Dal Benevento al Malaga, le peggiori squadre d’Europa nella stagione 2017/18
Alcune annate, c’è poco da dire, nascono storte e si rivelano essere degli enigmi, dei rebus di non facile soluzione. Rebus che, né il cambio di allenatore né gli investimenti sul mercato, riescono, alla fine, a risolvere. Insomma, se da un lato, sponda Juventus, Manchester City, Barcellona, Bayern Monaco e Paris Saint Germain troviamo i cosiddetti “Dream Team” che dominano i rispettivi tornei nazionali, dall’altro, quello meno positivo, produttivo e vincente, nel “dark side of the moon” del rendimento stagionale, rintracciamo i cosiddetti “flop team”.
Sodalizi cioè, in netta difficoltà, incapaci di invertire la rotta e tirarsi fuori dalle sabbie mobili di una classifica tanto brutta quanto reale.
E così, in questa cornice, prendendo in considerazione non solo le gare giocate nei singoli tornei nazionali ma anche tutti gli altri appuntamenti delle formazioni in questione, ecco le peggiori squadre di questo momento storico, ecco gli horror club di questa annata 2017/18.
Benevento, ‘caput mundi': la B è vicina
La peggior squadra del panorama calcistico continentale, e la cosa non dovrebbe sorprendere, è il Benevento di mister De Zerbi ultimo, anzi, ultimissimo in Serie A. E sì perché i sanniti che, giova ricordarlo, quest’anno facevano il loro esordio assoluto in massima serie, hanno pagato oltre modo il salto di categoria inanellando, specie in avvio, ben 14 sconfitte consecutive battendo, di conseguenza, qualsiasi record negativo ogni epoca di insuccessi di fila.
Insomma, un inizio di 2017/18 da incubo e che, malgrado i discreti risultati delle ultime 13 giornate, con 10 punti totali raccolti, sembra non scagionare i campani costretti, salvo miracoli imprevisti e imprevedibili, a salutare, dopo un solo anno di permanenza, il massimo campionato italiano.
Malaga in netta crisi: la nobile è decaduta
In seconda posizione, invece, c’è il Malaga di mister José Manuel González López costretto, in questo campionato, ad osservare tutte le altre dal basso verso l’alto. E infatti, da fanalino di coda, la compagine di scena alla Rosaleda sembra aver dimenticato i fasti del 2013 con quella formazione, guidata da Manuel Pellegrini, a fare la storia, vicina ad entrare nelle migliori quattro della Champions League ed eliminata, solo, dal poi finalista Borussia Dortmund di Lewandowski, Hummels e Gundogan. Eppure, questi cinque anni trascorsi hanno segnato una distanza abissale, anche nella rosa a disposizione, col Malaga attuale orfano dell’esperienza di Toulalan o di Demichelis e della magia dell’ora madrileno Isco. Una distanza abissale con Rolan, Castro e compagni in preda ad una interminabile spirale negativa che li sta condannando alla Segunda Division ed a questo indecente score: 13 punti conquistati in campionato ma, più in generale, 22 sconfitte, 5 pareggi e sole 3 vittorie.
I nipotini di Magath quasi nella Zweite Liga, che delusione per l’Amburgo
Sul terzo gradino del podio, poi, ecco spuntare l’Amburgo che, in questa Bundesliga, insieme col Colonia ultimo, rappresenta la più grande delusione stagionale in Germania. Eppure, qualche avvisaglia c’era già stata nella scorsa edizione del campionato teutonico, quando, la formazione anseatica, sfuggì allo spettro della retrocessione e alla lotteria dello spareggio con la terza della Zweite Liga per 1 solo punto ed una migliore differenza reti rispetto al Mainz sedicesimo. Insomma, la compagine di scena al Volkparkstadion era stata avvisata. Ciononostante, il club con un palmarès da 14 titoli, fra cui una Coppa dei Campioni in finale con la Juventus, non ha letto al meglio i pericoli mettendo insieme una formazione non proprio male ma incapace, numeri alla mano, di trovare la giusta dimensione e lottare, ad armi pari, con le altre squadre di Bundes. Il risultato? Una stagione devastante con, scoperta del gioiellino Arp a parte, poche, pochissime soddisfazioni, 17 sconfitte, 6 pareggi e solo 4 successi stagionali, l’ultimo: ben 3 mesi e mezzo fa.
Liga sfortunata: SuperDepor e Las Palmas in crisi nera
Infine, a chiudere le flop 5 delle compagini meno attrezzate e brave a far punti e macinare gioco in questa stagione, ecco spuntare altre due formazioni spagnole. Nello specifico, parliamo del Deportivo la Coruna, vecchio frequentatore della Champions League nei primi anni duemila, e del discreto Las Palmas del bomber Calleri. Entrambe con diversi punti di contatto si segnalano come le peggiori squadre, rispettivamente in quarta e quinta posizione, in questa poco onorevole rassegna, con pochi punti a referto e tanti, tantissimi dolori arrecati ai propri tifosi.
Tifosi che, malgrado il cambio di allenatore, Seedorf (media punti di 0,33) per i primi e Paco Jemez (media punti di 0,77) per i secondi, stanno continuando a sopportare/digerire sconfitte su sconfitte con, addirittura, 38 disfatte stagionali in due e solo 11 trionfi in 64 gare totali.