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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Appena maggiorenni, già al Mondiale. Ecco i talenti green di Russia 2018

Da Mbappé a Valverde dell’Uruguay al terzino destro dell’Inghilterra Alexander-Arnold, ecco i migliori e più precoci talenti fra poco in scena in Russia. Chi sarà il baby-calciatore pronto a mostrare tutto il suo potenziale in questo breve lasso di tempo e guadagnarsi i gradi di nuovo gioiellino del football mondiale?
A cura di Salvatore Parente
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Le rassegne iridate, come pure quella di Russia 2018 del resto, sono fra le vetrine più prestigiose del calcio con diversi talenti capaci, proprio in questo contesto ed a queste latitudini, di rivelarsi al grande pubblico e, poi, spiccare il definitivo salto verso le grandi squadre d’Europa. Senza andare troppo in là con le edizioni del mondiale, infatti, molti appuntamenti hanno consacrato sull’altare internazionale prospetti eccellenti. Nel 2010, fu l’anno di Thomas Muller, nominato miglior giovane in Sudafrica a 21 anni; nel 2014, quello di Paul Pogba, all’epoca lui pure 21enne, abile a portarsi a casa lo stesso trofeo individuale.

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Premi importanti che hanno segnato, in positivo ovviamente, i percorsi di questi fenomeni del pallone bravi a non tradire le attese e a dimostrarsi talenti puri, autentici e anche, mica poco, costanti. Talenti al tempo giovanissimi e che aprono, ora, un certo interrogativo: chi sarà il baby-calciatore pronto a mostrare tutto il suo potenziale in questo breve lasso di tempo e guadagnarsi i gradi di nuovo gioiellino del football mondiale? Ecco, per tentare di rispondere al quesito, alcuni degli appena maggiorenni portenti di scena fra qualche giorno in Russia.

Mbappé: la stella francese, l’étoile di Deschamps

Fra gli appena maggiorenni che potrebbero segnalarsi definitivamente al grande pubblico, su tutti, c’è mister 180 milioni di euro, secondo acquisto più caro della storia del calcio, Kylian Mbappé Lottin. L’asso francese, peraltro titolare della nuovelle vague transalpina capace di far paura e di iscriversi appena un gradino sotto le pretendenti per la vittoria finale, è infatti il più precoce attaccante del torneo ad avere un attuale valore di mercato di ben 120 milioni di euro. Un valore però, che forse non rende giustizia alla sua enorme qualità e a delle potenzialità davvero fuori dal comune.

Potenzialità che lo portano, di contro, a subire anche una fortissima pressione con lui e Griezmann (e pure Dembélé), in tandem davanti, a dover finalizzare il gioco prodotto dai galletti e tentare di realizzare il sogno transalpino di tornare, 20 anni dopo, sul tetto del mondo. Un tetto, al di là di quello che potrebbe essere con la squadra, che potrebbe ugualmente arrivare a livello individuale con il parigino, peraltro autore di 21 gol in stagione, fra i favoriti per vincere il premio di miglior giovane della manifestazione e confermare tutto quanto di buono fatto vedere nella sua giovanissima carriera.

Alexander-Arnold, una finale di Champions (persa) ed un mondiale, a 19 anni

Con l’avvento di Klopp in panchina e la sua naturale, e pure esponenziale, crescita, AlexanderArnold, in poco meno di un anno, ha messo insieme risultati che, la maggior parte dei suoi colleghi, non riusciranno mai, neppure in una intera carriera, a raggiungere: una stagione importante ai massimi livelli, la finale di Champions League, poi persa col Real Madrid, e la convocazione per un mondiale, il prossimo in Russia. Insomma, un 2017/18 da incorniciare col ragazzo di Liverpool del Liverpool autore di una inarrestabile parabola ascensionale. Zero presenze nella nazionale maggiore, solo 3 caps in quella Under 21 di Bothroyd ma 34 apparizioni annuali con 3 reti, alcune bellissime, come polizza assicurativa per Southgate che, al netto della sua giovane età, lo ritiene pronto, su un eventuale problema per Walker, per garantire un certo apporto alla squadra. Insomma, tutto perfetto, o quasi, per il ragazzino Reds capace di regalarsi, a soli 19 anni, un sogno enorme, un sogno internazionale, un sogno mundial.

Federico Valverde, l’asso madrileno dell’Uruguay

Fra le tante attrazioni young del mondiale non può non esserci Federico Valverde che, del suo Uruguay ed insieme col doriano Lucas Torreira e lo juventino Bentancur, rappresenta il presente ma soprattutto il futuro della Celeste. Un futuro, a giudicare dalle doti di centrocampista completo del giovane di proprietà del Real Madrid, roseo e che non teme qualche addio eccellente nella mediana di Tabarez. Un futuro, quello prossimo, di un ragazzo chiamato a far vedere anche in Russia contro Egitto, proprio i padroni di casa e l’Arabia Saudita, l’appellativo di nuovo Kroos e tutta la sua forza, attacco-difesa, in un fisico ed in un corpo da assoluto numero #10.

Achraf Hakimi, il gioiellino del Marocco e del Real

Da un madridista all’altro il passo è breve, anzi brevissimo con Hakimi, canterano puro sangue dei Blancos, titolare del Marocco pronto a sfidare nel suo stesso gruppo la stella, il compagno di squadra Cristiano Ronaldo. Un duello già vissuto più e più volte in allenamento ma che, quasi come un protocollo di garanzia, certifica l’attracco del ragazzo nel porto del grande calcio. Un grande calcio conquistato in appena due anni, dall’esordio in Segunda Division col Castilla con Santiago Solari (proprio lui, l’ex Inter) in panchina al recente debutto con i grandi di Zidane, con 17 presenze e 2 gol utili per la conquista di diversi titoli europei e non vinti, per mettersi in evidenza nel consesso internazionale e guadagnarsi, con le stimmate del titolarissimo, una maglia dal primo minuto nella selezione di Renard che, mancava dalla rassegna iridata, manco farlo apposta, addirittura dal ’98, anno di nascita di Achraf.

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