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La polizia inglese ‘difende’ l’arbitro Oliver minacciato di morte dopo il rigore al Real

Il direttore di gara, minacciato di morte sui social network, è finito nel tritacarne mediatico per aver concesso ai blancos il penalty che ha deciso la qualificazione in semifinale.
A cura di Maurizio De Santis
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Che fine ha fatto l'arbitro di Madrid, Michael Oliver? Il direttore di gara, nell'occhio del ciclone per il calcio di rigore concesso al Real contro la Juventus, ha ricevuto minacce di morte ed è stato risucchiato nel tritacarne mediatico per quella decisione che ha spaccato l'opinione pubblica perfino in Spagna. Un furto, così alcuni giornali hanno definito la qualificazione dei blancos salvati solo dalla massima punizione calciata da Ronaldo. Undici metri di rabbia e furore per i bianconeri, eliminati dopo aver dominato il match del Bernabeu annullando lo svantaggio accumulato all'andata, cancellando l'immagine della rovesciata di CR7.

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L'arbitro inglese non è (ancora) sotto scorta ma la polizia della Northumbria ha preso le difese di Michael Oliver – originario di Ashington, cittadina nella contea della regione settentrionale del Regno Unito – e fatto sapere di essere pronta a intervenire per reprimere e punire qualsiasi azione intimidatoria nei confronti del direttore di gara. Un portavoce delle forze dell'ordine ha ammesso di essere a conoscenza di tutta la vicenda e precisato che chiunque si renda autore di fatti del genere è passibile di essere perseguito per legge. Dalla parte di Oliver s'è schierata ufficialmente anche la Uefa, offrendo sostegno all'arbitro e alla moglie (a sua volta arbitro) sotto attacco sui social network.

A rischiare sanzioni da parte della Federazione sono (anche) i calciatori della Juventus, in particolare Gigi Buffon e Giorgio Chiellini che persero le staffe nel concitato finale dell'incontro giocato al Bernabeu. La sfida di ritorno dei quarti di finale verrà ricordata, più ancora che per la rimonta scandita dalle reti di Mandzukic (doppietta) e Matuidi, per il gesto e il labiale del difensore ("you pay, you pay… tu paghi, tu paghi") che urla la propria rabbia nei confronti degli avversari oltre allo sfogo del portiere in diretta tv. Da "bidone dell'immondizia al posto del cuore" fino all'accusa di "non capire un cazzo" oppure essere "insensibile" per non aver considerato nella valutazione del momento anche "che all'andata non era stato concesso un rigore nel finale su Cuadrado".

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