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Risultati 9a giornata Serie A 2015/2016

I risultati della 9a giornata di Serie A: Juventus-Atalanta 2-0, Milan-Sassuolo 2-1, Udinese-Frosinone 1-0, Fiorentina-Roma 0-2, Lazio-Torino 2-0, Chievo Verona-Napoli 0-1, Sampdoria-Verona 4-1, Palermo-Inter 1-1, Carpi-Bologna 1-2, Empoli-Genoa 2-0.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il tecnico del Milan, Sinisa Mihajlovic, nell'occhio del ciclone per l'andamento in campionato
Il tecnico del Milan, Sinisa Mihajlovic, nell'occhio del ciclone per l'andamento in campionato

Nona giornata spezzatino, con il calendario che risente degli impegni di Coppa delle italiane. Dopo i tre anticipi del sabato, che hanno visto le vittorie dell'Empoli sul Genoa per 2-0 e del Bologna a Modena sul Carpi per 2-1, oltre al pareggio per 1-1 tra Palermo ed Inter, vanno in scena le restanti sette gare, spalmate su orari diversi. Alle 12.30, la Sampdoria ha battuto 4-1 il Verona, mentre alle 15 era il turno di tre i match in contemporanea: a Torino, la Juventus ha battuto l'Atalanta grazie a un Dybala scatenato e in giornata di grazia. L'imperativo per gli uomini di Massimiliano Allegri era vincere, sono arrivati quei 3 punti che muovono la classifica e stemperano quelle tensioni generate da una stagione finora poco brillante.

A San Siro, altra gara delicata, con il Milan che doveva battere il Sassuolo per uscire dall'anonimato di metà classifica. E' stata dura ma ci ha pensato Luiz Adriano a sbrogliare la matassa ingarbugliata dal pareggio di Berardi (sempre lui, implacabile quando vede i rossoneri) su punizione: 2-1 per i rossoneri e Mihajlovic che può tirare un sospiro di sollievo. Al Friuli, si affrontavano invece l'Udinese ed il Frosinone: un match per la salvezza sul quale ha messo il cappello Lodi. Completano il turno due match alle 18: la Fiorentina battuta in casa dalla Roma (2-1), mentre la Lazio supera in casa il Torino (3-0). Chiude la lunga giornata di Serie A il posticipo delle 20.45 tra Chievo Verona e Napoli con i partenopei a segno con Higuain (1-0).

Chievo-Napoli 0-1 (59′ Higuain)

Settimo gol in campionato per Gonzalo Higuain, la rete segnata al Chievo Verona è stato come spezzare un incantesimo. Il pipita aggancia Eder in vetta alla classifica marcatori, prende per mano gli azzurri e li porta in cima al ‘mucchio selvaggio' di squadre che – appaiate a 18 punti – inseguono la Roma neo-capolista. Un guizzo dell'argentino ha dato la svolta alla partita che nel primo tempo è stata caratterizzata dalla difficoltà da parte dei campani di trovare spazio nelle maglie strettissime dei clivensi che Maran ha schierato a ranghi serrati, pronti a colpire in contropiede. Nella prima frazione, infatti, è stata un'incursione di Castro a mettere i brividi a Pepe Reina. Unica fiammata dei padroni di casa che, costretti da un Napoli finalmente salito di giri, subiscono, incassano, resistono anche con un pizzico di fortuna (due legni centrati proprio dal bomber sudamericano) poi capitolano nella ripresa per la prodezza dell'ex Real Madrid.

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Fiorentina-Roma 1-2 (6′ Salah, 35′ Gervinho, 93′ Babacar)

Roma più lucida e cinica. La squadra di Garcia, a ranghi finalmente serrati dopo le disattenzioni di Leverkusen in Champions, compie l'impresa e batte la Fiorentina al Franchi nello scontro diretto. Vittoria secco, 2-0 che porta la firma di Salah e Gervinho e spinge i giallorossi al comando della Serie A. Acuto di Babacar a tempo scaduto ma è troppo tardi. Per i Viola è la terza sconfitta consecutiva in match importanti: Napoli e giallorossi in campionato, Lech Poznan in Europa League. Per i capitolini, che possono vantare un attacco capace di segnare finora 14 gol, s'è completata la scalata alla vetta.

