bianconeri dovesse capitare il Barcellona di Messi che, come di consueto, fa della Champions uno dei suoi palcoscenici preferiti. Vedi la recente doppietta rifilata al Lione al ‘Camp Nou’ con tanto di scavetto su rigore e gol da cineteca su Denayer, Marcelo, Marcal ed il portiere Lopes. Sfida difficile ma molto stimolante. Non solo per i centrali della ‘Vecchia Signora’ chiamati all’impresa, peraltro già realizzata in passato, di bloccare la Pulga ma anche perché ci sarebbe da considerare la rinnovata rivalità, stavolta non confinata entro gli angusti limiti territoriali della Liga, con CR7. Dietro però di 4 gol rispetto alle 8 reti siglate dalla pulce argentina. Che, con l’eliminazione di Lewandowski, diventa candidato principale per il ruolo di ‘pichichi’, di capocannoniere della manifestazione.

E poi, a seguire, in questo elenco dei migliori attaccanti, dei bomber più temibili che potrebbero affrontare la Juventus, troviamo due new entry capaci, con Porto e Ajax, di rivelarsi punte di diamante dei rispettivi sodalizi. Marega, maliano ex Vitoria Guimaraes e giustiziere della Roma di Di Francesco, e Tadic che, dopo anni dai molti bassi e dai pochi alti, si sta rivelando cuore, anima e top player offensivo dell’Ajax. Entrambi a quota 6 gol, entrambi, sia pure con caratteristiche differenti – panzer il primo, trequartista di fioretto il secondo – pericolosi ma esponenti di due club che tutti, tifosi in primis, vorrebbero pescare.

Il meglio della Premier: Aguero, Kane, Salah, Mané e i tre di Manchester

Fra i cannonieri, se possibile, di "seconda fascia", ma solo per meno gol siglati rispetto ai già citati Messi, Marega e Tadic, troviamo una folta rappresentanza inglese. Anzi, a dire il vero, tutti gli alfieri della perfida Albione in grado di condurre, anche contro pronostico, tutte le proprie squadre ai quarti. Parliamo, nello specifico, di top scorer come Kane (5 gol in 7 gare, uno ogni 126 giri d’orologio) o Aguero a quota 5 segnature a testa, ma anche del duo dei Reds ManeSalah capace, con i suoi 6 guizzi vincenti e le sue combinazioni davanti, vedi la terza firma dei Reds contro il Bayern, di condividere il fattore gol e rivelarsi parimenti dannosi per le difese avversarie. E, dunque, potenzialmente anche per la compagine piemontese.

A chiudere, l’ecumenismo del Manchester United. I Red Devils, infatti, nonostante un Lukaku con 7 presenze e 461’ di gioco accumulati, non palesano una punta su tutte con gli 8.5 tiri per match dei rossi di Solskjaer convertiti da Pogba, lo stesso puntero belga e Rashford eroe di Parigi e autore del punto qualificazione contro il Paris Saint Germain.

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