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Ravanelli: “Mi rivedo in Mandzukic, è un idolo dei tifosi come lo ero io”

Nel giorno del suo 49° compleanno, Penna Bianca Ravanelli fa il punto sulla lotta scudetto: “La Juve comunque resta favorita. Ha una qualità e un tasso tecnico superiori, anche se Spalletti ha dato mentalità e rispetto delle regole a questa Inter, di cui lui da grandissimo allenatore è il vero fuoriclasse”.
A cura di Marco Beltrami
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"Auguri al mitico Penna Bianca". Così la Juventus ha fatto gli auguri di buon compleanno a Fabrizio Ravanelli nato proprio l'11 dicembre di 49 anni fa. 4 stagioni in bianconero, 41 gol in 111 partite (con quello memorabile nell'ultima finale di Champions vinta dalla Vecchia Signora) e una grinta e uno spirito di sacrificio rimasti nel cuore dei tifosi. L'ex attaccante e allenatore, proprio nel giorno del suo compleanno è tornato a parlare di Serie A, del momento del calcio italiano è della Juventus.

Juve favorita per lo scudetto, parola di Ravanelli

In un'intervista nel corso della trasmissione "Pezzi da 90" dell'emittente umbra Radio Onda Libera, "Penna bianca" ha fatto il punto sulla corsa scudetto. Complimenti per Inter e Napoli da parte di Ravanelli che vede però ancora favorita la Juventus: "La Juve si è lasciata alle spalle una settimana decisiva e ha fatto bene. L'Inter è difficile da affrontare. Il Napoli sta avendo qualche colpo a vuoto perché giocano sempre gli stessi, però quando riesce a esprimersi è quella che mi colpisce maggiormente perché si vedono qualità e intensità. La Roma gioca bene, pratica un calcio totale. La Juve comunque resta favorita. Ha una qualità e un tasso tecnico superiori, anche se Spalletti ha dato mentalità e rispetto delle regole a questa Inter, di cui lui da grandissimo allenatore è il vero fuoriclasse".

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Ravanelli e l'erede Mandzukic

E a proposito della Juve, non manca anche un paragone con quello che Ravanelli considera il suo erede in bianconero. Si tratta di Mario Mandzukic, entrato nel cuore del tifo juventino per la sua disponibilità al sacrificio e per la sua grinta, che hanno richiamato le doti dell'ex centravanti: "Ci somigliamo, anche se lui è  un po' meno attaccante di me. Si sacrifica di più e fa il difensore aggiunto. E' un beniamino dei tifosi juventini come lo sono stato io".

Le differenze tra Serie A e Premier League

In questa stagione il campionato di Serie A si sta rivelando più aperto del solito, ma per Ravanelli ex bomber del Middlesbrough, il gap con il calcio inglese è ancora notevole: "In Italia mancano l'intensità e la spettacolarità. Gli ultimi derby di Liverpool e Manchester hanno per esempio dimostrato tutte le differenze tra il calcio italiano e quello inglese. In Inghilterra ci sono giocatori fenomenali e non c'è paragone sul livello delle partite. Ogni gara è aperta, combattuta, interessante. L'ultima in classifica può battere la prima. Sotto Natale ne vedremo delle belle, immaginando le famiglie allo stadio e un'attrattività del calcio che non c'è altrove. In Italia e Spagna ci sono un due-tre squadre e c'è monotonia". 

La crisi del calcio italiano secondo Ravanelli

In conclusione inevitabile una considerazione sul momento del calcio italiano che si lecca le ferite dopo il flop della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia: "La soluzione c'è ma le società non vogliono. Bisogna ripartire dai settori giovanili e le scuole facendo insegnare calcio a chi lo sa fare e non agli amici. Questa è una piaga, sappiamo come funzionano certe cose. Dovremmo prendere esempio dalla Germania".

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