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Lazio-Torino 3-0 (40′ Lulic, 70′ e 94′ Felipe Anderson)

Lulic e poi la doppietta di Felipe Anderson. La batte il Torino, si attesta nella parte alta del tabellone e alluna la striscia di risultati positivi tra coppa e campionato. All'Olimpico, nonostante un avversario generoso, a prendere il largo è la squadra di Pioli: un successo che conferma il buon momento della formazione capitolina che sta ritrovando gioco e finalmente maggiore fiducia nei propri mezzi. Fattori fondamentali e legati a doppio filo anche al recupero della forma migliore da parte di calciatori considerati colonne dello schieramento come Lulic, Klose, Biglia e soprattutto Felipe Anderson. Menzione particolare per Milinkovic Savic uomo a tutto campo del centrocampo biancoceleste.

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Juventus-Atalanta 2-0 (26′ Dybala, 49′ Mandzukic)

Allegri schiera Padoin da terzino e piazza Pereyra come trequartista alle spalle di Mandzukic e Dybala. Difesa imperniata su Bonucci, Chiellini ed Evra. In mediana Marchisio agirà in cabina di regia, con Khedira insieme a Pogba a fare da calciatori di ‘lotta e di governo'. Nell'Atalanta Reja sceglie Bellini al posto di Masiello mentre Toloi e Paletta costituiscono la coppia centrale, Dramè sulla sinistra. A centrocampo Kurtic, De Roon e Grassi. In attacco il tridente formato da D'Alessandro, Pinilla e Moralez.

La somma 10+5 o tributo a Pelè? E il rigore sbagliato. La dieci sulle spalle non è un problema, ha ammesso Pogba nei giorni scorsi. Deve essere anche per l'escamotage scaramantico trovato dal francese che ha aggiunto con un pennarello un +5 accanto alla doppia cifra della divisa. Secondo un semplice calcolo matematico dovrebbe fare riferimento alla somma 1+0+5 che dà il numero 6, quello di casacca che Paul aveva fino a qualche tempo fa e che tanta fortuna gli ha portato prima che mettesse sulle spalle quell'eredità così pesante. Secondo un'altra versione, invece, non sarebbe un segno + ma un 7 a indicare 75, gli anni compiuti da Pelé. Espediente che non gli porta fortuna… considerato che a dieci minuti dal termine del match sbaglia un calcio di rigore: tiro centrale che il numero uno dell'Atalanta para senza particolari patemi.

Sportiello para il rigore a Pogba
Sportiello para il rigore a Pogba

La partenza della Juve è a tavoletta, i bianconeri spingono molto e nei primi minuti s'affacciano pericolosamente dalle parti del portiere orobico prima con Bonucci poi con Mandzukic (servito da Pogba, non è preciso nel controllo e viene recuperato dai difensori). Bianconeri padroni del campo, tentano più volte l'affondo ma non trovano ancora il varco giusto.

La girata di testa di Bonucci che impegna Consigli
La girata di testa di Bonucci che impegna Consigli

Atalanta arroccata in mediana e pronta a ripartire in contropiede. Pochi spazi a dispozione per la Juve: Pogba ci prova da fuori, la palla finisce a lato con Sportiello che appariva comunque sulla traiettoria pronto all'intervento. E' il preludio alla rete di Dybala che porta in vantaggio la vecchia signora: minurto numero 26, la conclusione a giro dalla distanza non dà scampo al portiere bergamasco. A segnare è il calciatore più chiacchierato degli ultimi giorni per essere stato lasciato fuori da Allegri contro l'Inter e il Borussia ‘Gladbach.

Croce e delizia. La soddisfazione per la rete dell'ex rosanero è, però, smorzata dall'infortunio che costringe Pereyra ad abbandonare il campo subito dopo il vantaggio. Una contrattura muscolare avvertita nel corso dell'azione lo mette fuori causa: al suo posto Allegri inserisce Asamoah. La prima frazione si chiude con un altro guizzo di Dybala, scatenatissimo e difficile da marcare per i difensori dell'Atalanta. Sportiello fa appello ai propri riflessi per respingere la conclusione rasoterra dell'argentino.

