Come giocherebbe la Juventus con Cristiano Ronaldo in attacco
Cristiano Ronaldo alla Juventus, molto più di una voce di mercato ma un contatto, una trattativa confermati anche da alcuni media iberici con lo spagnolo Marca e il portoghese A Bola, convinti della grande volontà del #7 Blancos di abbracciare il bianconero firmando un contratto quadriennale da 30 sonanti milioni di euro a stagione. Un’operazione di certo complessa ma che, dovesse andare in porto, farebbe della Juventus la candidata numero uno non solo per l’ennesimo sigillo in campionato ma anche per la conquista della Champions League, al momento, ossessione piemontese e pure lontana da Torino dal lontano 1996. E così, in questo contesto, e con una situazione ancora in piena evoluzione, andiamo a vedere come potrebbe giocare la ‘Vecchia Signora’ in attacco con Ronaldo in squadra.
I moduli più utilizzati da Allegri
Andando ad osservare con attenzione il numero di partite allenate da Allegri, 220, ed i moduli più utilizzati dal tecnico toscano, emergono tre sistemi di gioco, in questi anni, prevalenti: il 3-5-2 di contiana memoria, impiegato in 76 circostanze, il 4-2-3-1, vestito ideale per l’allenatore ex Milan, utilizzato in 45 occasioni ed il 4-3-3, arma dell’ultimo anno, utilizzato in 26 partite totali. Moduli, dunque, che evidenziano la bravura di Max ed il suo camaleontismo ma anche la forza di una squadra e di una rosa davvero molto vasta e polivalente. E proprio in questi sistemi di gioco, ora, caliamo la stella luminosa di Cristiano Ronaldo in grado, alla perfezione, di immergersi nei vestiti tattici della Juventus 2018/19 e rivelarsi arma letale per la realizzazione delle ambizioni bianconere.
3-5-2 in appoggio alla punta o come terminale offensivo
Come detto, non fosse altro per l’elevato numero di gare giocate con il 3-5-2, partiamo proprio da questa impostazione tattica. E qui, senza dubbio, l’HD si spegne trovando una nuova frequenza con Higuain lontano parecchi chilometri da Torino, e quindi, ipotizziamo, nel nuovo Chelsea di Sarri e Cristiano Ronaldo in tandem con gli attaccanti rimasti in rosa. In primis, nel ruolo di punta centrale, e quindi con Dybala al suo fianco, ma anche come seconda punta con Mandzukic che tornerebbe sui suoi passi e dunque a giocare da panzer, da riferimento offensivo, da terminale della Juve. Il tutto, però, col sacrificio di Douglas Costa e Cuadrado, costretti, o ad adeguarsi nel ruolo di seconda punta con CR7 davanti o a percorrere tutta la fascia, attacco-difesa, o, infine, a sistemarsi, mestamente, in panchina.
4-2-3-1, Ronaldo al centro o anche a sinistra
Nel 4-2-3-1, invece, CR7 potrebbe giocarsi varie carte nello scacchiere tattico di Allegri. Il primo, ovviamente, è quello dell’attaccante centrale con, alle sue spalle, Dybala, Douglas Costa e Cuadrado o, all’occorrenza, Bentancur sulla trequarti e Bernardeschi in luogo del brasiliano per una potenza di fuoco impressionante con, come alternativa, un suo ritorno all’antico, ovvero: sulla fascia sinistra dove potersi godere un pizzico di libertà in più e qualche tiro convergendo al centro sfruttando il lavoro oscuro di Mandzukic. Evenienza, questa, possibile ma tutt’altro che auspicabile. Infine, sempre restando nei confini del 4-2-3-1, non sarebbe male un suo impiego dietro la punta come riferimento centrale con Dybala, invece, più spostato a destra.
4-3-3 e CR7 al centro e Douglas Costa e Dybala ai suoi lati
Al netto dell’addio di Higuain, che immaginiamo si renda necessario non solo in termini di bilancio ma anche in termini tattici, Cristiano Ronaldo avrebbe strada libera per prendersi il proscenio in attacco anche in caso di sistemazione col 4-3-3 con il lusitano al centro di un più equilibrato team con tre centrocampisti a sostegno e CR7, Dybala e Douglas Costa chiamati a scardinare le difese avversarie e prendere l’iniziativa in fase di proposizione. Infine, in un ipotetico 4-3-2-1, visto nove volte, o in un più raro 3-4-2-1, CR7 potrebbe essere inserito o come bomber o come suggeritore di fianco a Dybala per la punta centrale, immaginiamo, Mandzukic.