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Il Napoli perde col Manchester City e Pjanic mette ‘mi piace’ per la sconfitta

Il centrocampista della Juventus, Pjanic, mette ‘like’ al post della Uefa Champions League che racconta della sconfitta degli azzurri contro il Manchester di Guardiola.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Manchester City esce vincitore dal San Paolo: 4-2 il risultato in favore degli inglesi che piegano un ottimo Napoli al termine di una gara in equilibrio fino al 2-2 e al 3-2 sfiorato da Callejon a tu per tu con Ederson. Match bello ed emozionante, degno spettacolo per la Champions League. Citizens con la qualificazione agli ottavi in tasca, partenopei quasi fuori a causa di una classifica che li vede a 3 punti (gli unici ottenuti contro Feyenoord) e con pochissime speranza di superare la fase a gironi. Serve un miracolo: ovvero, due vittorie (contro Shakhtar e poi ancora gli olandesi) e un ‘favore' da parte di Guardiola nella speranza che batta gli ucraini all'ultima giornata.

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Pjanic contento per la sconfitta del Napoli, il like galeotto. Azzurri nello spogliatoio tra gli applausi e l'incoraggiamento dei tifosi, in Rete invece il blitz del City ha scatenato la reazione dei sostenitori avversari e gli sfotto' impietosi. Legittimo, pure questo fa parte del gioco. Nella schiera di coloro che ‘hanno goduto' per quanto accaduto al San Paolo c'è anche un calciatore… si tratta Miralem Pjanic della Juventus che su Instagram si è fatto sfuggire un like alla foto del profilo ufficiale della Champions League che ritraeva un Pepe Reina disperato dopo la sconfitta.

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Serata maledetta, Ghoulam ko. Non è finita, d'accordo, ma resta l'amaro in bocca anche per la maledizione infortuni che fa capolino ancora una volta: prima Milik (rotto per la seconda volta), adesso Ghoulam (rottura totale del legamento crociato anteriore destro). La perdita dell'algerino è stato un brutto colpo, da quando ha abbandonato il campo è cambiata totalmente l'inerzia della sfida con gli inglesi fino allora poco efficaci, neutralizzati, incapaci di ripartire, spesso in sofferenza per il fraseggio stretto degli azzurri e la costruzione della manovra attraverso il palleggio che sfilacciava la trama tattica del Manchester.

Sconfitti a testa alta. Panchina corta (il Napoli non ha ricambi all'altezza), soliti errori sulle palle inattive (era accaduto anche col Real Madrid nella scorsa stagione), identità di squadra che predilige la tecnica ma ha poca fisicità, la forza dell'avversario hanno rovesciato le sorti dell'incontro. Ma la squadra di Sarri non ha demeritato. Anzi, lo stesso Guardiola ha elogiato la prestazione dei partenopei ammettendo che "nella prima mezz'ora ci hanno massacrato". Appunto, fino a quando è rimasto Ghoulam…

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