Come fa la Juventus a comprare Cristiano Ronaldo: quanto incide su costi e ricavi
Cristiano Ronaldo alla Juventus. Quello che fino a qualche giorno fa poteva apparire come un sogno impossibile da realizzare, nelle ultime ore sta invece diventando una possibilità concreta, per quanto sempre complicata da mettere in atto. Il calciatore sembra aver deciso di lasciare il Real Madrid e di gradire la destinazione bianconera, ma ancora non esiste una vera e propria trattativa con il club merengue né l’accordo con il talento portoghese per quanto riguarda l’ingaggio. La ‘vecchia signora', che fino a qualche giorno fa reputava impossibile questa operazione, sta studiando un piano economico per capire se l’acquisto del cinque volte Pallone d’Oro è davvero alla propria portata. Alla luce di ciò anche noi abbiamo provato a fare gli stessi conti che in questo momento stanno facendo nel quartier generale di Torino per capire se Cristiano Ronaldo può davvero vestire la maglia bianconera dalla prossima stagione.
Quadriennale da 30 milioni netti a stagione, al Real 100 milioni
Ovviamente, trattandosi di un’operazione ancora in fase iniziale non abbiamo cifre certe, per cui per la nostra analisi ci baseremo sui numeri (comunque importanti) usciti in questi giorni sulla stampa italiana, spagnola e portoghese. Stando alle indiscrezioni giornalistiche pare che il problema principale non sia legato all’acquisto del cartellino del giocatore: infatti il 33enne lusitano avrebbe un accordo verbale con il Real Madrid che si “accontenterebbe” di 100 milioni di euro per cederlo (anziché un miliardo di euro, valore della clausola rescissoria presente nel contratto che lega Ronaldo ai Blancos, come rivelato dai media spagnoli).
Ammortamenti per 25 milioni all’anno
Una somma importante questa che però la Juventus, piazzando un paio di cessioni importanti, potrebbe ampiamente permettersi. Una somma che peserebbe ma non spropositatamente sul bilancio juventino osservato che, sempre secondo i rumors circolati negli ultimi giorni, il contratto con il fenomeno di Madeira dovrebbe essere un quadriennale, per cui la quota di ammortamento (procedimento amministrativo-contabile con cui il costo di un calciatore viene ripartito nel corso di più esercizi) da iscrivere a bilancio sarebbe quindi di 25 milioni di euro (100 milioni/4 anni). Considerati dunque gli acquisti e le cessioni ufficiali fatti dalla Juventus in questa primissima parte della sessione di calciomercato dunque con l’arrivo di CR7 a Torino (alle cifre ipotizzate sopra) il saldo passerebbe dall’attuale -120,9 milioni di euro a -220,9 milioni, mentre il saldo degli ammortamenti passerebbe dagli attuali 30 milioni a quota 55 milioni.
Il problema è l’ingaggio: l’operazione potrebbe sfondare i 370 milioni
Una cifra quindi che, come già detto, con una serie di cessioni potrebbe essere abbondantemente ridotta. Più complicato invece il discorso per quel che riguarda l’impatto dell’eventuale ingaggio del calciatore sulle casse e sul bilancio bianconero. Infatti, secondo il quotidiano spagnolo Marca, la Juventus avrebbe già proposto al calciatore un quadriennale da 30 milioni a stagione, il che significa che per i prossimi quattro anni i piemontesi dovranno sborsare e mettere a bilancio (alla voce costi azienda) circa 68,5 milioni di euro (ingaggio al lordo delle tasse e altri oneri), per un costo quadriennale di circa 274 milioni di euro che, sommati agli eventuali 100 milioni spesi per il cartellino, porterebbero la spesa totale a poco più di 370 milioni di euro.
CR7 peserebbe 93 milioni all’anno
Tornando al conto economico bianconero l’operazione Cristiano Ronaldo (qualora si dovesse chiudere alle cifre prese in analisi) aumenterebbe i costi bianconeri di circa 93,5 milioni di euro all’anno fino al 30 giugno 2022 (quota ammortamento + il costo azienda dell’ingaggio). Appare evidente dunque che per mettere in equilibrio i conti la Juventus dovrebbe cercare di far crescere i ricavi stagionali almeno di una cifra analoga per trovare conferma della bontà, dal punto di vista esclusivamente economico, dell’operazione. Proprio per capire ciò andiamo adesso quali e come i ricavi potrebbero aumentare con l’arrivo della stella portoghese a Torino.
Quanto inciderebbe sui ricavi bianconeri
È ovviamente impossibile sapere in quale percentuale potrebbe incidere sulla crescita dei ricavi la presenza di Cristiano Ronaldo tra le fila della Juventus, ma attenendoci a stime ipotetiche fatte da economisti possiamo provare a fare una simulazione avendo come parametro di riferimento i 412 milioni di euro di introiti (+21% rispetto all'anno scorso con voci derivanti per il 57% dai diritti tv, il 14% dal botteghino, il 29% dal settore commerciale). Con il talento di Madeira titolare della maglia bianconera numero #7 i ricavi derivanti dal settore commerciale dovrebbero aumentare da un minimo del 20% ad un massimo del 40% (dai 6 ai 12 milioni in più rispetto alla scorsa stagione) e inoltre i tifosi bianconeri potrebbero farsi andare giù più facilmente l’aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti in tutti i settori dell’Allianz Stadium (che qualora dovesse confermare gli stessi numeri delle passate stagioni porterebbe altri 20 milioni di euro in più nelle casse della Signora).
Rivedere gli accordi con gli sponsor
L’arrivo di Cristiano Ronaldo permetterebbe inoltre ai bianconeri di convincere gli sponsor a rivedere gli accordi e alzare le cifre versate perla sponsorizzazione: appare più realistico che lo sponsor ufficiale Jeep-FCA e altri sponsor decidano di rivedere il contratto pluriennale firmato con la società piemontese piuttosto che lo sponsor tecnico Adidas (dato che CR7 è uno dei principali testimonial della concorrente Nike). Anche in questo caso possiamo ipotizzare un aumento degli introiti che va dal 20% al 40% (da 18 milioni a 36 milioni in più). L’arrivo di Cristiano Ronaldo in bianconero dovrebbe dunque aumentare i ricavi per un minimo di 44 milioni di euro fino ad un massimo di 68 milioni.
Nuova Champions, nuovi introiti… e se CR7 si ripete
A questi ci sono da aggiungere i maggiori ricavi che la Juventus potrà fare a seconda del proprio cammino della prossima, più ricca, Champions League. Infatti qualora la Juventus dovesse vincere la Champions League aumenterebbe i propri ricavi di 48 milioni di euro, ripetendo invece quanto fatto nella precedente edizione, fermandosi cioè ai quarti di finale l’aumento dei ricavi rispetto alla passata stagione sarebbe comunque di 27 milioni di euro. Nella peggiore delle ipotesi dunque con qualche cessione e soprattutto qualche plusvalenza si potrebbero comunque rimettere in equilibrio i conti mentre nella migliore delle ipotesi sia dal punto di vista dei ricavi che sportivo l’operazione Ronaldo potrebbe essere un vero e proprio affare per i bianconeri. Sempre se le cifre di questo eventuale passaggio alla Juventus dovessero essere quelle riportate dalla stampa in questi ultimi giorni.