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Classifica marcatori dopo la 9a giornata, chi sono i cannonieri in Serie A

Dall’inattesa doppietta di Daniel Ciofani, inutile però ai fini dei tre punti contro l’Empoli, alla tripletta di Ilicic che riaccoglie Ventura nel nostro campionato fino ai soliti, e pure storici, timbri di Cristiano Ronaldo e Dries Mertens al graffio decisivo di Icardi nel derby, ecco la geografia del gol di questa nona, avvincente giornata di campionato.
A cura di Salvatore Parente
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Terminata la sosta per le nazionali, i bomber della nostra Serie A ritornano in Italia e ricominciano a fare quello che sanno, ovvero: gol. E sono tanti quelli che riescono a timbrare il cartellino, come una giornata in ufficio, in questo interessantissimo nono turno del nostro massimo campionato. Al netto di alcuni passaggi a vuoto, in termini realizzativi, come quelli di Dzeko con la Spal e di Piatek con la Juventus, infatti, molte delle grandi firme nostrane non si fanno impietosire dagli avversari di turno e gonfiano, come sanno, la rete ‘nemica’. Uomini come Mertens, che raggiunge quota 71 in maglia Napoli, come Cristiano Ronaldo, che tocca i 400 gol nei tornei europei fra Liga, Premier League e Serie A, come Icardi, che risolve il derby in extremis o come Immobile in grado, di rigore, di affossare il Parma e mettere in discesa una sfida davvero complicata.

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E poi ci sono le reti di quelli che si sono fatti attendere o di quelli non sempre capaci di comparire nelle zone di vertice della classifica dei marcatori, vedi i Petagna o i Cofani, per una giostra del gol sempre attiva, proficua e ricca di nomi, curiosità e piccole storie nel grande libro dei bomber della nostra Serie A.

Petagna stende Dzeko, Spal corsara a Roma

Tutti, alla vigilia del match fra Roma e Spal si aspettavano nei panni del protagonista assoluto Edin Dzeko reduce da una tornata con la Bosnia di tutto rispetto. E invece, alle ore 17 o giù di lì, l'uomo copertina, il man of the match, l'hombre del partido è l'italiano Petagna bravo a segnare il gol del vantaggio su rigore, a semplificare l’ostico incontro con i capitolini e a ribadire la sua voglia di riscatto dopo la recente cessione dall’Atalanta.

https://www.youtube.com/watch?v=mTOUHMtwB88

Una missione la sua con tre obiettivi principali: salvare gli estensi, arrivare in doppia cifra, e quindi emanciparsi dall’etichetta di attaccante atipico, da bomber dalle polveri bagnate, e convincere Mancini a convocarlo in nazionale. Missioni, a giudicare da questo suo avvio fatto di tre segnature in nove gare totali, assolutamente alla sua portata.

Mertens timbra il cartellino, scarsa intesa però con Milik

Il folletto torna grande e contribuisce a stendere la pur fiera resistenza di una Udinese immeritatamente quintultima. Terza rete in campionato, sia pure su penalty, che fa il paio con le recenti soddisfazioni nazionali per un gol pesante, da tre punti e che piega la formazione di Velazquez. Una segnatura da punta vera, da attaccante centrale e non più da esterno, e da calciatore che non riesce, a causa di questa sua mutazione, tattica non certo genetica, a convivere con un altro bomber. Un bomber che corrisponde alla descrizione di Milik che, proprio contro l'Udinese, conferma l'incapacità del polacco, anche per via della sua desuetudine nel giocare insieme a Mertens (solo 112’ di gioco in coppia), di fare tandem col belga.

Cartello lavori in corso dunque per costruire un’intesa alternativa a quella InsigneMertens o InsigneMilik e che potrebbe, grazie alla mano di Ancelotti, essere determinante nel prosieguo di una annata lunga e ricca di impegni. Nel frattempo però, terzo sigillo, terza soddisfazione personale, 71esima perla all'ombra del Vesuvio, raggiunti Altafini e Higuain, e l'impressione di una forma, quella del #14, in costante ascesa.

Ciofani rialza il Frosinone, doppietta pesante per il #9 ciociaro</bh2

Pinamonti, Campbell o Perica? No, l'usato sicuro che porta il nome di Daniel Ciofani. Già, il Frosinone risolve così la sua aridità offensiva, anche se non trova i tre punti, affidandosi all’icona, all’emblema di sempre. Ciofani gioca bene, ci mette come al solito il cuore e si iscrive con la sua doppietta nel novero dei marcatori di questa giornata. Quattro partite per carburare, per prendere le misure di questo nuovo campionato e per timbrare il cartellino, per i gol numero 10 e 11 della sua carriera nella massima serie, e per una prestazione che chiama al riscatto i suoi con il 2-2 ed il 3-2 della ripresa però inutili ai fini dei tre punti ma importantissimi per salvare la panchina di Longo e instillare fiducia, in prospettiva, nel collettivo ciociaro.

