Inter, fatti più in là. Napoli di nuovo in vetta. Lulic, che combini?
Il Napoli risponde all’Inter e si riporta in testa alla classifica con un complicato 3-2 sul campo del Ferraris. La Juventus, invece, spazza via la Spal per 4-1, la Roma vince a fatica 1-0 col Crotone e il Milan si riprende i 3 punti dopo 4 gare senza successi. A deludere, il Torino di Mihajlovic alla seconda sconfitta consecutiva ma anche il Benevento che, pur pareggiando al 94’ con Iemmello, riesce a perdere l’occasione di strappare il primo punto in massima serie con gol in extremis di Pavoletti.
Il tutto, nella giornata dei gol da cineteca con Mertens, Suso e Bernardeschi su tutti. Dal Napoli alla Roma, dall’Inter alla Juventus, ecco promossi, rimandati e bocciati della decima giornata di campionato.
Promossi
Inter, vittoria col brivido. Il primato è tuo, almeno per una notte
Prima in classifica per una notte, l’Inter di Spalletti è fra le sicure promosse di questa decima giornata di Serie A. I nerazzurri, infatti, nella prima ora di gioco mettono alle corde la Samp di Giampaolo riuscendo a segnare ben 3 reti (doppio Icardie Skriniar) e a colpire altrettanti legni. Insomma, un autentico show a San Siro. Eppure, nella ripresa, a causa di un calo psico-fisico, i padroni di casa sbandano e prestano il fianco ai liguri che, prima col polacco Kownacki e poi con Quagliarella, mettono in seria difficoltà Handanovic (autore di un erroraccio) e compagni fino al forcing finale e al liberatorio triplice fischio finale.
Una vittoria comunque meritata che ora legittima le ambizioni di successo dell’Inter giunta al decimo risultato utile consecutivo in stagione.
Il Milan riparte, battuto il Chievo
L’ultima spiaggia di Montella potrebbe diventare il punto di partenza di una pronta risalita. Il Bentegodi come la prima giornata di campionato. E così, pur senza il capitano Bonucci, o forse, a esser maligni, grazie a quest’assenza, i rossoneri si rimettono col 4-3-3 ed espugnano Verona con le ali d’attacco, Suso e Calhanoglu assolute protagoniste. Prima lo spagnolo, poi l’autogol di Cesar propiziato da quest’ultimo, ancora il turco, l’intermezzo di Birsa e Kalinic fissano il punteggio sul 4-1 riportando i 3 punti a Milano dopo quattro (3 sconfitte ed 1 pari) terribili partite.
Juve 3 punti d’oro nel segno dell’HD
Uno dei libri più famosi della letteratura mondiale è di sicuro “Cronaca di una morte annunciata” dello scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez. Un testo il cui titolo poteva riferirsi alla perfezione, almeno alla vigilia, alla volenterosa Spal di Semplici. E invece, gli emiliani, stasera, sul campo della Juventus non hanno vestito per nulla i panni della vittima sacrificale. Dopo l’iniziale duplice svantaggio, infatti, i biancoazzurri hanno messo pressione ai padroni di casa accorciando le distanze e poi lottando, con attenzione, su ogni palla. Eppure, la qualità media della Juve è nettamente superiore ed è venuta subito fuori. Higuain e Cuadrado, nella ripresa, ristabiliscono le giuste distanze chiudendo la contesa sul 4-1 con 3 punti che tengono in scia gli uomini di Allegri a -3 dalla capolista Napoli.
Napoli vince il derby del gemellaggio, la squadra di Sarri è ancora prima
Il Napoli non delude e porta a casa 3 punti preziosi col Genoa. Dopo lo svantaggio di Taarabt, infatti, gli azzurri cominciano a giocare il loro solito calcio con un 1-2 di marca belga, di marca Mertens che porta Sarri e compagni di nuovo in vetta. La ripresa comincia al meglio con il 3-1 propiziato ancora da Mertens che, calciando verso la porta, trova la deviazione vincente di Zukanovic. Sembra tutto finito e invece, gli azzurri, capaci di fare e disfare la tela, forse meglio di Penelope, si complicano la vita subendo il 3-2 di Izzo per la rabbia del tecnico napoletano. I minuti per la remuntada però, sono pochi per il Grifone e così gli ospiti mettono in cascina 3 punti di fondamentale importanza in vista del big match del weekend che potrebbe regalare utili punti scudetto fra Milan e Juventus.
La Lazio espugna il Dall'Ara, 3 punti anche senza i gol di Immobile
Sul difficile campo del Bologna dove in stagione era passato solo il Napoli, la Lazio fatica non poco per strappare i 3 punti al Dall’Ara. E dopo il duplice vantaggio di Milinkovic-Savic e Lulic, l'acido lattico inizia a farsi sentire con gli impegni europei che pesano sulle gambe degli ospiti. E così rientra il Bologna che accorcia le distanze con Pulgar e mette in difficoltà i biancocelesti che però, da squadra, da compagine che merita la posizione guadagnata, resiste agli affondi dei felsinei e salva il risultato.
