Allan che mastino, Mertens torna letale. Non bello ma soffre e vince, Napoli da grande
Il Napoli di Sarri vendica la recente eliminazione ai quarti di finale di Coppa Italia trovando un prezioso successo, in chiave scudetto, sul campo dell’Atalanta. Una vittoria di capitale importanza contro una squadra giovane, vogliosa, forte e dal grande cuore e che, ora, mette grande pressione alla Juventus, attesa in casa dal monday night e costretta a fare bottino pieno col Genoa. E così, su un terreno di gioco non proprio all’altezza della situazione, dopo un primo tempo interlocutorio ed una ripresa pirotecnica, per azioni ed emozioni, da Allan a Masiello a Mertens, tornato bomber e pure decisivo, ecco i top e flop del lunch match della 21esima giornata.
I top dell’Atleti Azzurri d’Italia
Allan in forma smagliante, che partita contro i lungagnoni dell’Atalanta
Uno di quelli che sembrano non aver interrotto il filo del discorso è, di sicuro, Allan. Il centrocampista brasiliano, infatti, contro gli arcigni e robusti lungagnoni bergamaschi, trova pane per i propri denti, scatena tutta la sua forza e mette insieme una prestazione energica, vigorosa, gagliarda ma anche di una certa qualità. Una prestazione, da leader della mediana ma anche da elemento polivalente: guastatore e argine difensivo, spina nel fianco e freccia in attacco segnalandosi, in definitiva, fra i calciatori più in forma dei suoi.
Masiello alla Parola, una rovesciata (difensiva) bellissima
Fra i più ruvidi, per tecnica di base e conoscenza dei fondamentali in campo, Masiello si destreggia al meglio in difesa sul centro-sinistra riuscendo, almeno nel primo tempo, ad annullare il comunque volenteroso Callejon. Eppure, al netto del risultato finale, l’ex Bari merita una menzione d’onore in questo elitario circolo dei migliori di giornata per un gesto atletico di eccezionale bellezza. Allo scadere della prima frazione di gara, infatti, il #5 bergamasco con una sorta di spettacolare rovesciata, di efficace ‘cilena’ difensiva, su lancio preciso di Insigne per il predetto spagnolo, toglie il pallone dalla disponibilità di Callejon strappando applausi ed elogi al pubblico presente. Insomma, un gesto alla Carlo Parola che, proprio grazie ad una simile impresa, in un Fiorentina-Juventus del ‘50, si consegnò, immortale, agli appassionati del calcio e delle figurine Panini, divenendo uomo copertina, uomo immagine delle collezioni della casa modenese.
Mertens la (e si) sblocca, gol fondamentale per lui
Dopo 9 giornate di digiuno il belga Mertens si sblocca, trova il gol, quello dell’1-0 e regala ai suoi una gioia importante sull’ostico campo dell’Atalanta. Una rete bellissima, su splendido suggerimento in verticale, di esterno destro, di Callejon che, liberando al tiro il numero #14, trova una giocata davvero preziosa. Un gol, il suo 11esimo in campionato, dall’immenso peso specifico e che ha il merito non solo di scompaginare l’equilibrio che regnava in campo ma anche di accendere un match che diventa, in una drammatica escalation, sempre più vivo e acceso. Una rete che lo incorona nuovamente scugnizzo azzurro e, magari chissà, alfiere di questo decisivo girone di ritorno.
I flop di Atalanta-Napoli
Zielinski non al meglio, prestazione incolore per il polacco
La chance di giocare dal primo minuto e pure nel suo ruolo prediletto, quello di mezzala sinistra, non viene sfruttata appieno da Zielinski che, invece, si consegna agli annali, in questo Atalanta-Napoli, come uno dei flop della contesa. Ben controllato da Cristante, infatti, il polacco non trovando fin da subito la giocata, i duetti vincenti e le sue trame offensive, finisce per intestardirsi sbagliando troppe scelte, talvolta decisive, e diversi palloni in fase di ultimo passaggio. Nel finale, resta immune dalla sostituzione, almeno fino ai minuti finali quando verrà sacrificato per Rog, esce Insigne al suo posto, si sposta verso la fascia d’attacco, ma non trova ugualmente le misure.
Ilicic, assente ingiustificato
Inserito dal primo minuto da Gasperini di fianco al ‘Papu’ Gomez per cercare di ferire il Napoli davanti, Ilicic si mostra, da autentico Dottor Jekyll e Mr. Hyde, nella sua peggiore versione, quella del talento indolente, svogliato e spento. Poche incursioni, ancor meno dribbling ed un rendimento davvero lontano anni luce da quello spesso evidenziato nella nuova realtà bergamasca fanno guadagnare all’ex viola, negli ultimi 20’, la meritata panchina come segno, metafora e manifesto ideologico di una mattinata tutt'altro che felice.
Mario Rui ancora in crisi, un match da 5.5
Dopo 3 mesi di indiscussa titolarità per Mario Rui, gli alibi, sembrano finiti. Lungo stop, meccanismi differenti e condizione precaria sono ormai lontani ricordi col lusitano autore, anche oggi, di una prestazione incolore. Non una bocciatura piena ma l’ennesimo 5.5/6 che lo relega nel limbo, anzi, sul pericoloso ed incerto crinale fra mediocrità e grandezza con una catena sinistra, sia pure più battuta, di certo meno pericoloso rispetto all’era Ghoulam. Un’era che, per la fortuna dei tifosi e di Sarri, starebbe per tornare con l’algerino capace di bruciare le tappe sulla tabella di marcia e accreditato al rientro già nelle prossime settimane.
Tabellino e voti
Atalanta (3-4-2-1) Berisha 6; Rafael Toloi 6 (Dal 78’ Orsolini s.v.), Caldara 6-, Masiello 6.5; Hateboer 6.5, Cristante 6.5, Freuler 6, Spinazzola 6 (Dal 61’ Gosens 6); Ilicic 5 (Dal 76’ Haas 6), Gomez 6-; Cornelius 6. A disposizione: Gollini, Rossi; Mancini, Palomino, Gosens; Haas, Melegoni, Rizzo, Castagne; Orsolini, Petagna. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6
Napoli (4-3-3) Reina 6.5; Hysaj 6, Raul Albiol 6, Koulibaly 6.5, Mario Rui 5.5; Allan 7.5, Jorginho 6+, Zielinski 5.5 (Dal 86’ Rog s.v.); Insigne 6.5 (Dal 74’ Hamsik 6), Mertens 7, Callejon 6.5 (Dal 91’ Maggio s.v.). A disposizione: Sepe, Rafael; Chiriches, Maggio, Tonelli, Maksimovic; Hamsik, Rog, Giaccherini, Diawara; Ounas. Allenatore: Maurizio Sarri 6.5