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L’agente di Koulibaly: “Napoli, società piccola. Se arriva un top club ci pensiamo”

Le parole del procuratore sono una nota stonata ma confermano l’attenzione nei confronti del difensore: di recente gli azzurri hanno detto no a un’offerta di 18 milioni del Manchester United.
A cura di Maurizio De Santis
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"Il Napoli è ancora un piccolo club". Le parole del procuratore di Koulibaly, Bruno Satin, alla rivista francese ‘So Foot' non faranno piacere al club partenopeo che, dopo essere stato eliminato dall'Europa League, si concentra sul campionato: sia per il duello scudetto con la Juventus sia per conquistare quel secondo posto che vale l'accesso diretto alla Champions. Il difensore senegalese è uno dei calciatori più positivi in stagione: dopo qualche problema d'ambientamento nella realtà italiana – complice anche l'annata poco felice della squadra di Benitez – è divenuto una delle colonne della formazione di Sarri. E, soprattutto, è cresciuto abbastanza da meritare le attenzioni dei top club internazionali: di recente il Manchester United ha bussato alla porta del presidente, De Laurentiis, mettendo sul piatto un'offerta da 18 milioni di euro. Replica secca: "No, grazie. Kalidou non si muove da qui".

Il contratto lo vincola ai partenopei fino al 2019, particolare che per adesso lascia (relativamente) tranquilla la società, ma a giudicare dalle frasi pronunciate dall'agente non è detto che al termine della stagione non possano esserci scosse d'assestamento. "Koulibaly ha un contratto che lo lega al Napoli a lungo. Però, dovesse capitare l'opportunità di ricevere offerte o andare a giocare in una squadra che fa la Champions stabilmente, ci penserà". 

La massima competizione continentale, la vetrina che ogni calciatore europeo auspica per la propria carriera, è alla portata della squadra di Sarri ma l'agente di Koulibaly insiste sul concetto e rincara la dose: "Sotto il profilo delle strutture il Napoli è ancora un club piccolo – ha aggiunto, motivando così la sua riflessione -. Quando allo stadio piove, c'è la paura di prendere la scossa in tribuna d'onore, perché ci sono dei fili elettrici sospesi. Non penso che da altre parti, come al Bayern, capiti la stessa cosa".

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