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Chi è Michael Oliver, l’arbitro del rigore di Benatia in Real Madrid-Juventus

Giovanissimo, sposato (sua moglie Lucy pure è arbitro), Oliver a soli 33 anni è per la prima volta nelle fasi finali di Champions. Aveva già precedenti positivi con Juve e Napoli ma portava con sé la fama di ‘cattivo’: nelle 38 uscite stagionali aveva fischiato già 11 rigori ed espulso 7 giocatori (in 4 occasioni col rosso diretto)
A cura di Alessio Pediglieri
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Oggi è il nome sulla bocca di tutti, juventini e non. Si tratta di Michael Oliver, l'arbitro inglese che ha deciso il match del Bernabeu tra Juve e Real Madrid che è costato l'eliminazione in Champions dei bianconeri e le critiche feroci di Buffon e compagni. Arbitro giovanissimo, forse inesperto, alla sua prima annata nella Coppa più importante d'Europa e al primo vero test che conta in campo: una sfida cruciale tra due super potenze continentali.

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Non ne è uscito bene, anzi. La decisione al 93′ di decretare il rigore al Real Madrid, poi realizzato da Cristiano Ronaldo lo ha catapultato, suo malgrado, tra i protagonisti (negativi) assoluti della partita. Non si è più parlato ad un tratto dell'impresa bianconera (perché al Bernabeu il Real non subiva una sconfitta così clamorosa da decenni), né dell'ottima risposta del calcio italiano in Europa. Ma solo e unicamente di quel fischio, del cartellino rosso a Buffon e delle polemiche.

Inglese, 33 anni, con poca esperienza

Eppure. Michael Oliver non proprio un arbitro di primo pelo e la scelta bob aveva scatenato alcuna reazione sia in casa Real che in casa Juve. I bianconeri li aveva già incrociati, portando bene, così come altre squadre italiane in Europa. E portava con sè  – ancor prima dell'intervento Benatia-Vazquez – la nomea di arbitro severo, pronto al cartellino facile.

Michael Oliver è un’arbitro britannico, originario di Ashington, giovanissimo, essendo un classe 1985 e a soli 33 anni compiuti lo scorso febbraio si sta affacciando al panorama internazionale di alta qualità come la Champions. Sposato, sua moglie Lucy pure è un direttore di gara. Forse, visto che era più giovane di diversi giocatori in campo ieri sera, a cominciare da Gigi Buffon, ha peccato di inesperienza, di certo però non si può parlare di preconcetti o di precedenti avversi alle italiane.

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I precedenti (positivi) con le italiane

L’arbitro inglese in precedenza aveva diretto solo partite dei turni preliminari. Nel 2017-2018 aveva già incrociato la Juventus e le aveva portato bene con i bianconeri che nell'occasione avevano battuto lo Sporting Lisbona su filo di lana in un 2-1 fondamentale per superare la fase a gironi.

Oliver aveva anche incrociato il Napoli, sconfitto dal Feyenoord in una partita poi vinta dai partenopei, anche se non avrebbe portato alla qualificazione agli ottavi. Tra le partite più importanti,  aveva anche diretto Lipsia-Monaco (1-1) e il ritorno degli ottavi di finale tra Besiktas e Bayern Monaco, con la vittoria dei bavaresi per 3-1.

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La fama da ‘cattivo'

Nelle quattro partite precedenti aveva ammonito 17 giocatori, con una media di 4,25 cartellini gialli per partita. Una nomea che ha confermato al Bernabeu dove in Real Madrid Juventus ha toccato quota 9 ammonizioni e l’espulsione di Gigi Buffon. Oliver, pur essendo inglese e abituato alla Premier, facendo giocare molto e fischiando poco ha però una fama da ‘cattivo': nelle 38 partite stagionali Oliver ha fischiato già 11 calci di rigore ed espulso in sette occasioni, quattro delle quali per rosso diretto.

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