Pereyra infortunato, lascia il campo
Pereyra infortunato, lascia il campo

Il raddoppio di Mandzukic. Giornata di grazia per Dybala: dopo aver siglato il gol del momentaneo 1-0, l'ex attaccante del Palermo mette lo zampino anche nell'azione che porta al raddoppio della Juventus. Sua, infatti, la giocata che innesca Mandzukic e lo mette in condizione di battere Sportiello e indirizzare la ripresa sui binari giusti.

https://www.youtube.com/watch?v=JLF06rVc3sY

L'Atalanta non c'è più, il pallino del gioco è sempre in mano alla Juventus che si aggrappa alla grande forza di volontà di Dybala per calare definitivamente il sipario sul match. E' sull'asse con Pogba e Mandzukic che i bianconeri trovano il totale controllo della situazione sfiorando in diverse occasioni la rete del 3-0. Al 69′ gran punizione di Dybala, palla che esce di pochissimo. Poco dopo è l'argentino ad andare ancora una volta sugli scudi: Pogba serve un assist perfetto, sinistro in corsa della punta sudamericana e grande parata di Sportiello. Minuto numero 28 del secondo tempo, Atalanta in dieci per il rosso a Toloi (doppio giallo). Finisce qui.

Milan-Sassuolo 2-1 (31′ Bacca rig., 52′ Berardi, 85′ Luiz Adriano)

Milan col tridente contro la bestia nera Sassuolo. La novità assoluta è l'esordio di Donnarumma al posto di Diego Lopez. Davanti al giovanissimo portiere rossonero ci saranno Abate, Alex, Romagnoli e Andreolli. Centrocampo con Montolivo e Kucka affiancati da Poli (al posto di Bertolacci, infortunato). Balotelli ancora fuori per problemi muscolari, così come Menez (il francese tornerà solo nel 2016): entrambi accomodati in tribuna, non brillano certo per espressione d'entusiasmo… Attacco affidato a Bacca, Bonaventura, Cerci. Modulo speculare per il Sassuolo: Floro Flores, Berardi e Defrel di punta. A centrocampo Laribi è preferito a Duncan e giocherà con Magnanelli e Missiroli. In difesa Acerbi e Cannavaro saranno i centrali, Vrsaljko e Peluso sulle corsie esterne. Tra i pali Consigli.

Menez e Balotelli sconsolati e seduti in tribuna a San Siro
Menez e Balotelli sconsolati e seduti in tribuna a San Siro

Il match inizia con la contestazione del pubblico (desolatamente vuoti i settori di San Siro) che espone striscione per contestare le scelte della dirigenza e dell'allenatore a causa dell'avvio di stagione di basso profilo rispetto alle attese.

Gli striscioni di protesta dei tifosi rossoneri
Gli striscioni di protesta dei tifosi rossoneri

Mezz'ora di partita soporifera, la gara si accende quando l'arbitro concede un rigore al Milan ed espelle Consigli nell'azione che ha portato al penalty per i rossoneri. Per Rocchi l'uscita del numero uno emiliano è fallosa e interrompe una chiara occasione da rete: rosso e tiro dagli undici metri. Alla battuta dal dischetto ci va Bacca, di fronte a lui ha Pegolo: 1-0, perfetta esecuzione del colombiano.

Il rigore di Bacca contro il Sassuolo
Il rigore di Bacca contro il Sassuolo

Berardi come una sentenza. Sassuolo in dieci uomini ma la squadra di Di Francesco non accenna a mollare e conquista una punizione da posizione interessante. E' il primo acuto della ripresa, sulla palla di va Berardi che – complice un posizionamento non proprio perfetto di Donnarumma – insacca e regala il pareggio, confermandosi cecchino che non sbaglia mai quando affronta il Milan.

Esecuzione perfetta da parte dell'attaccante del Sassuolo, tornato al gol dopo l'infortunio che gli aveva sottratto anche la gioia della prima convocazione in Nazionale, ma nell'occasione Donnarumma è apparso incerto: prende gol sul suo palo, tradito da un movimento fatto in anticipo e che lo ha preso in controtempo. Per il Milan è un brutto colpo perché non riuscirà a ritrovare subito il bandolo della matassa alimentando i mugugni del pubblico che sperava in un successo per spezzare il tabù vittorie.

Donnarumma prende gol sul proprio palo, il portiere del Milan non esente da colpe su tiro di Berardi
Donnarumma prende gol sul proprio palo, il portiere del Milan non esente da colpe su tiro di Berardi

Ci pensa Luiz Adriano. I rossoneri spingono per il forcing finale, producendo mischie, batti e ribatti in area ma la porta del Sassuolo sembra stregata. Al 75′ buona occasione per Antonelli che da ottima posizione colpisce malissimo. Quando tutto sembra perso, ecco che Luiz Adriano tira fuori dal cilindro il colpo decisivo che dà un senso all'assalto del Milan e concede respiro a Mihajlovic che proprio contro gli emiliani e (poi il Chievo) si gioca la panchina. Esame superato, per adesso Sinisa è salvo.

