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La Roma non è quella di Londra ma vince a Torino. Top Kolarov, Niang da censura

La Roma guadagna 3 punti preziosi sul Torino e si porta a ridosso delle prime della classe. Un passo in avanti rispetto alla sconfitta casalinga col Napoli ma un netto passo dietro, in termini di prestazione, rispetto alla gara di Londra. Sugli scudi, Kolarov e Pellegrini.
A cura di Salvatore Parente
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La Roma espugna l’Olimpico di Torino e resta in scia alle grandi con 3 punti davvero preziosi. Tre punti di grande valore sul difficile campo dei granata e che giungono dopo l’ottima performance di Londra col Chelsea. La prestazione però, per entrambe le squadre, non è stata di certo esaltante con diversi momenti morti nel match ed una stanchezza, specie nella ripresa, che è stata protagonista e zavorra per i capitolini.

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La risolvono il solito Kolarov su punizione con un fendente da 30 metri alle spalle di Sirigu e la compattezza della Roma che stoppa ogni tentativo di forcing finale dei padroni di casa.

Primo Tempo

Turnover, la carta giallorossa

Dopo la splendida sfida Champions di mercoledì scorso contro il Chelsea di Conte, Di Francesco per superare l’ostacolo Toro si affida al turnover. Un turnover corposo con ben sei cambi rispetto alla gara europea con Moreno in luogo di Fazio, Florenzi per Bruno Peres, De Rossi per Gonalons, Pellegrini per Nainggolan (spostato più avanti), El Shaarawy per Perotti e lo stesso belga in posizione di trequartista al posto del carioca Gerson. Il tutto, per riuscire, almeno sul piano fisico, a duellare alla pari con i granata privi di impegni europei e con Obi, Lyanco e soprattutto Belotti fuori per infortunio.

le formazioni iniziali di Torino e Roma (Sofascore.com)
le formazioni iniziali di Torino e Roma (Sofascore.com)

Nainggolan a fisarmonica, dietro le punte ma anche esterno alto

Proprio queste decisioni iniziali hanno imposto ai capitolini un cambio di modulo importante dopo otto gare di campionato, Napoli a parte, con il consueto 4-3-3. E sì perché i giallorossi si sono disposti in campo fin dal primo minuto di gioco con un 4-3-1-2 o quantomeno con un tridente d’attacco corretto con Nainggolan nei panni del trequartista.

la presenza sul rettangolo verde di Nainggolan (Squawka.com)
la presenza sul rettangolo verde di Nainggolan (Squawka.com)

Ruolo, peraltro, magistralmente svolto nelle scorse edizioni della Roma con Spalletti in panchina che ne ha fatto, riaggiornando il suo piano tattico, un Perrotta 2.0, un incursore capace, solo lo scorso anno, di andare in gol in 11 circostanze su 37 partite totali in Serie A. Una posizione antica eppure inedita, riveduta da Di Francesco con il belga che spesso si allarga sulla destra per ampliare il campo e fare pressione su Moretti o Molinaro e poi stringere al centro per suggerire verso Dzeko e favorire gli inserimenti senza palla dell’ex Sassuolo Pellegrini.

Centrocampo del Toro in difficoltà, pigri gli esterni d’attacco

Il palleggio della Roma, al netto dei tanti cambi a referto, è costante e sembra far soffrire in fase di non possesso il Torino. Pur con non tantissime occasioni per i capitolini però, Baselli e Rincon non sono sufficienti ad arginare il folto centrocampo giallorosso che oggi presentava, così come anticipato, un Nainggolan borderline, al confine fra mediana e attacco.

le posizioni medie del Torino in partita (Sofascore.com)
le posizioni medie del Torino in partita (Sofascore.com)

Eppure, questa evenienza era nei piani e dunque ben prevedibile con gli esterni offensivi granata chiamati a scivolare indietro in fase difensiva per non abbandonare la cinta muraria della mediana. E invece, tolto Falque la cui posizione media è stata spesso più bassa rispetto ai suoi compagni di reparto (vedi foto in alto), Niang da una parte e Ljajic al centro hanno fatto mancare il loro contributo lasciando il pallino del gioco, eccetto rare occasioni, alla Roma (62% di possesso palla contro il 38 dei padroni di casa).

le statistiche del match (Sofascore.com)
le statistiche del match (Sofascore.com)

