La Juventus vince anche senza Dybala. Pjanic e Mandzukic al top
La vittoria del Napoli e la sconfitta dell’Inter hanno messo inevitabilmente la Juventus nella condizione di dover vincere a tutti i costi contro il Bologna e rimanere sempre più attaccata alla squadra di Sarri. Al ‘Dall’Ara’ la partita fra i bianconeri e gli emiliani termina con il punteggio di 3-0 per i bianconeri grazie ai gol di Pjanic e Mandzukic nel primo tempo e di Matuidi nella ripresa. Ma a prendersi la copertina in questa giornata c’è sicuramente l’ennesima esclusione di Paulo Dybala dal primo minuto, seconda consecutiva dopo quella dell’Allianz Stadium nella precedente gara giocata in casa nello 0-0 contro l’Inter.
Segnali di rottura? Semplice scelta tecnica? Sarà tutto da vedere. Intanto contro gli uomini di Donadoni i bianconeri sono sembrati comunque molto compatti fin dall’inizio della gara vogliosi di voler chiudere la pratica il prima possibile. Andiamo dunque a vedere i 5 aspetti fondamentali che hanno caratterizzato questo gara e su cui ci siamo voluti focalizzare, evidenziando anche i top e i flop di questo Bologna-Juventus. Da sottolineare ancora una volta la grande prova di Mario Mandzukic.
Paulo Dybala: ancora un’esclusione dal primo minuto per la ‘Joya’
Il pareggio contro l’Inter ha inevitabilmente messo alla gogna Allegri che per alcuni ha azzardato troppo nel lasciare in panchina Dybala non schierandolo dall’inizio in una gara di tale importanza. Il tecnico juventino però a quanto pare sembra essere intenzionato a portare avanti le sue idee e anche nella gara odierna contro il Bologna ha deciso che la ‘Joya’ dovesse rimandare ancora una volta il ritorno in campo dal primo minuto. Dall’inizio del campionato di Serie A, è la 5a volta che accade una cosa del genere.
Allegri infatti, solitamente lasciava in panca l’argentino spesso quando era stato impegnato in settimana con la sua Nazionale, ma adesso la rinuncia dal primo minuto all’ex Palermo sta diventando una costante. Prima della sfida ai rossoblu di oggi, era già accaduto, nell’ordine, contro Chievo, Lazio, Sampdoria, Inter e poi appunto contro il Bologna. Sarà un Natale caldissimo per la Juventus e per Allegri per capire quali saranno le reali intenzioni dell’allenatore per quanto concerne l’utilizzo di Dybala.
Il ‘nuovo Bonucci’ è Benatia
L’ha detto in un’intervista Barzagli, lo sto confermando con le prestazioni e Allegri se n’è accorto. E’ Mehdi Benatia il nuovo acquisto della Juventus in difesa. Nonostante l’arrivo di Howedes (infortunato) e la presunta esplosione tanto acclamata di Rugani, è proprio il marocchino il punto fermo della difesa su cui sta puntando il tecnico juventino.
Anche contro il Bologna, nonostante l’assenza di Chiellini, baluardo della retroguardia bianconera, Benatia è sembrato non sentire l’assenza del numero 3 della Juventus e al fianco di Barzagli ha giocato l’ennesima partita da protagonista, sempre ben posizionato e sicuro negli interventi. Bravo anche negli inserimenti in area di rigore avversaria durante i calci da fermo battuti sempre al meglio da Pjanic. Uomo in più di questa nuova Juve con difesa a 4.
Modulo mascherato: Allegri con il suo camaleontico 3-3-4
Una partita chiusa praticamente subito dalla Juventus e con Allegri che ancora una volta riesce a sorprendere dal punto di vista del gioco e del modulo. Il 4-3-3 iniziale era tale solo in fase difensiva, quando i bianconeri si spingevano in avanti infatti, abbiamo assistito ad una sorta di 3-3-4 con Alex Sandro che si portava sulla linea degli attaccanti.
Le ‘ali verdeoro’ dunque sulle fasce con l’ex Porto e Douglas Costa (non sempre brillantissimo) che sono stati bravi a scambiarsi al meglio con i vari Mandzukic e De Sciglio bravi anche loro sia in fase offensiva che in quella difensiva. Il Bologna è stato sorpreso da questa mossa di Allegri che pare abbia nuovamente trovato la quadratura di una squadra che dal punto di vista tattico, dopo le rivoluzioni estive, sembrava far fatica a trovare il giusto assetto in campo.
La rinascita di De Sciglio
Nel pomeriggio del ‘Dall’Ara’ però, non si può non mettere in evidenza l’ottima prova della difesa della Juventus, con Benatia in testa, sottolineando però anche la trasformazione, soprattutto mentale, di un calciatore come Mattia De Sciglio. L’ex Milan, arrivato con tanto scetticismo alla corte di Allegri in estate, sembra essere infatti molto più sicuro in campo. Contro il Bologna è riuscito a tenere a bada anche le incursioni di uno pericoloso come Verdi che confermano la sua ottima condizione fisica.
Un terzino capace di tenere a bada, nelle ultime due gare, sulla sua fascia, contro Napoli e Inter, gente come Insigne e Perisic, non due qualunque, facendo uscire la sua squadra, dopo 90’ con 0 gol subuti. Merito ad Allegri di averlo rigenerato ma anche a lui di essersi scrollato di dosso l’etichetta di ‘sopravvalutato’ che adesso va assolutamente modificata in ‘valore in più’ di questa Juventus.