Il gol del raddoppio di Luiz Adriano al Sassuolo
Il gol del raddoppio di Luiz Adriano al Sassuolo

Udinese-Frosinone 1-0 (20′ Lodi)

Dopo quattro sconfitte consecutive, l’Udinese ha ottenuto una vittoria e due pareggi nelle ultime 3 giornate. Tra i friulani Edenilson vince il ballottaggio sulla fascia destra con Widmer. Al centro della difesa c'è Felipe, a Lodi il compito di organizzare il gioco e servire palloni alla coppia Di Natale-Thereau.

La rovesciata di Danilo in area ciociara
La rovesciata di Danilo in area ciociara

La prima azione pericolosa dell'incontro porta la firma di Danilo che, dopo pochi minuti, chiama all'intervento il portiere del Frosinone battendo in rovesciata in piena area. Ma bisogna attendere il 20′ perché la pressione dei friulani si concretizzi in gol: ci pensa Lodi a battere il numero uno ospite, ininfluente sulla traiettoria la deviazione di Thereau mentre è gravissima la ‘papera' dell'estremo difensore ospite.

Il gol del vantaggio friulano con Lodi
Il gol del vantaggio friulano con Lodi

Il copione della prima frazione di gioco non riserva colpi di scena: è sempre l'Udinese a fare la partita rispetto a un Frosinone che non riesce mai a rendersi veramente pericoloso. Nella ripresa la falsariga dei primi 45 minuti si riverbera anche sui secondi: l'Udinese ha buon gioco nel controllare la partita, peccato non riesca a trovare il raddoppio che tarperebbe le ambizioni dei ciociari.

Sampdoria-Verona 4-1 (10′ Muriel, 28′ Zukanovic, 45′ Soriano, 54′ Eder, 75′ Ionita)

Come lama nel burro. Sono i fendenti in attacco che la Sampdoria ha affondato nella difesa del Verona. Ci mette dieci minuti la squadra di Zenga a sbloccare il match, con Muriel che sorprende la difesa scaligera (10′). Blucerchiati padroni del campo, attendono che s'apra il varco giusto: capita intorno alla mezz'ora ma questa volta da calcio d'angolo. La difesa dell'Hellas è piazzata male, Zukanovic la ‘buca' di testa in tuffo. Raddoppio e match praticamente chiuso perché al 45′ arriva il terzo sigillo di Soriano. La ripresa è (quasi) una formalità: il Verona non crede nella rimonta e nemmeno ha i mezzi per provarla. La Samp continua a far gioco e concede a Eder la palma del poker (7° sigillo in campionato). Ionita fa 4-1, buono solo per le statistiche.

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Palermo-Inter 1-1 (60′ Perisic, 66′ Gilardino)

I nerazzurri non sanno più vincere: a Palermo arriva la quarta gara senza i tre punti per gli uomini di Mancini, passati in vantaggio al 60′ con Perisic ma raggiunti sei minuti dopo da un lampo di Gilardino. Espulso nel finale per doppia ammonizione Murillo, ma per i nerazzurri è il terzo punto conquistato nelle ultime quattro partite. Sorride invece il Palermo, che prova a rialzare la testa dopo una mini-serie di risultati deludenti.

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Carpi-Bologna 1-2 (24′ Letizia, 47′ Gastaldello, 93′ Masina)

Il Bologna vince in rimonta il derby emiliano con il Carpi e raccoglie tre punti pesantissimi per la corsa alla salvezza. Gli uomini di Delio Rossi, di fatto, salvano la panchina del loro tecnico che, dopo la rete di Letizia che aveva portato in vantaggio i biancorossi sembrava ancor più traballante. Nella ripresa, pari di Gastaldello per gli ospiti, mentre al terzo minuto di recupero è Masina a siglare il gol-partita. Il Carpi recrimina per l'espulsione di Lollo, che ha lasciato la squadra in dieci per quasi un'ora.

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Empoli-Genoa 2-0 (44′ Krunic, 55′ Zielinski)

Tutto facile per l'Empoli che batte un Genoa spento e rilancia le proprie ambizioni di salvezza. Solo Perin ha impedito la debacle agli ospiti, finiti sotto per una rete di Krunic sul finale del primo tempo e che hanno incassato il raddoppio di Zielinski dopo dieci minuti nella ripresa. Gasperini avrà il suo bel da fare: i rossoblu di fatto non hanno mai impensierito la retroguardia dei toscani.

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