Secondo tempo

Under per Pellegrini, Roma per il 4-2-3-1

Al 61’ Di Francesco per cercare di dare una svolta alla partita ferma sullo 0-0 decide ancora una volta di rivoltare come un guanto il suo modulo. E infatti l’ex tecnico del Sassuolo fa uscire dal campo Pellegrini, peraltro autore di una buonissima gara, per inserire il turco Under e garantire maggiore spinta in fase d’attacco. E così, Nainggolan si sposta, ma non indietro in luogo del numero #7, bensì al centro dell’azione divenendo punto di riferimento unico nei tre a sostegno di Dzeko. Una manovra che porta l’assetto dei suoi sul 4-2-3-1 e i giallorossi in vantaggio con una rete, su punizione, del terzino/leader Kolarov.

solo 4 chance create dal Torino in partita (Squawka.com)
solo 4 chance create dal Torino in partita (Squawka.com)

Forcing Toro, ma la Roma è solida

A svantaggio acquisito, e solo dopo l’inserimento di Boye per lo spento Niang, il Torino cerca di mettere in difficoltà la Roma spingendosi un po’ in attacco. Eppure, le trame offensive sono troppo lente con penetrazioni centrali sterili e a imbuto con i giallorossi bravi a leggerle e a fare tanta densità in mezzo al campo. Una facilità dal sapore del cinismo per una gara di sicuro non bella ma che pure regala i 3 punti agli ospiti.

Top e Flop del match

la prestazione, in cifre, di Kolarov (Sofascore.com)
la prestazione, in cifre, di Kolarov (Sofascore.com)

Kolarov leader e risolutore

Kolarov, l’erede designato, in nazionale e non solo, di Mihajlovic sblocca senza pietà il risultato col marchio di fabbrica da calciatore del suo ex Ct Sinisa. È una palla inattiva dell’ex Manchester City, infatti, che mette spalle al muro il Toro ed il suo allenatore con il terzino della Roma che, proprio come alla prima giornata a Bergamo con l’Atalanta, risolve una partita che andava via via complicandosi. Una rete preziosissima al culmine della ormai solita prestazione al top fatta di spinta, attenzione difensiva e regia laterale col serbo che, forse, insieme con Ghoulam del Napoli si sta rivelando come il miglior fluidificante di sinistra del nostro campionato.

la heatmap di Pellegrini (Sofascore.com)
la heatmap di Pellegrini (Sofascore.com)

Pellegrini al top, corsa e qualità al servizio della squadra

Accompagna, aggredisce, si inserisce, sostiene la manovra e corre tanto coprendo al meglio il campo. Questa, in sintesi, la partita dell’ex Sassuolo Pellegrini che all’Olimpico ha vissuto l’ennesima tappa della sua costante crescita. Una crescita esponenziale da mezzala di qualità che lo mette nelle migliori condizioni per inserirsi in questo gruppo non solo nei panni del giovane dalle grandi prospettive, ma del talento già pronto a dare il suo contributo in qualsiasi momento con un linguaggio del corpo ed una voglia sempre estremamente positivi.

i numeri di Sadiq (Sofascore.com)
i numeri di Sadiq (Sofascore.com)

Gallo cercasi, Sadiq non è tempo…per te

Una parte di un grande successo musicale del cantautore italiano Luciano Ligabue diceva: “se per ogni sbaglio avessi mille lire, che vecchiaia che passerei”. Una porzione di testo che, parafrasata, sembra perfetta per l’attaccante del Torino Sadiq. Per lui, infatti, basterebbe dire: “se per ogni fallo (commesso) avessi un gol, che triplette che farei”. Il nigeriano s’impegna, combatte, pure troppo, lotta ma l’unico risultato che ottiene è quello di farsi spesso cogliere in fallo con, solo nel primo tempo, 5 falli commessi e 3 palloni persi. Una prestazione di sicuro non all’altezza del calciatore che sta supplendo, il riferimento è al “Gallo” Belotti, e, per restare in tema, “dei sogni che ha” l’ex Roma, insomma: non è tempo per Sadiq.

i numeri di Niang (Sofascore.com)
i numeri di Niang (Sofascore.com)

Niang controproducente, partita da incubo per lui

Fra i peggiori del match anche l’ex Milan Niang. Il calciatore francese fortemente voluto da Mihajlovic a Torino, infatti, è stato a tratti irritante con le sue consuete, oggi inutili, finte ed un atteggiamento in campo tutt’altro che propositivo e grintoso. Scarso in fase difensiva con Florenzi e Pellegrini incontrastati sulla destra, spento in attacco con pochi spunti in dribbling (6 uno contro uno persi su 12), 3 palle perse, un solo tiro in porta e 2 intercettati, Niang si guadagna, malgrado la stima, anzitempo gli spogliatoi con una sostituzione, accompagnata da bordate di fischi, dal sapore di bocciatura e dell’ennesima giornata no.

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