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Juventus, Cristiano Ronaldo e il record di gol Higuain: può batterlo con Sarri?

Con il tecnico toscano in panchina, il Pipita segnò 36 gol nel 2015-2016. Il portoghese, che ha tirato più di tutti quest’anno in serie A, potrebbe restringere il suo raggio d’azione nel 4-3-3. E Dybala potrebbe giocare negli spazi di mezzo, da trequartista aggiunto libero di svariare, come Hazard al Chelsea.
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Cristiano Ronaldo batterà il record di gol in Serie A di Gonzalo Higuain? Se dovesse arrivare Maurizio Sarri, la possibilità non è da escludere. Il tecnico toscano aveva messo al centro dell'idea del Napoli il Pipita, ricambiato con 36 gol in 35 partite nel 2015-16.

Higuain 2016 vs CR7 2019

In quella stagione, Higuain segnava una rete ogni cinque tiri: andando alla conclusione 5.48 volte ogni 90 minuti, il contro è presto fatto. Segnò nove gol in più di quelli stimati in base al modello degli expexted Goals di Opta (che considera per ogni tiro una serie di fattori come la tipologia, la distanza, l'angolo). In quella stagione, nella trasferta di Verona del 22 novembre 2015, arrivò a tirare undici volte: il suo primato in una sola partita in Serie A.

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Nella stagione passata, Cristiano Ronaldo ha tirato anche più di Higuain nell'anno del record di gol (5.85 ogni 90 minuti), ma ha segnato 21 reti a fronte di 23 expected goals complessivi. Quindi ha tentato conclusioni da posizioni più chiuse, da distanze maggiori.

I tiri di Cristiano Ronaldo con la Juventus quest'anno
I tiri di Cristiano Ronaldo con la Juventus quest'anno

Il 4-3-3 più offensivo e con una maggiore ricerca del fraseggio stretto per aprire spazi nelle difese avversarie, si è rivelato un modello efficace anche dopo la partenza del Pipita e il passaggio al tridente leggero con Mertens punta di movimento. Nell'integrazione con Insigne e Callejon, Mertens ha galleggiato a cavallo dell'area, portando alla massima resa tanto individuale quanto collettiva le sue intuizioni nella ricerca del posto migliore in cui aspettare la palla.

Come può cambiare la Juve

Come potrà cambiare la Juve con Sarri? Difficile, innanzitutto, che possa tornare al centro del progetto Higuain, tenuto in panchina dallo stesso Sarri nella finale di Europa League. Nemmeno la reunion ha fatto scattare le note migliori della rapsodia in Blues, e alla fine il Sarri-ball ha prodotto un piazzamento in top 4 e la conquista dell'Europa League grazie al pensiero laterale di Edin Hazard e al profilo di attaccante atipico e completo di Hudson-Odoi.

Al di là delle stucchevoli considerazioni sulla tuta, se dovesse arrivare Sarri alla Juventus, la proposta di un 4-3-3 votato al possesso palla insistito negli ultimi trenta metri, potrebbe restituire alla coppia Cristiano Ronaldo-Dybala una centralità solo accennata quest'anno.

Tra campionato e Europa League, il suo Chelsea ha segnato 1.79 gol a partita. In Premier, l'identità tra il numero di gol segnati e subiti, e la stima degli expexted Goals di Opta (che considera per ogni tiro una serie di fattori come la tipologia, la distanza, l'angolo), è praticamente totale. La Juventus, nel contesto di un campionato meno bilanciato, ha segnato 7 reti in più (70 a 63) e ne ha subiti nove in meno (30 a 39). Il Chelsea, nell'ultima Premier League, ha sfiorato il 60% di possesso palla, il 5% in più della Juve di Allegri. Ma la media di conclusioni a partita, alla fine, è risultata identica, 16 a partita. Anche se i Blues hanno tirato leggermente meglio, 6 conclusioni in porta di media contro 5.3.

Come ha attaccato la Juve di Allegri nel 2018-19
Come ha attaccato la Juve di Allegri nel 2018-19

Espressioni di due filosofie messe in una opposizione anche più radicale del reale nelle ultime stagioni di Serie A, hanno costruito chiaramente squadre con presupposti differenti. Il Chelsea di Sarri, come il Napoli prima, assegna una priorità ancor più netta rispetto alla Juve all'attacco attraverso il fraseggio. I Blues hanno segnato solo una volta in contropiede in campionato e hanno fatto ricorso al passaggio corto nove volte su dieci appoggi, il 5% della Juventus che ha distribuito in media l'11% di palloni lunghi a partita.

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L'enigma Paulo Dybala, che succederà alla Joya

Il Chelsea, rivela un'interessante articolo di StatsBomb, è una delle squadre, insieme al Barcellona e al Manchester City, con il più elevato possesso palla in Europa e insieme con la più elevata percentuale di passaggi riusciti negli ultimi trenta metri. La Juventus, invece, con una forza inevitabilmente accentratrice come Cristiano Ronaldo, che ha tirato più di tutti in Serie A, ha espresso un gioco via via più diretto, con più cross e più conclusioni rispetto al passato: non è del tutto casuale che il Real Madrid nel primo anno senza CR7 abbia vissuto un cambiamento di interpretazione tattica perfettamente speculare, uguale e contrario.

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L'arrivo di CR7 ha finito per marginalizzare Dybala, passato da 22 gol a 5. L'anno scorso contribuiva a una rete a partita (fra gol e assist), in questa stagione ha partecipato a meno di una ogni due match, meno anche della sua prima esperienza in Serie A a Palermo nel 2014-15. Passato da 3.5 a 2.2 tiri a partita in campionato, senza nessun percepibile aumento di passaggi chiave, ha chiuso la stagione con 0,19 expected goals ogni novanta minuti. Una media che lo pone oltre la top-300 nella classifica degli attaccanti più pericolosi nei primi cinque campionati europei.

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Nel 4-3-3 di Sarri, Dybala potrebbe ritagliarsi il ruolo di Hazard al Chelsea. Un jolly libero di muoversi negli spazi di mezzo, nei corridoi fra le linee, di rompere i blocchi tratteggiati dagli allenatori avversari. Proprio la sua posizione fluida ha rotto gli equilibri ed esposto gli effetti negativi del 3-4-1-2 di Emery che ha rinunciato al 4-4-2 a rombo con cui aveva dominato la sfida di campionato contro il Chelsea.

Ecco che in questo contesto, con un dialogo più spinto tra i due senza palla, e un Bernardeschi uomo chiave per spostare l'attenzione della difesa, aprire possibilità di ribaltamento sulla destra, e insieme per aumentare la presenza negli spazi di mezzo, le possibilità offensive della Juventus aumentano. E insieme le chances di vedere Cristiano Ronaldo ancora più presente all'interno dell'area, con una diversa responsabilizzazione del resto della squadra nella conduzione della manovra. Il portoghese, che nel 2014-15 segnò 48 gol nella Liga e la stagione successiva raggiunse quota 35, nella sua prima esperienza bianconera ha allargato infatti il suo raggio d'azione anche in direzione diversa rispetto alla sua ultima evoluzione madridista, alla versione di CR7 come classico centravanti d'area. È probabile che, se sarà Sarri il prossimo tecnico bianconero, Cristiano Ronaldo interpreterà in questo modo il ruolo, lasciando alle ali creative, che diventano alternativamente trequartisti aggiunti, il compito del raccordo con il centrocampo. E il record del Pipita potrebbe non essere così inattaccabile.

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