L’unica nota dolente? La lite a distanza fra Inzaghi e Lulic con quest’ultimo che non gradisce affatto la sostituzione odierna mandando a quel paese il proprio tecnico.
Rimandati
Roma non bella ma vincente, sesta affermazione nelle ultime 7
La Roma di Di Francesco ottiene il risultato sperato con una vittoria che non li allontana dalle zone alte della classifica. Eppure, l'1-0 giallorosso non accontenta i puristi del gioco con i capitolini divenuti cinici ma non di certo belli e spettacolari. Gli infortuni, gli impegni ravvicinati ed il tanto turnover hanno di sicuro inciso però, contro il Crotone era lecito aspettarsi uno score diverso, magari un pizzico più rotondo. Nella vita però, non si può avere tutto con una Roma non sempre stupenda ma spesso compatta, solida e cinica con 6 vittorie nelle ultime 7 e 3 virtuali punti con la Samp che la vedrebbero a -4 dal Napoli.
Toro matato, Mihajlovic in difficoltà
Dal derby con la Juve e dall’infortunio di Belotti, il Torino è irriconoscibile. E dopo la sconfitta di domenica contro la Roma, rimedia l’ennesimo stop stagionale, stavolta sul campo della Fiorentina. Un netto 3-0 con anche l’ex Benassi in rete per un passivo forse troppo pesante rispetto a quanto visto sul rettangolo verde, sull’1-0 anche una traversa per Niang, ma che comunque fa suonare l’allarme per i granata. Con gli 0 punti di oggi, in casa Mihajlovic il successo manca addirittura dal 20 settembre scorso con l’Udinese con poi 2 sconfitte ed altrettanti pareggi. Un fatturato non all’altezza delle ambizioni piemontesi e della voglia dei tifosi di riassaporare palcoscenici europei: è crisi.
Bocciati
Verona nuovamente in crisi, è sconfitta a Bergamo
Due gol annullati dal Var nel primo tempo e poi tre gol validi nella ripresa. Tutti però, a favore dei padroni di casa dell'Atalanta con Freuler, Ilicic e Kurtic che rispediscono nuovamente gli scaligeri nel pieno dell'ennesima crisi di risultati. Lo stop odierno, infatti, fa il paio con quello di domenica scorsa nel derby col Chievo per una classifica, stante il Benevento, ancora precaria. Una classifica vieppiù scivolosa con 22 gol al passivo, una media di 0.6 punti a partita ed i 3 punti che mancano proprio dalla gara contro i sanniti.
Benevento e sono 10, la B è sempre più vicina
Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. Questa la norma della proprietà commutativa. Questo il destino, almeno al momento, del Benevento. Certo, il cambio di allenatore con la staffetta Baroni De Zerbi, è avvenuto solo due giorni fa, eppure i sanniti erano arrivati ad un passo dal primo punto in Serie A. Dopo l’iniziale svantaggio di Faragò ed il rigore fallito di Sau, gli ospiti avevano acciuffato il pari al 94’ con Iemmello su rigore per poi soccombere, in extremis, con rete di Pavoletti. Un gol da doccia fredda che spegne l’entusiasmo dei giallorossi e rimanda all’inferno i campani. Ora, le sconfitte consecutive salgono a 10.
I Gol della “domenica”
Bernardeschi fulmina Gomis
Nel tridentazo mancino di scena stasera con la Spal dietro a Higuain, Bernardeschi inaugura la serata dei gol da cineteca. Al 14’, infatti, l’ex viola su sponda di prima intenzione di Douglas Costa si alza il pallone col destro e fa partire col piede opposto un collo esterno che si infila nel sette della porta difesa da Gomis. Una segnatura straordinaria che apre il match e consente all’azzurro di scrivere quota 2 in 8 gare di campionato con la sua nuova casacca.
Suso salva Montella con un gioiello assoluto
A sbloccare la contesa del Bentegodi, che pure stava per complicarsi, ci pensa lo spagnolo Suso che, al 36’, disegna col suo sinistro una traiettoria imprendibile per Sorrentino. Il tiro del numero #8, infatti, si piazza dolce, dolce sul secondo palo rendendo inutile il disperato tuffo dell’estremo difensore clivense il quale, da posizione privilegiata, non può fare altro che ammirare il gioiello del milanista.
Mertens funambolico, un eurogol in meno di 1 secondo
Fra il sontuoso stop di suola col destro ed il tiro di mancino che si infila sotto la traversa trascorre meno di un secondo. Tempistiche da record, abilità appartenenti solo ai top, al meglio del meglio del calcio. E così, il belga decide di bissare il bellissimo gol (mancava da 333’ di gioco) del pari su punizione con una incursione di raro fascino: esteta.