Germania, la federcalcio si scusa: “Dispiace, ma meritiamo di andare a casa”

Se Roma sta ancora piangendo, di certo Berlino in questo momento ha poco da ridere. Già orfano della nazionale italiana, il Mondiale ha perso clamorosamente anche la Germania di Joachim Loew. Arrivata in Russia da campione in carica e inserita tra le favorite, la squadra tedesca ha però fallito il "match point" contro la Corea del Sud e distolto l'attenzione dei tifosi dai problemi della altre grandi nazionali ancora in gara. Se a far notizia sono state inizialmente le difficoltà di Argentina e Brasile, ora non si parla d'altro che del rientro in patria di Neuer e compagni.
Dopo le parole del commissario tecnico Loew, che nelle prossime ore potrebbe anche lasciare l'incarico, anche la stessa Deutscher Fußball-Bund ha voluto chiedere scusa al popolo tedesco attraverso alcuni tweet pubblicati sul canale ufficiale. "Cari tifosi siamo delusi proprio quanto voi. Il Mondiale arriva una volta ogni quattro anni e ci aspettavamo molto di più da noi – ha comunicato la federazione tedesca – Ci dispiace per non aver giocato da campioni del mondo e, per quanto sia doloroso, meritiamo di andare a casa. Il vostro sostegno, in Germania e negli stadi russi, è stato incredibile".
Il fair play tedesco
La batosta subita contro la Corea del Sud, è destinata a far parlare ancora per molti giorni. In attesa di novità relative all'eventuale arrivo di un nuovo commissario tecnico, e dopo il feroce sarcasmo dei brasiliani (che, ancora scottati dal "Mineirazo", hanno infierito sulla Germania), la federazione tedesca ha così voluto scusarsi con i tifosi e allo stesso tempo fare i complimenti a chi è riuscito ad arrivare agli ottavi di finale: "A Rio de Janeiro, nel 2014, abbiamo festeggiato insieme. Ma lo sport è fatto anche di sconfitte, bisogna accettarle e riconoscere quando gli avversari sono stati più forti. Facciamo le nostre congratulazioni alla Svezia e al Messico per la qualificazione e alla Corea del Sud per la vittoria di ieri. Grazie alla Russia per l'ospitalità".