Primo gol in Serie A per Matuidi
Lui ce l’ha sempre avuta nelle sue caratteristiche la capacità di inserirsi nelle azioni offensive e portarsi spesso al tiro. Anche contro il Bologna, Matuidi ha giocato la solita partita intensa e di sacrificio. Forse cominciano a capirlo anche i tifosi della Juventus che non si capacitano di come Allegri non riesca a trovare una sistemazione a Marchisio, idolo della curva.
Ma togliere un posto a Khedira o allo stesso ex Psg ad oggi è davvero difficile. Che sia un centrocampo a 3 con un modulo 4-3-3 o a schermo, a 2, davanti alla difesa, nel 4-2-3-1, il francese ha sempre risposto presente e non ha mai mostrato difficoltà, soprattutto dal punto di vista fisico. Oggi per lui, anche la gioia del primo gol in Serie A.
I migliori in campo al ‘Dall’Ara’
Pjanic è una furia in campo
Non aveva cominciato benissimo questa partita, diciamolo. Per lui 6/7 passaggi sbagliati nella prima frazione e poco lucidità in alcuni frangenti. Forse anche troppa frenesia. Ma Pjanic ormai ci ha abituati a tutto, anche a cambiare di netto la sua iniziale valutazione. E’ bastato infatti un guizzo per farlo risvegliare: quello del gol del momentaneo 1-0 di marca bianconera. Una punizione fantastica che si è insaccata alla destra di un Mirante forse impreparato al tiro del bosniaco.
Da lì in poi è stato un altro calciatore. Lanci, passaggi precisi, imbucate perfette per i compagni di squadra nello spazio e quella lucidità che siamo soliti vedere in lui quando si trova in possesso di palla. Calciatore assolutamente di un livello altissimo. All’ex Roma va anche il merito di essere riuscito a servire un assist perfetto per il secondo gol di Mandzukic.
Il solito lottatore: Mario Mandzukic
Dicevamo del croato, proprio lui a beneficiare dell’ottimo Pjanic che gli ha servito un assist perfetto per il gol del 2-0. Mario Mandzukic però, oltre al preciso sinistro che si è insaccato alle spalle di Mirante nell’angolino alla sinistra del portiere del Bologna, è stato ancora una volta protagonista di una partita di grande sacrificio.
Sempre generoso a ritornare in difesa e a coprire gli eventuali spazi lasciati vuoti da Alex Sandro durante le sue incursioni in attacco. Calciatore di grande classe dotato di un’intelligenza tattica fuori dal comune a cui Allegri ormai non può più rinunciare.
Benatia il migliore in difesa
Prende lui i meriti di un’intera retroguardia che oggi contro un Bologna messo alle corde fin da subito dalla Juventus e capace di non creare praticamente mai nessuna occasione pericolosa per mettere in difficoltà i bianconeri, è stata impegnata pochissimo. Ma effettivamente non potevamo comunque non premiare l’ottimo lavoro di Benatia che al centro della difesa, al fianco di Barzagli, ha giocato una partita di grande livello, lucido al punto giusto e sempre attento sia in anticipo che su chiusure e anche impostazione del gioco.
A volte era lui a guidare Barzagli nei movimenti che con grande umiltà si è sempre fidato del marocchino che ad oggi si sta rivelando davvero un grande acquisto per questo nuovo corso della Juventus stagione 2017/2018, specie dopo l’inaspettato addio di Bonucci.
I flop di Bologna-Juventus
Rimandato ma mai in partita Destro
Un mix di fischi e di applausi hanno accompagnato l’uscita dal campo di Mattia Destro nel momento della sostituzione dell’ex Roma e Milan con Petkovic. Un sorriso sarcastico il suo e nient’altro in una gara in cui probabilmente non ha molte colpe dato che non gli è mai arrivata alcuna palla gol, ma in cui ha effettivamente fatto pochissimo.
Donadoni gli ha preferito un calciatore ancor più fisico per mettere in difficoltà Benatia e Barzagli, ma è servito a poco. Poco spirito di sacrificio anche in fase di copertura per Destro, un lavoro fortemente voluto invece dal tecnico dei rossoblu.
Mbaye paga un po’ per tutti
In ritardo sul gol di Mandzukic, messo male come posizione del corpo quando è partito il lancio di Pjanic per servire l’assist sul gol del croato, ma in difficoltà sulla fascia per tutto il tempo contro Mandzukic e Alex Sandro, a tratti imprendibili.
Mbaye c’ha capito davvero ben poco contro la Juventus, spesso è apparso anche impaurito, se vogliamo, dal ritmo dei bianconeri, quasi incapace di reagire. Un atteggiamento che di conseguenza ha dato maggiore consapevolezza alla Juventus di poter affondare spesso lungo l’out mancina dove il terzino destro scuola Inter era totalmente in palla.
Donsah ha patito la superiorità dei bianconeri
Difficile davvero provare a fare qualcosa contro un centrocampo della Juventus che è stato a dir poco perfetto. Non è bastata la sua fisicità, la velocità e la voglia di mettersi in mostra per Donsah che è stato sostituito da Donadoni proprio perchè apparso, specie nella seconda frazione, in affanno contro la solidità di reparto dei bianconeri.
Ha toccato molti palloni, ma allo stesso tempo ne ha sbagliati altrettanti. Ha il merito almeno di aver creato l’unica palla gol per il Bologna nel primo tempo calciando però male con il pallone finito fra le braccia di Szczesny. Ma nient’altro.