Da Andrè Silva a Eysseric, 5 ‘acquisti di lusso’ già sul piede di partenza a gennaio
L’ultima sessione di mercato ci ha messo di fronte a diversi investimenti molto importanti da parte di diversi club italiani che hanno speso tanto per cercare di acquistare calciatori pronti per un campionato duro come la Serie A. Su tutti sicuramente il Milan che dopo una campagna acquisti faraonica avrebbe sicuramente potuto fare meglio in quanto a posizione in classifica e risultati, così come tante altre squadre che si sono ritrovate, al giro di boa di questa stagione, a tenere relegati in panchina i propri pezzi pregiati del mercato.
Già, perchè fra attaccanti arrivati a suon di milioni di euro, difensori giunti in Italia con la fama dei campioni e centrocampista dalla presunta tecnica sopraffina, al momento, non se n’è vista neanche l’ombra. Andiamo dunque a scoprire chi sono questi calciatori che ad oggi sembrano già pronti a preparare le valigie e partire in cerca di fortuna altrove dopo essere stati acquistati con l’auspicio di risollevare le sorti della propria e attuale squadra d’appartenenza.
Andrè Silva primo di questa lista
L’emblema assoluto di questi calciatori acquistati a suon di milioni di euro e poi tenuti in panchina a marcire, è sicuramente Andrè Silva. L’attaccante portoghese del Milan, arrivato in estate per 38 milioni di euro dal Porto, con la ‘benedizione’ di Cristiano Ronaldo che l’ha pubblicamente dichiarato come suo erede, ad oggi, è stato un fiasco totale. Ma attenzione, non per suoi demeriti, ci mancherebbe, anche perchè lo dimostrano i 6 gol realizzati in Europa League, quanto piuttosto al mancato utilizzo da parte dei due allenatori che si sono susseguiti sulla panchina rossonera in questa stagione: Montella e Gattuso.
Il primo, gli ha concesso solo 4 partite da titolare, preferendogli sempre Kalinic (che ha comunque realizzato solo 4 gol), il secondo invece, nelle tre gare giocate fra campionato ed Europa League, gli ha dato una maglia da titolare solo nell’inutile trasferta di Rjieka, tenendolo in panchina in Serie A sia contro il Benevento che contro il Bologna (entrato alla fine solo per 22 minuti).
La giovane età, il processo di maturazione, l’adattamento al campionato, al momento sono queste le risposte di entrambi i calciatori quando gli viene chiesto qualcosa sul poco utilizzo del portoghese. Resta un mistero, sta di fatto che potrebbe anche essere venduto a gennaio. Con soli 479 minuti in A e 0 gol fatti e con la questione Uefa che fra tremare il Milan, i rossoneri potrebbero recuperare qualcosa.
A Roma Hector Moreno resta un’incognita
Ma chi è Hector Moreno? Già, perchè è forse questa la domanda che si stanno ponendo i tanti tifosi della Roma che si aspettavano di accogliere già il ‘nuovo Rudiger’ che ha lasciato i giallorossi al termine della scorsa stagione per andare al Chelsea. Il messicano però, dopo una buona Confederations Cup a giugno, pare non essere mai entrato nelle grazie di Eusebio Di Francesco. Pagato 5,7 milioni di euro in estate, l’ex Psv ha racimolato in Serie A soltanto 227 minuti, frutto di sole 5 presenze in totale, 2 da titolare.
Per il resto, tanta panchina, soprattutto nell’ultimo mese e mezzo dove è rimasto a guardare i proprio compagni nelle ultime 5 partite consecutive contro Fiorentina, Lazio, Genoa, Spal e Chievo, anche in quest’ultima, escluso Manolas dagli 11 di partenza, Di Francesco ha preferito utilizzare Juan Jesus piuttosto che lui.
Dovrà sicuramente ragionare la Roma su una sua possibile cessione a gennaio così come dovrà ragionarci anche lo stesso Hector Moreno sul fatto che restare in giallorosso sia la scelta giusta per lui.
