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La Juve vuole vincere tutto: è in finale di Coppa Italia

Dopo lo 0-1 dell’andata, la Juventus concede il bis nella semifinale di ritorno contro l’Atalanta. Decisivo un calcio di rigore realizzato da Pjanic, con la Dea che può recriminare per il clamoroso palo colpito da Gomez.
A cura di Marco Beltrami
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E' la Juventus la prima finalista di Coppa Italia. La squadra di Allegri batte l'Atalanta 1-0 replicando così il risultato ottenuto all'Atleti Azzurri d'Italia, e continuando a coltivare il sogno del 4° titolo consecutivo. Una partita tutt'altro che facile per i bianconeri graziati, come all'andata, da Gomez protagonista questa volta con un palo clamoroso, e in gol con Pjanic grazie ad un calcio di rigore che alimenterà non poche polemiche. Buone notizie comunque per Allegri che ha ottenuto risposte positive anche da Matuidi tornato in campo dopo l'infortunio, ritrovando anche Dybala nel finale. La nota stonata è quella relativa al giallo pesantissimo rimediato da Chiellini, che diffidato, salterà la finalissima.

Gasperini questa volta schiera i titolari e lascia il turnover ad Allegri

3 giorni dopo la sfida di Serie A, rinviata al 14 marzo per neve, Juventus e Atalanta si ritrovano sul campo dell'Allianz Stadium. Le temperature sono praticamente le stesse, ma il manto erboso è in ottime condizioni, nonostante i fiocchi di neve che cadono su Torino. Cambia notevolmente anche la squadra ospite: le tante seconde linee schierate da Gasp nella sfida poi non giocata in campionato, che avevano alimentato tante polemiche, lasciano il posto ai titolari. Assenti solo lo squalificato Toloi, e l'infortunato Petagna, per una Dea con il giovane Mancini in difesa e Cristante a supporto di Ilicic e Gomez. Turnover invece per Allegri: tribuna per Higuain e panchina per Dybala, con Matuidi in mediana, e il trio Douglas Costa, Mandzukic, Alex Sandro in avanti.

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L'Atalanta sorprende la Juve, ma l'occasione da gol è per Mandzukic

L'inizio dell'Atalanta sorprende la Juventus che soffre soprattutto l'asse Ilicic-Gomez. Proprio il Papu tenta in due occasioni di superare il muro difensivo bianconero, senza creare particolari problemi a Buffon. Senza una prima punta di peso, la formazione ospite prova a sfruttare, seppur senza successo, l'arma del palleggio con la Juve che con il passare dei minuti aumenta il pressing. Padroni di casa non brillanti, ma che riescono comunque a creare l'occasione più pericolosa: al 35′ è Mandzukic dopo una bella iniziativa personale a costringere Berisha all'intervento decisivo, con il portiere che poco dopo respinge con un bagher un tiro cross di Douglas Costa.

Gli episodi da moviola del primo tempo di Juve-Atalanta

Non mancano anche gli episodi da moviola nel primo tempo. Il primo è quello relativo ad un'entrataccia di Chiellini su Caldara. Un'entrata da arancione, che il direttore di gara punisce con il giallo e conferma con il silent check. Diffidato, Chiello salterà la finale di Coppa Italia. Al 28′ fallo di mano in area di Masiello dopo una deviazione di Mandzukic: l'arbitro considera il tocco involontario e fa proseguire senza ricorrere all'ausilio della tecnologia (una decisione che fa infuriare i tifosi bianconeri, per la similitudine con il fallo di mano di Benatia nel match dell'andata sanzionata invece con il penalty). Giusto il giallo per simulazione a Pjanic nel finale di frazione.

Atalanta, che rimpianto per il palo di Gomez

Il copione del match si ribalta nella ripresa. E' la Juve ad entrare in campo più aggressiva, spingendo forte sull'acceleratore nel tentativo di chiudere i conti. Doppia occasione per Marchisio e Atalanta che sembra in difficoltà almeno fino al 64′ quando tutto lo Stadium si ammutolisce: Gomez, dopo l'ingresso di Cornelius per Ilicic, sfrutta l'unico errore difensivo degli avversari e si presenta a tu per tu con Buffon, uscito alla disperata fuori dai pali e con una traiettoria supera il portiere. Clamorosamente, con la porta spalancata, il pallone finisce sul palo per il sospiro di sollievo dei bianconeri e l'incredulità dei nerazzurri.

Gli errori del Papu tra andata e ritorno decisivi per la qualificazione

Papu Gomez dunque protagonista in negativo per la sua squadra, come accaduto nella gara d'andata quando fallì il calcio di rigore. Due episodi dal peso specifico notevole nell'economia delle due gare, che avrebbero potuto ovviamente cambiare il corso degli eventi. In entrambe le occasioni l'argentino, alla luce delle sue doti tecniche, avrebbe potuto fare meglio.

Alla fine ci pensa Pjanic, ma il rigore fa discutere

Passano pochi minuti e la Juve pareggia il conto dei pali, con Douglas Costa cresciuto alla distanza, che con un tiro a giro trova la traversa. Nel frattempo Allegri sostituisce ancora una volta Marchisio inserendo a centrocampo la maggiore fisicità di Khedira. Ad un quarto d'ora dal termine ecco l'episodio decisivo: presunta trattenuta di Mancini su Matuidi e calcio di rigore per i bianconeri. Veementi le proteste degli ospiti per un contatto molto dubbio che però viene confermato dai collaboratori dell'arbitro al Var attraverso il silent check. Pjanic dal dischetto non sbaglia. E' il gol che regala alla Juve la finale, con Allegri che concede spazio anche a Dybala, per permettergli di mettere nelle gambe minuti importanti dopo l'infortunio.

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