La dedica di Wanda a Mauro Icardi: “Benvenuto in Champions. Ti amo, capitano”

Lacrime di gioia! Orgoglio e mai nessun dubbio. Benvenuto in Champions Mauro Icardi Ti Amo ❤️ Capitano.
Wanda Nara ha gli occhi lucidi, pieni di commozione e orgoglio. Stringe a sé uno dei suoi figli che sorride felice perché Maurito l'ha buttata dentro alla grande. Il capitano, il 9 e i suoi gol che sono mancati come il pane, l'uomo che ti cambia la partita e un po' anche la vita con un gesto semplice che rende ‘facili le cose difficili': ecco cosa serviva all'Inter. Tiro al volo di destro e palla che fa centro nell'angolino nemmeno fosse un missile radiocomandato. Pure Harry Kane sta a guardare… Il boato di San Siro ha fatto il resto, squarciando la notte greve e i cattivi pensieri, regalando la scarica di adrenalina giusta per l'ultimo assalto: segna Vecino ed è festa grande. Il centrocampista e l'attaccante, attenti a qui due. Ancora loro quattro mesi dopo l'Olimpico e un successo acciuffato per i capelli. Il fondo della Coppa è dolce. Wanda la alza e brinda in onore del marito goleador.
Asamoah mi ha messo una palla fantastica ed è finita bene – ha ammesso Icardi a fine match mentre San Siro scandisce il suo nome e lo accompagna con la standing ovation -. Abbiamo una squadra forte, possiamo giocarcela con chiunque, al di là dell’inizio di campionato. Aspettavamo da tre mesi questa partita, iniziare così ci dà tanta forza e qualcosa in più per migliorare.
La descrizione di un attimo. Asamoah disegna una traiettoria d'interno collo carica d'effetto che taglia fuori tutta la difesa del Tottenham. Maurito è lì, appostato nei pressi dell'area di rigore. Gli avversari corrono a ritroso, lui fiuta che è quella la posizione giusta per accendere la miccia. Curva la schiena ed esplode quel tiro che Vorm (tra i pali al posto di Lloris) nemmeno prova a intercettare.
Non so se è la partita della svolta – ha aggiunto Maurito -, ma sabato andremo a giocare in campionato con un’altra mentalità.
Wanda scatta, urla, si alza, salta e piange di gioia. Esultanza pazza, proprio come quell'Inter che passa dalla depressione alla gioia incontenibile. Amala. Non c'è altro da dire.