Cancelo delusione totale per l’Inter
Ottimo acquisto, anzi, per qualcuno addirittura l’arrivo di Joao Cancelo all’Inter dal Valencia, ha rappresentato un segnale importante da parte del club di Suning nei confronti degli altri top club italiani ed europei, quasi come a far capire che l’Inter è tornata nuovamente protagonista. Certo, l’arrivo dell’esterno destro portoghese, in prestito fino a giugno, è stato accolto con grande entusiasmo dal popolo neroazzurro, ma il rendimento non è di certo eccellente.
Spalletti gli preferisce D’Ambrosio nel ruolo di terzino destro, e pur vedendolo, come affermato dallo stesso tecnico ex Roma, come un calciatore che può giocare benissimo anche nei tre alle spalle di Icardi, sulla parte destra, sembra dura riuscire a scalzare un Candreva che ultimamente sta attraversando un ottimo momento di forma.
Cancelo ad oggi ha messo a segno solo 5 presenze in Serie A, ha saltato 5 gare per infortunio, ma per il resto solo tanta panchina e qualche manciata di minuti per un totale di 47, praticamente poco più di un tempo di gioco. Davvero poco per fare il salto di qualità. Anche contro il Pordenone in Coppa Italia non è sembrato così esplosivo e pimpante come ci si aspettava.
Eysseric: da ‘nuovo Ilicic’ a flop totale
Un investimento da 3,5 milioni di euro in estate e tante buone aspettative attorno a questo calciatore da cui, forse, ad oggi, ci si aspettava francamente di più. L’estate turbolenta della Fiorentina fra cambio di allenatore e cessioni eccellenti, ha dato il via, quasi al termine del mercato, all’arrivo di diversi calciatori che avrebbero dovuto far fare il salto di qualità alla squadra di Pioli. Uno di questi è stato il classe ’92 francese Valentine Eysseric, arrivato dal Nizza con la fama di uno dei fantasisti transalpini più forti dell’ultima Ligue 1. Partito subito titolare nella prima gara d’esordio in campionato contro l’Inter, Eysseric non aveva neanche fatto male, salvo poi, quasi incomprensibilmente, finire in panchina.
Il motivo? Forse il modulo. Il 4-3-3 proposto da Pioli che lo vedeva impegnato a sinistra nel terzetto d’attacco, non gli appartiene molto. Lui è molto più bravo a partire come ala destra o sinistra in un modulo che prevede 4 centrocampisti o proprio come trequartista.
Spesso Pioli gli ha preferito addirittura Benassi quando era senza attaccanti nel tridente, un chiaro segnale di poca fiducia in questo calciatore che nelle ultime 4 gare di campionato è rimasto sempre in panchina. Per lui, in totale, solo 1 gara da titolare e manciate di minuti da subentrato per un totale di soli 267 minuti in campo. Davvero pochini.
La Juventus ha già dimenticato Howedes
Sono bastati 68 minuti al pubblico juventino per vedere almeno la faccia di Benedikt Howedes. Già, perchè la gara di campionato giocata contro il Crotone lo scorso 26 novembre, quando i bianconeri superarono i calabresi con il punteggio di 3-0, coincise anche con l’esordio stagionale del tedesco con la maglia dei campioni d’Italia. L’ex capitano dello Schalke 04, arrivato a Torino per sostituire numericamente la partenza in difesa di Bonucci, è sempre rimasto fermo ai box nel corso di questo campionato.
Per lui, appunto, 1 sola presenza, quella contro l’ormai ex squadra di Davide Nicola in cui non si sforzò poi più di tanto per tenere a bada i vari Trotta e Tonev. Allegri lo fece conoscere al popolo di fede bianconera, ma sicuramente le possibilità di rivederlo nuovamente in campo in tempi brevi sono pochissime.
Sia per l’attuale infortunio (rottura della fibra muscolare) che lo sta tenendo fermo ai box proprio come un altro infortunio l’aveva tenuto in infermeria dall’inizio del campionato, sia perchè con il nuovo assetto e il modulo trovato da Allegri con Benatia e Chiellini che lì al centro cominciano a dare garanzie e ad affiatarsi, le possibilità che Benedikt possa giocarsi un posto sono sempre di meno. Per il campione del mondo con la Germania, potrebbe anche non esserci il riscatto il prossimo anno.