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La morte del calciatore Davide Astori

“Preferisco retrocedere piuttosto che vincere dopo una tragedia”, parola di De Zerbi

L’allenatore avrebbe preferito il rinvio di Fiorentina-Benevento, dopo la tragedia di Astori, a pochi giorni dal funerale del capitano viola: “Per me bisognava anche soprassedere, mettendo anche da parte gli interessi personali perché sarebbe stato un danno per noi restare fermi quindici giorni. La vita, però, è più importante. In condizioni di questa portata non succede niente se ci si ferma.
A cura di Marco Beltrami
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"The show must go on", ma a quale prezzoo? Domenica 11 marzo la Fiorentina, ancora sconvolta per la tragica morte di Davide Astori, tornerà a giocare al Franchi contro il Benevento, nel lunch match delle 12.30. Se i tifosi viola, sono già pronti per colorare il Franchi di viola in omaggio al capitano salutato in maniera eccezionale in occasione dei funerali, difficile immaginare cosa passerà nella testa dei giocatori della squadra toscana che non potranno pensare a quanto accaduto, praticamente alla stessa ora, domenica scorsa. Lo sa bene il tecnico del Benevento De Zerbi, che pur rispettando la scelta della Figc di disputare la partita, avrebbe preferito un rinvio.

Morte di Astori, il Benevento era disponibile al rinvio del match con la Fiorentina

L'allenatore del Benevento, ultimo in classifica con le speranze di salvezza ridotte al lumicino, è intervenuto nella classica conferenza stampa della vigilia. Quasi impossibile parlare, di schemi, tattiche e scelte tecniche per l'allenatore nel giorno dei funerali di Davide Astori. Ecco allora che il Benevento sarebbe stato disponibile per il rinvio: "È stata una settimana difficile, perché Astori era un uomo del nostro mondo. È come se fosse scomparso un calciatore del Benevento allenato da me, perché chi sta in questo contesto sa cosa vuol dire stare in un ritiro. Quando viene a mancare una persona in questo modo è pesante. Per me è stato complicato allenare e non so se ho preparato bene la partita. Eravamo disponibili per eventuali decisioni di rinvio. Ora cercheremo di onorare la partita e la gente che verrà allo stadio, anche se riuscire a scindere le cose è molto difficile".

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Giocare a 3 giorni dal funerale di Astori, situazione difficilissima per Fiorentina e Benevento

Non sarà facile giocare in una Firenze ancora sotto shock per la prematura scomparsa del capitano della Fiorentina. Non solo per i giocatori viola, ma anche per il Benevento e per i suoi giocatori secondo De Zerbi: "Ci immaginiamo l'ambiente che troveremo e probabilmente non ce ne rendiamo conto al cento per cento. Una partita di solito chiede carica agonistica e divertimento, ma ci sono cose più importanti nel calcio. Siamo in grossa difficoltà e l'avremmo spostata volentieri. Giocare dopo tre giorni dal funerale per loro è pesante, ma lo è anche per noi. Preferirei non parlare oggi degli aspetti calcistici perché rispettiamo il dolore di tutti”.

Meglio retrocedere piuttosto che vincere dopo tragedia, parola di De Zerbi

Non conta perdere, o vincere. Non conta il risultato per De Zerbi che sarebbe disposto anche a retrocedere piuttosto che vincere dopo una tragedia di questa portata: "Conoscendo me stesso e i ragazzi che alleno, avremmo voluto giocare in altre condizioni. Non so se il risultato sarà positivo o negativo. Entreremo in campo per fare risultato. Non ci andava di giocare in questo momento perché qualora dovessimo vincere contro gente che non sta bene moralmente, ne vorremmo fare anche a meno. Siamo pronti a retrocedere anche domattina piuttosto che vincere in un momento così tragico. Questo mi piace dirlo perché siamo ultimi, però questa cosa non voglio che venga fraintesa, qualsiasi risultato verrà fuori domenica".

Ecco perché per De Zerbi Fiorentina-Benevento si doveva rinviare

In questa occasione dunque per il mister ed ex calciatore bresciano sarebbe stato meglio mettere da parte, gli interessi e le "scadenze" e prendersi ancora tempo per cercare di metabolizzare quanto accaduto, per un dolore che solo il tempo può aiutare a lenire: "Una volta che entreremo in campo cercheremo nel migliore dei modi di onorare Astori,  rispettando tutti e provando a fare le cose al cento per cento. La vita va avanti sempre. Il tempo attutisce un po' il dolore, ma ci sono i tempi. Per me bisognava anche soprassedere, – riporta Goal.com – mettendo anche da parte gli interessi personali perché sarebbe stato un danno per noi restare fermi quindici giorni. La vita, però, è più importante. In condizioni di questa portata non succede niente se ci si ferma. È stata ufficializzata la notizia che verrà giocata e, lo ripeto, scenderemo in campo rispettando tutti. Non sarà un incontro normale e questo potremmo pagarlo ancora di più non essendo parte in causa in maniera direttissima. Andare in un ambiente di questo tipo ci tocca molto. Sono un libro aperto e faccio fatica a mettere da parte il mio stato d'animo".

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