CR7 nella storia: rete da leggenda per lui

La Juventus per la prima volta in questa sua splendida annata non vince e non porta a casa i tre punti contro un ottimo Genoa. Non vince ma vede ugualmente il suo fenomeno, Cristiano Ronaldo, dare vita ad una delle sue solite prestazioni. Corsa, impegno, qualità, assist e quella rete che, anche qui da noi in Italia non può mai mancare.

Già anche da noi nel Bel Paese, perché con il suo quinto timbro nella nostra Serie A, sabato sera allo ‘Stadium’, il Pallone d’Oro si è assicurato un altro incredibile primato: col graffio al grifone, infatti, CR7 diventa l’unico calciatore della storia ad aver segnato ben 400 gol nei cinque massimi tornei nazionali d’Europa fra Premier League, Liga e campionato italiano. Una gioia personale però, ne siamo certi, che non lo aiuterà a digerire questo pari, Manchester United, avvisato.

https://www.youtube.com/watch?v=f1mbjXgATfA

Ilicic stende Ventura, l’Atalanta torna al successo

Ventura non inverte la rotta del suo Chievo, Ilicic, invece, sì. Sta tutta qui, e nella tripletta dello sloveno, la differenza fra clivensi ed orobici con le tre perle dell’ex Fiorentina come terribile e spietata mannaia sulle velleità dei padroni di casa. Gol, gol e ancora gol e punti del 2, del 3 e del 4-0: è Ko tecnico.

https://www.youtube.com/watch?v=a7y8GDKmZRk

Il #72 sotterra il Chievo, mette insieme i suoi primi tre gol in stagione, cinque totali contro i veneti, dimentica i problemi di salute di inizio anno ed interrompe, pure, la striscia di mancate vittorie dei suoi che durava addirittura da otto lunghissime (5 pareggi e tre sconfitte) giornate.

Immobile inarrestabile, gol anche al Parma

In nazionale, il feeling con Mancini non pare essere scoccato col nativo di Torre Annunziata un po’ troppo ai margini nelle ultime uscite dell’Italia contro Ucraina e Polonia. Ma il bomber della Lazio non pare soffrirne troppo, anzi. Sfruttando la sua perfetta condizione fisica ed il bicchiere mezzo pieno del suo scarso utilizzo in azzurro, Ciro raggiunge quota sei in campionato, mette in discesa una sfida davvero molto complicata e riesce ad infilare la terza segnatura consecutiva dopo quelle rifilate a Roma e Fiorentina. Insomma, a suon di gol e di prestazioni importanti, e anche di assist, suo il passaggio per il raddoppio biancoceleste di Correa, Immobile vuole prendersi tutto: la vetta della classifica dei cannonieri e, pure, la titolarità con l’Italia. Work, anzi gol, in progress.

https://www.dailymotion.com/video/x6vvife

Pavoletti in gol, sì, ma non di testa

Nel novero dei bomber di questo turno non poteva mancare Leonardo Pavoletti bravo, specie nella cosiddetta provincia del pallone, a scaraventare in rete vagonate di gol. Ieri, con la Fiorentina, il quarto della sua nuova stagione, la seconda in Sardegna, ma anche la prima non proveniente dal suo celebre marchio di fabbrica: il colpo di testa. Al 66′, infatti, sfruttando il consueto senso del gol, l'ex ariete del Napoli si butta in estirada su traversone basso dalla destra di Faragò e mette alle spalle di Lafont il punto dell'1-1. Una rete speciale per lui, la seconda al ‘Franchi' dopo quella della scorsa annata ma anche la prima dei rossoblù in trasferta dopo ben cinque tentativi lontani dalla ‘Sardegna Arena'.

https://www.dailymotion.com/video/x6vvqt4

Icardi eroe del derby, ‘Maurito' a quota 4 gol

Se Marlon Brando è sempre lui, come cantava Ligabue in uno dei suoi singoli del 1990, anche Icardi non tradisce la sua natura, nemmeno nel derby, nemmeno in una stracittadina che, almeno sino al 92′, sembrava irrimediabilmente ferma sul pari. E invece, l'errore di Donnarumma in uscita alta allo scadere spalanca le porte del gol, e della gioia personale e dell'esaltazione collettiva, al cannibale nerazzurro capace, come detto, di confermarsi lui, ovvero: puntuale all'appuntamento risolutivo e letale pur nei limiti di una prestazione incolore, nei contorni di una sfida altalenante e nel quale il ragazzo tocca, come spesso accade, pochi palloni. Ma alla fine, all'ex Sampdoria ne basta uno per confermare la sua forza, mandare in visibilio il suo pubblico, issare al terzo posto l'Inter e portare a quattro il bottino, ed il tassametro corre, e non può fare altrimenti, delle sue reti in campionato.

