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Fenomeno Kean: segna più di Balotelli e Pippo Inzaghi. Ed è già della Juve

Quattro gol in Serie A in 16 presenze e 861 minuti giocati col Verona. L’attaccante dell’Hellas ha fatto meglio di altri illustri ‘coetanei’ negli anni degli esordi. Saprà confermarsi, crescere e migliorare? E’ la sfida di Kean, che i bianconeri hanno già in casa come attaccante del futuro. Sempre che non venga lasciato partire come accaduto con Pellegri finito al Monaco.
A cura di Maurizio De Santis
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Meglio di Balotelli. Più letale di Vieri e Pippo Inzaghi. Capace di segnare più gol di Toni, Totti e Del Piero. Moise Kean ha 17 anni e alla sua età – ma il ragazzo ha ancora bisogno di accompagnare il talento alla maturità – ha già raggiunto numeri che alcuni protagonisti del calcio italiano hanno fatto fatica a raccogliere nei primi anni di carriera. Non è il caso di montarsi la testa, ci vuole poco a cadere dal piedistallo e a farsi davvero male. Però al giovane attaccante del Verona (ma di proprietà della Juventus e gestito da Mino Raiola) va riconosciuto il merito di aver segnato 4 gol in 16 presenze: una rete ogni 215 minuti rispetto agli 861 complessivi che il tecnico, Pecchia, gli ha riservato.

Nemmeno illustri predecessori – allora 17enni, come racconta Tuttosport – sono riusciti a fare tanto: Mario, prima di diventare super, era fermo a quota 3 centri in 11 gare; Montella non era ancora aeroplanino però in C aveva già dato un saggio delle proprie qualità (4 gol in 7 gare); Toni aveva alzato le braccia al cielo per esultare in 3 occasioni su 9 gare disputate col Modena; il ‘pupone' e ‘Pinturicchio' concedevano sprazzi di classe negli anni degli esordi tra la A e la B (l'ex juventino era al Padova) ma non avevano abbastanza confidenza con il gol; perfino bomber implacabili come Vieri e Inzaghi hanno avuto ‘un'esplosione controllata'.

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A Kean, invece, no: riesce tutto – o quasi – e subito. E' il segno dei tempi che cambiano e di una generazione che – figlia di un calcio che va veloce – ha voglia di emergere e sa di avere poco opportunità a disposizione per farlo. E allora le sfrutta perché se la ‘vecchia signora' ha in mano il tuo cartellino è davvero da sciocchi volgerle le spalle e farle uno sgarbo. Quanto vale? Una decina di milioni, dice Transfermarkt… ma a giudicare dalla sua evoluzione può arrivare anche a costare 30 milioni, come Pellegri ceduto al Monaco.

Il rendimento in stagione di Kean, in prestito al Verona (fonte Transfermarkt)
Il rendimento in stagione di Kean, in prestito al Verona (fonte Transfermarkt)

Kean, figlio di genitori della Costa d'Avorio, nasce a Vercelli, comincia a giocare a pallone ad Asti, dove si trasferisce la famiglia. A 7 anni muove i primi passi nel settore giovanile del Torino  ma nel 2012 arriva la Juve e lo strappa ai granata. Nel settore giovanile si fa largo a suon di gol e arriva alle soglie della prima squadra. Massimiliano Allegri, sensibile al talento così come altrettanto attento a dosarne la crescita, concede a Kean il debutto in Serie A (novembre 2016, col Pescara) e lui lo ripagherà con la rete segnata al Bologna a maggio 2017, battendo di ventiquattr'ore Pellegri, che il giorno successivo va a segno per il Genoa nell'Olimpico gonfio di lacrime per l'addio al calcio di Totti. Quattro presenze tra i bianconeri poi il trasferimento all'Hellas: doppietta alla Fiorentina, gol al Torino e al Milan di Donnarumma.

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