Da Burki a Szczesny e Oblak, ecco i re del ‘clean sheet’ in Champions League
Agli ottavi di Champions League va in scena il meglio del meglio del calcio internazionale. E, in ogni ruolo, il livello è davvero elevatissimo. In attacco, a centrocampo, in difesa e pure in porta dove si esibiscono le saracinesche più impermeabili del globo.
E proprio a loro, in questa breve rassegna dei clean sheet fin qui raccolti nella ‘coppa dalle grandi orecchie’, va la nostra attenzione con tutti i primatisti della materia, in tema di imbattibilità, schierati, salvo una eccezione, ai nastri di partenza di questo primo turno ad eliminazione diretta. E così, nelle ore dell’immediata vigilia ecco quali sono i migliori estremi difensori della competizione.
Burki e Szczesny al top, Borussia Dortmund e Juventus difese invalicabili
Il numero #1 fra i pali, ovvero l’ultimo baluardo fra la porta e l’avversario, non può non eccellere se, davanti a lui, non c’è un pacchetto difensivo di grande spessore. Una banalità, una sentenza piuttosto scontata, difficile da mettere in pratica ma che pure si vede in questo contesto. Basti pensare ai rendimenti in fase passiva di Borussia Dortmund e Juventus, sia pure non sempre contro squadroni di primissima fascia, vedi lo Young Boys o il Club Brugge, capaci di schermare al meglio i propri estremi difensori: Burki e Szczesny.
Due calciatori di sicura affidabilità, che trasmettono sicurezza all’intero reparto e che, pur condividendo con l’intero sistema difensivo questo primato, si guadagnano una fetta di gloria e di merito con parate efficaci, esteticamente belle e tecnicamente precise. Gesti che li elevano a elementi al top nel panorama internazionale e a portieri meno battuti della manifestazione con 4 clean sheet a testa.
Eppure, volendo precisare, Burki supererebbe nella sfida individuale il suo collega polacco, per una migliore performance in base alle presenze in campo, cinque, ed ai minuti di imbattibilità: ben 235 rispetto ai 135 di Szczesny.
Cinque portieri a quota 2: sorpresa Horvath
In seconda posizione troviamo una serie di estremi difensori, ben cinque, appaiati a quota 3 clean sheet a referto. Estremi difensori famosi, celebri e che approfittano della stessa qualità difensiva delle proprie squadre: Oblak con l’Atletico Madrid, De Gea col Manchester United e Neuer col Bayern Monaco. Di fianco a questi mostri sacri, però, siedono in questa hall of fame altri due interpreti del ruolo, sconosciuti ai più.
Parliamo del camerunense Onana, in forza all’Ajax, felino e atletico fra i pali dei Lancieri cercato dai grandi team del ‘vecchio continente', e soprattutto dello statunitense di origini ungheresi Horvath che, pur difendendo una porta meno nota, e non presente nelle migliori 16 d’Europa, quella del Club Brugge, si è guadagnato quindici minuti di notorietà impedendo al pallone di varcare la propria porta in ben tre occasioni: contro Monaco, Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Per una Champions da protagonista e che, oggi, lo mette nella mappa geografica del calcio e nell'aristocrazia dei portieri del nuovo millennio.
Terzo, lo strano caso dello Schalke 04: due portieri a quota 2 clean sheet
A chiudere, in terza posizione, una pletora di numeri uno che, con sei gare alle spalle, mettono insieme un discreto riferimento statistico: 2 clean sheet. Portieri come Courtois, Ter Stegen, Olsen ma anche due estremi difensori come Nubel e Fahrmann che, alternandosi fra i pali dello Schalke 04, hanno raccolto 2 gare senza subire gol elevando a 4, in totale, la serie di imbattibilità dei tedeschi in un gruppo composto da Porto, Galatasaray e Lokomotiv Mosca.