Burgnich in tackle: “In Figc gente senza palle, troppi stranieri in Italia”
Di Nazionale se ne intende Tarcisio Burgnich. L'ex difensore e allenatore, ha vestito 66 volte la maglia azzurra laureandosi campione d'Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970. Il classe 1939 in campo non concedeva sconti agli avversari: grintoso, attento, solido, fisico e abile nella marcatura stretta. Un calcio d'altri tempi insomma quello della "Roccia" Burgnich lontanissimo da quello attuale. Impossibile per lui rimanere in silenzio di fronte al flop storico dell'Italia contro la Svezia che impedirà agli azzurri di partecipare ai prossimi Mondiali.
Burgnich e il fallimento dell'Italia fuori dai Mondiali
In un'intervista concessa ai microfoni di Calciomercato.it, Burgnich ha detto la sua sul fallimento dell'Italia. A suo giudizio le colpe non sono tutte del ct Ventura ma del momento del nostro calcio, privo di campioni e condizionato dalla presenza di troppi stranieri: "Tutti se la stanno prendendo con Ventura, ma va tenuto conto che la nostra rosa è fatta di buoni giocatori che non sono grado di fare la differenza. Dove sono i Rivera o i Riva? Bisogna ricominciare da capo come fece Artemio Franchi dopo la disfatta del ’66 contro la Corea del Nord quando impose di giocare con massimo due stranieri in campionato e tre nelle coppe europee. Dopo allora vincemmo gli Europei del 1968 e arrivammo in finale ai Mondiali nel 1970. Con questo sistema la Nazionale italiana non avrà mai grandi risultati: ci sono troppi stranieri, soprattutto nei settori giovanili. Vengono presi ragazzi che arrivano da paesi in cui soffrono la fame e in campo si vede".
Le responsabilità della Figc
Anche i calciatori provenienti dall'estero, spesso e volentieri per dirla alla Bonucci non sono capaci di "spostare gli equilibri". La Federcalcio in questo senso, ha grandi responsabilità, in quanto i club fanno la voce grossa a proposito del mercato: "Ben venga il Maradona di turno in Serie A, ma quelli che spostano davvero gli equilibri sono pochi e di italiani al livello degli altri ce ne sono tanti. Per me le responsabilità maggiori sono della FIGC che si fa condizionare dalle società. E’ tutta una questione di soldi: i club comprano gli stranieri a 10 per rivenderli a 30″.
Per Burgnich dirigenti senza attributi
In conclusione ecco la stoccata per i dirigenti della Figc. L'ex difensore della Nazionale Burgnich si auspica una repentina rivoluzione, magari anche dietro intervento del Coni. Impossibile a suo giudizio andare avanti così, e portare a casa risultati positivi: "Non c’è uno in Federazione che ha le palle come il dottor Franchi ai miei tempi. Auspico un intervento del Coni, perché se continuiamo così rischiamo che l’Italia non vinca niente per i prossimi 30 anni".