Perché Cutrone è meglio di Kane, Immobile e Belotti. Ma non di Inzaghi
La rete di ieri al Ludogorets, peraltro, la più importante, quella in grado di sbloccare un match che andava via via complicandosi, ha messo ancora più in mostra una delle migliori speranze del calcio rossonero e, di rimando, del football nostrano. Un talento di nome Patrick Cutrone.
In altre parole, un campioncino in erba che sta bruciando le tappe, costringendo i più quotati André Silva e Kalinic ad osservarlo dalla panchina e sorprendendo un popolo, quello milanista, che, in lui, vede il nuovo bomber a cui aggrapparsi per tentare la risalita. Un Filippo Inzaghi 2.0 a cui affidare le speranze di un futuro nuovamente luminoso e nondimeno ricco di successi, magari simili, a quelli vissuti della generazione di ‘SuperPippo’ e compagni.
E così, in questo contesto, anche per dare una dimensione reale all’effetto Cutrone e all’impatto del giovane calciatore con il mondo dei grandi, ecco alcuni parallelismi, raffronti con il rendimento di diversi grandi bomber italiani e non solo alla sua stessa età: 20 anni, 1 mese e 13 giorni.
Pippo Inzaghi, meglio di Cutrone ma senza Serie A
Come primo calciatore da cui prendere le mosse per cercare di mettere insieme questa sorta di storico confronto, siamo partiti proprio dal campione a cui più somiglia e a cui tutti lo accostano, ovvero: Pippo Inzaghi. Una rassomiglianza straordinaria, non solo fisica, morfologica, strutturale ma proprio tecnica con entrambi i giocatori figli del ‘senso del gol’, nati per attaccare gli spazi, la profondità, dettare il passaggio e beffare la linea del fuorigioco ‘nemico', behind enemy lines. Insomma, una autentica filiazione calcistica con però, Cutrone, forse, dotato di maggior dinamismo e fondamentali.
Come dicevamo, dunque, le similitudini sono tante eppure, osservando i loro score a 20 anni, non terminano qui: nel testa a testa fra i due, domina il leitmotif della rete con Inzaghi più bravo del giovane discepolo per numero di gol, 15 a 13, ma in contesti piuttosto differenti. L’attuale allenatore del Venezia sfoggia una media gol più alta (0,51 a 0,43) ma ottenuta, fra Piacenza, Leffe e Verona, sui campi di Serie B e C1 (dalla stagione 1991/92 a quella 1993/94) con, invece, il numero #63 capace di realizzare cifre analoghe fra Serie A, Europa League e Coppa Italia.
Cutrone cede il passo a Balotelli, ma non per media gol
Nel secondo confronto odierno, la sfida, il duello è, se possibile, ancora più affascinante e potrebbe costituire l’ossatura dell’attacco della nuova nazionale di Di Biagio e del suo predecessore: Balotelli–Cutrone. In pratica, due fra i migliori prospetti attualmente a disposizione nel panorama calcistico nazionale. Una coppia complementare, perfetta e che ha alcuni punti di contatto, come ad esempio la capacità di entrambi di essere molto precoci e di avere poi esordito in tenera età nel calcio che conta. E così, spulciando gli annali del gol, vediamo che ‘SuperMario’, a 20 anni 1 mese e 13 giorni, aveva surclassato Cutrone per numero di gare giocate, dalla C1 alla Champions League con l’Inter, con 90 partite totali, e fatto meglio pure in area di rigore con ben 28 reti contro le 13 del milanista. Tuttavia, la media gol, e con un conto di così tante partite non poteva essere altrimenti, premia quest’ultimo capace di salire, con 30 sfide totali disputate in carriera, a quota 0,43 segnature per match.
Cutrone si riscatta, Belotti battuto
Se Cutrone esce sconfitto dal confronto con Balotelli ma non, giova ricordarlo, per media gol, con Belotti il milanista non può che essere felice. E sì perché se lo paragoniamo a quello che, oggi, a tutti gli effetti, è uno dei nostri migliori realizzatori in Italia, il rossonero può pensare in grande e cercare di raggiungere, anzi, eguagliare i risultati del ‘Gallo’. Già perché proprio il ‘Gallo’ all'età di Cutrone, un po' come nel caso di Inzaghi, aveva sì segnato tantissimo ma fra Serie B e C1 con Albinoleffe e Palermo. Tante reti come 17 segnature in 52 sfide totali, ma senza il brivido continentale, provato invece dal comasco, né reti al ‘Meazza’ con, in più, una media gol tutta a favore del #63 del ‘Diavolo’ capace di far meglio con una notevole media di 0,43 reti per match contro lo 0,31, del tempo, del torinista.
Immobile al tappeto, Kane? Pure…
Infine, per chiudere questa breve rassegna su quanti gol avevano messo a segno i migliori attaccanti di oggi, Messi e CR7 esclusi, all’età del giovane Patrick, ecco spuntare Immobile, attuale capocannoniere della Serie A, e Harry Kane, incredibile cecchino capace, in questa stagione, di siglare 33 reti in 34 match totali con i suoi Spurs. Insomma, paragoni piuttosto ostici. E invece, malgrado le difficoltà immaginate, Cutrone risponde benissimo e anzi surclassa l’attaccante laziale e supera l’uragano inglese per media gol: in definitiva, non perde, anzi.
E infatti con Ciro non c’è partita: 5 partite e 0 gol per l’ex bomber del Genoa rispetto alle 13 marcature in 30 gare da professionista per il comasco. Mentre con l’inglese, sia pure titolare in data 12 settembre 2013 di 15 reti (alla stessa età di Patrick), la media è molto migliore con Cutrone che abbatte Kane 0,43 a 0,28. Insomma, è pur vero che i numeri non sono in grado di prevedere il futuro ma l’impatto del #63 col mondo del professionismo è di quelli proprio da non sottovalutare.