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Il Napoli sbatte sul Chievo (e sul palo): 0-0 al San Paolo, la Juve gode a +8

Il Napoli non va oltre il pari contro il Chievo e vede ancora di più allontanarsi la Juve capolista. L’atteso successo contro l’ultima in classifica non arriva e Ancelotti e compagni sono costretti a inchinarsi all’organizzazione difensiva, alla voglia, alla grinta ed alla fortuna degli ospiti (due legni per gli azzurri). Primo punto in campionato per i veneti, passo falso, invece, per i partenopei attesi, ora, al pronto riscatto in Champions contro la Stella Rossa.
A cura di Salvatore Parente
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Il Napoli non supera l’ostacolo Chievo, impatta per 0-0 al ‘San Paolo’ e delude uno stadio, finalmente pieno. Non basta la buona prestazione dello scugnizzo Insigne contro una formazione ospite, oggi, davvero attenta, corta, gagliarda e, per la prima volta, pure fortunata, col palo della ripresa dello scugnizzo campano ancora intento a tremare.

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Azzurri, malgrado il possesso palla, i corner collezionati ed i tiri a referto, non al meglio in diversi protagonisti con tanti, troppi errori in sede di costruzione o di ultimo passaggio a fronte di un Chievo, in maniera quasi inattesa, ai limiti della perfezione in fase passiva. Pari bugiardo, dunque, ma che premia comunque gli sforzi dei ‘mussi volanti' che, da questo pari esterno, potranno trovare linfa vitale per il prosieguo della stagione. Napoli, invece, a +1 sull’Inter a ben otto lunghezze di distacco dalla Juventus capolista e pure condannato a riflettere sulle proprie imprecisioni, e sulla sua mancanza di cattiveria sotto porta.

L’attacco non sfonda: Insigne, Mertens e Milik s’infrangono sul muro clivense

Alla vigilia sembrava tutto scontato, un po’ come l’appena trascorso black friday: in campo si scontrano il secondo miglior attacco del torneo (26 gol), il Napoli, e la peggior difesa della Serie A (30 reti subite), il Chievo. Mertens e Insigne, dunque, sembrano poter avere la meglio, e pure con facilità, di Bani e Rossettini. E invece, il calcio, che non è per nulla prevedibile, dice altro col rettangolo verde a presentare una realtà completamente differente. Gli azzurri, infatti, pur schiacciando per gran parte della gara gli ospiti nella loro metà campo, non trovano mai lo spunto decisivo con Insigne, pure un palo per lui, Mertens e poi Milik incapaci di infrangere la fiera resistenza clivense.

Eppure, le premesse, nel corso della partita, ci sono tutte specie grazie alla verve, alla forma ed alla voglia del numero #24 che, proprio oggi, veste per la 278esima occasione la casacca azzurra. La garra gialloblù, i troppi errori sotto porta e la luna storta, preannunciata, forse, da un clima tutt'altro che partenopeo, chiudono la porta al Napoli con, al triplice fischio finale, Depaoli, Bani, Rossettini e Barba a dominare contro i famosi, e pure spesso inarrestabili, avanti avversari.

le posizioni medie in campo di Napoli e Chievo (whoscored.com)
le posizioni medie in campo di Napoli e Chievo (whoscored.com)

Zielinski-Obi regalano qualità e dinamismo alla mediana

A centrocampo, nel cuore dell’azione, nell’anfiteatro gladiatorio del ‘San Paolo’, piagato da una pioggia battente, Zielinski e Obi infiammano la contesa. Ciascuno però, seguendo i propri istinti e le rispettive caratteristiche di gioco. Ed il polacco azzurro, infatti, sul centro-destra ci mette qualità, talento e qualche guizzo offensivo degno di nota che, se non altro, modifica una condotta recente, in termini di prestazioni individuali, non proprio ottimale. L’ex Inter, invece, da parte sua, regala al suo tecnico tanta grinta, quantità, rabbia agonistica e qualche sortita in attacco, nel dettaglio una conclusione a metà primo tempo che sibila il palo alla destra di Karnezis, che lascia intravedere uno spirito combattivo quasi impensabile, insospettabile per un Chievo ultimo e privo di punti e fiducia.

