La maledizione del Girone F e la Corea, spauracchio Mondiale per la Germania
La maledizione del girone perfetto, così è stata definita la leggenda sospesa tra scaramanzia e ‘non è vero ma ci credo' delle nazionali che al Mondiale vincono a mani basse nella fase a gruppi salvo trovarsi in difficoltà ed eliminate appena scollinano verso gli scontri a eliminazione diretta. Croazia e Uruguay proveranno a esorcizzare la paura con la forza del gioco e la consapevolezza dei propri mezzi, a dispetto dei pronostici del gatto Achille che – almeno per quanto riguarda l'Argentina – non s'è rivelato così attendibile come il polpo Paul… Scherzi a parte, c'è un altro un rituale del calcio che un po' ha tolto il sonno alla Germania: è un altro tipo di maledizione, quella del Girone F.

In base a una strana coincidenza statistica tutte le squadre inserite in questo gruppo non hanno vinto il titolo… e per i tedeschi, detentori in carica del trofeo, un triste presagio è stata la vittoria arrivata in extremis contro la Svezia. Allora la caparbietà di Reus e l'intuito del ct nell'effettuare sostituzioni e varianti tattiche hanno avuto la meglio ma contro la Corea (ah… la Corea che è una ferita ancora aperta per noi italiani) rischia di scivolare sulla classica buccia di banana. Possibile che una selezione più forte tecnicamente debba tremare? E perché mai? Può esser eliminata già ai gironi, oppure, tenendo conto dell'incrocio dei risultati, potrebbe addirittura ritrovarsi il Brasile dinanzi negli ottavi di finale. Come una finale anticipata contro un avversario che ha sul groppone ancora l'umiliazione (da vendicare) del Mineirazo.

I precedenti con la Corea, poi, non sono così incoraggianti. Nel '94 arrivò sì la vittoria nell'ultima gara del girone (3-2) ma Effenberg fece un gestaccio ai tifosi e disse addio alla nazionale. Otto anni più tardi (2002) Ballack pagò cara quell'ammonizione presa contro gli asiatici che gli costò la finale contro il Brasile (decisa da una doppietta del ‘fenomeno').
Quanto alla cosiddetta maledizione del Gruppo F, nessuna nazionale è rimasta immune all'incantesimo: all'Inghilterra è toccato in ben due occasioni pagare dazio (nel 1986 venne eliminata dal prodigio di Maradona e della sua mano de dios, nel '90 uscì in semifinale); a Olanda (1994), Germania (1998), Brasile (2006) è capitato d'inciampare nei quarti di finale; nel 2010 l'Italia di Marcello Lippi – detentrice in carica della Coppa – disse addio al Mondiale nonostante fosse in un girone ampiamente alla portata con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia. Non è vero ma ci credo… chiedetelo all'Argentina che nel 2014 venne battuta in finale dalla Germania.