Classifica marcatori dopo la nona giornata

  • 9 – Piatek (Genoa).
  • 6 – Insigne (Napoli); Immobile (Lazio).
  • 5 – Defrel (Sampdoria); C. Ronaldo (Juventus).
  • 4 – Mandzukic (Juventus); Higuaín (Milan); De Paul (Udinese); Icardi (Inter); Pavoletti (Cagliari);.
  • 3 – Gómez (Atalanta); Rigoni (Atalanta); Caputo (Empoli); Benassi (Fiorentina); Bonaventura (Milan); Milik (Napoli); Gervinho (Parma); Boateng (Sassuolo); Mertens (Napoli); Santander (Bologna); Petagna (Spal); Ilicic (Atalanta).
  • 2 – Joao Pedro (Cagliari); Stepinski (Chievo); Milenkovic (Fiorentina); Chiesa (Fiorentina); Simeone (Fiorentina); Ciano (Frosinone); Pandev (Genoa); Perisic (Inter); Bernardeschi (Juventus); Matuidi (Juventus); Kessié (Milan); Suso (Milan); Zielinski (Napoli); Inglese (Parma); Dzeko (Roma); Pastore (Roma); Fazio (Roma); El Shaarawy (Roma); Kolarov (Roma); Quagliarella (Sampdoria); Caprari (Sampdoria); Berardi (Sassuolo); Babacar (Sassuolo); Ferrari (Sassuolo); Paloschi (Spal); Birsa (Chievo); Belotti (Torino); Meité (Torino); D. Ciofani (frosinone); Correa (Lazio); Baselli (Torino); Veretout (Fiorentina).
  • 1 – Hateboer (Atalanta); Pasalic (Atalanta); Castagne (Atalanta); Mattiello (Bologna); Orsolini (Bologna); Barella (Cagliari); Giaccherini (Chievo); Tomovic (Chievo); Pellissier (Chievo); Krunic (Empoli); Mráz (Empoli); Gerson (Fiorentina); Pjaca (Fiorentina); Biraghi (Fiorentina); Goldaniga (Frosinone); Kouamé (Genoa); Vrij (Inter); Nainggolan (Inter); Candreva (Inter); Brozovic (Inter); D'Ambrosio (Inter); Martínez (Inter); Politano (Inter); Khedira (Juventus); Pjanic (Juventus); Dybala (Juventus); Bonucci (Juventus); Bentancur (Juventus); Alberto (Lazio); Parolo (Lazio); Caicedo (Lazio); Milinkovic-Savic (Lazio); Acerbi (Lazio); Calabria (Milan); Cutrone (Milan); Castillejo (Milan); Verdi (Napoli); Ounas (Napoli); Barillà (Parma); Dimarco (Parma); Rigoni (Parma); Siligardi (Parma); Ceravolo (Parma); Florenzi (Roma); Manolas (Roma); Cristante (Roma); Ünder (Roma); Pellegrini (Roma); Nzonzi (Roma); Kownacki (Sampdoria); Linetty (Sampdoria); Tonelli (Sampdoria); Lirola (Sassuolo); Francesco (Sassuolo); Adjapong (Sassuolo); Matri (Sassuolo); Djuricic (Sassuolo); Kurtic (Spal); Antenucci (Spal); Nkoulou (Torino); Zaza (Torino); Rincón (Torino); Berenguer (Torino); Fofana (Udinese); Lasagna (Udinese); Nuytinck (Udinese); Pussetto (Udinese); Gosens (Atalanta); De Roon (Atalanta); Bonifazi (Spal); Rog (Napoli); Fabian Ruiz (Napoli); Silvestre (Empoli); Salih Ucan (Empoli); Zajc (Empoli); Calabresi (Bologna)
  • Autogol – Bani (Chievo – 1); Capezzi (Empoli – 1); Spolli (Genoa – 1); Skriniar (Inter – 1); Badelj (Lazio – 1); Silvestre (Empoli -1)
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