lo sviluppo del gioco sulle corsie ed al centro di Napoli e Chievo (whoscored.com)
lo sviluppo del gioco sulle corsie ed al centro di Napoli e Chievo (whoscored.com)

Ounas spesso libero ma inconcludente su Depaoli

Sulla sinistra del Napoli, che diventa la corsia destra del Chievo, il duello più interessante è quello fra Ounas e Depaoli. Col primo, specie per la voglia del fluidificante avversario di accompagnare la manovra e le iniziative di Birsa e Hetemaj, molto coinvolto ma, pure, spesso, inconcludente. L’algerino, difatti, si fa vedere bene, si mette in visione, attrae molti palloni su di sé ma non riesce ugualmente ad incidere sbagliando la misura dei suoi suggerimenti e perdendosi, nella sua incredibile voglia di fare, in dribbling, arpeggi e finte, talvolta, non proprio necessari.

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S’impegna, anche in sede di non possesso, accorcia bene ma non sfrutta il suo dinamismo subendo, alla lunga, gli effetti di un campo pesante e di una confidenza col pallone che, via via, va scemando. Cambia pure posizione, alternandosi con Callejon e Insigne sulla destra, ma il risultato, in tema di pericolosità offensiva, non cambia sprecando una buona chance per scalare le gerarchie del suo allenatore.

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Diawara lento in impostazione, Callejon mette a dura prova Barba

In regia, nel giorno di riposo concesso da Ancelotti ad Hamsik, Diawara si presenta nel mezzo proprio contro quel Chievo che, lo scorso aprile, gli aveva garantito gloria e la sua prima gioia in Serie A. Purtroppo per lui, i fasti di qualche mese fa sembrano fin da subito dissolversi fra le nubi che troneggiano su Fuorigrotta con l’italo-guineano poco presente in impostazione, lento, compassato e raramente coraggioso nel lancio lungo per un pomeriggio uggioso e sotto tono. Tutt’altra storia, invece, per il suo compagno di fascia destra, al secolo José Maria Callejon che, pur sbagliando qualche corner di troppo, in forza e misura, gioca bene, percorre chilometri su chilometri, entra spesso nel vivo dell’azione e va vicino al gol mettendo in crisi il suo dirimpettaio Barba. Eppure, il suo contributo, come quello dell'epico Insigne, ultimo a mollare, non basta: finisce 0-0 col Chievo ultimo, ma non per voglia e determinazione.

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Tabellino e voti

Napoli (4-4-2) #27 Karnezis 6; #2 Malcuit 6.5, #26 Koulibaly 6, #33 Raul Albiol 6, #23 Hysaj 6 (Dal 74’ Mario Rui 5.5); #7 Callejon 6.5, #42 Diawara 5.5 (Dal 58’ Allan 5.5), #20 Zielinski 6.5, #11 Ounas 6- (Dal 58’ Milik 5.5); #24 Insigne 7, #14 Mertens 6+. A disposizione: #1 Meret, #25 Ospina; #13 Luperto, #19 Maksimovic, #31 Ghoulam, #6 Mario Rui; #5 Allan, #30 Rog, #17 Hamsik, #8 Fabian Ruiz; #99 Milik. Allenatore Carlo Ancelotti 6-

Chievo (4-3-1-2) #70 Sorrentino 6.5; #27 Depaoli 6, #14 Bani 6, #15 Rossettini 6, #5 Barba 6-; #56 Hetemaj 6, #8 Radovanovic 6, #22 Obi 6.5 (Dal 65’ Stepinski 6); #23 Birsa 6, #69 Meggiorini 6 (Dal 75′ Cacciatore 6), #31 Pellissier 6 (Dal 62’ Kiyine 6.5). A disposizione: #1 Adrian Semper, #16 Seculin; #29 Cacciatore, #12 Cesar, #3 Tanasijevic; #21 Burruchaga, #13 Kiyine; #20 Djordjevic, #11 Leris, #25 Stepinski, #25 Grubac. Allenatore Domenico Di Carlo 6.5

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