Ventura al capolinea, non si dimette ma l’esonero è in arrivo
Giampiero Ventura si è dimesso? E' questa la domanda principale del post Italia-Svezia, il match che ha sancito l'eliminazione degli azzurri dai prossimi Mondiali. Le prime voci sulle presunte dimissioni del ct presentate già al presidente della Figc Tavecchio sono state smentite anche dallo stesso allenatore in conferenza stampa, anche se l'addio sembra davvero dietro l'angolo. Una scelta inevitabile quella legata all'esperto tecnico, tra i principali responsabili del disastro azzurro che impedirà alla nostra rappresentativa di partecipare alla rassegna iridata in terra russa.
Il retroscena sulle dimissioni di Ventura
Giampiero Ventura lascerà comunque la guida della Nazionale dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2018 in Russia nel playoff contro la Svezia. Una notizia iniziata a circolare in sala stampa dopo la partita, ma smentita per il momento da alcuni portavoce della Figc. Subito dopo il fischio finale del match di San Siro, uno 0-0 che ha impedito all'Italia di ribaltare l'1-0 rimediato in terra svedese, il selezionatore ha scelto di non rilasciare dichiarazioni davanti ai microfoni della Rai, facendosi attendere anche in conferenza stampa. La volontà però sin da subito è stata quella di lasciare perché la delusione è troppo grande, e le responsabilità altrettanto, nonostante le smentite ufficiali di fonti della Figc.
Ventura, addio anticipato rispetto al contratto
Impossibile non lasciare la panchina dopo un flop di questa portata nonostante un rinnovo contrattuale fino al 2020. Un prolungamento che aveva fatto molto discutere visto che era arrivato ad agosto prima del big match contro la Spagna. Un prolungamento che aveva fatto molto discutere visto che era arrivato ad agosto prima del big match contro la Spagna. Una sfida finita malissimo, con la scelta di Ventura di affidarsi al 4-2-4 assolutamente fallimentare che ha prestato il fianco alle iniziative degli avversari, che hanno dato il la all'inizio della crisi, soprattutto dal punto di vista dell'identità del gruppo che non si è più ritrovato. Una caduta libera che si è conclusa con l'eliminazione contro la Svezia.
La clausola legata alla mancata qualificazione ai Mondiali
Anche senza dimissioni, l'avventura dell'ex allenatore di Bari e Torino alla guida della Nazionale si sarebbe conclusa nel prossimo giugno visto che visto che, in caso di mancata qualificazione, non sarebbe scattato il rinnovo automatico del contratto.
Ventura, niente dimissioni per ora
Queste le parole del mister in conferenza stampa sulla possibilità di un addio: "Non mi sono dimesso perché non ho ancora parlato con il presidente. Quando si ottiene un risultato, meritato o immeritato conta poco, quando non lo fai la colpa è dell'allenatore. Dal punto di vista sportivo è pesantissimo, ero convinto che ci fosse una volontà feroce, ma il calcio è fatto di questo. Sono orgoglioso di aver allenato grandi campioni e altri che spero possano diventarlo. La decisione sul mio futuro? Prima ne parlo e poi lo comunico, qualsiasi essa sia. La mia colpa maggiore, fino alla partita con la Svezia eravamo in piena… era quello che ci aspettavamo tutti. La colpa è di non aver segnato in due partite. Sono nel calcio da tanti anni, questa è la cosa prominente. Qualsiasi altra parola è abbastanza inutile
Le scuse del ct agli italiani
E alla domanda sulle possibili scuse agli italiani, Giampiero Ventura non ha dubbi. Scusarsi è d'obbligo, soprattutto per il risultato più che per l'impegno profuso: "Chiedo scusa agli italiani per il risultato, ma non dell'impegno e della volontà. Del risultato assolutamente sì". Scuse che però non basteranno ad alleviare la delusione di un intero Paese che assisterà da spettatore a Russia 2018.
I possibili sostituti di Ventura
Adesso bisognerà capire cosa succederà, in primis ai vertici della Federazione con Tavecchio che potrebbe anche decidere di lasciare, e poi sulla panchina della Nazionale. Sono 4 i nomi più gettonati del momento, e sono tutti top manager. Dalla possibilità di un incarico per Ancelotti, a quella suggestiva legata al ritorno di Conte, passando poi alle ipotesi legate a Allegri e Mancini, attualmente più defilati.