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Vardy come Higuain, squalifica che fa male al Leceister

La rabbia dell’attaccante è esplosa contro l’arbitro che lo aveva espulso. Salterà sicuramente la gara contro lo Swansea ma rischia fino a 3 giornate di squalifica per “condotta scorretta”
A cura di Maurizio De Santis
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Vardy, espulso, attacca il direttore di gara
Vardy, espulso, attacca il direttore di gara

Digrigna i denti, ha la fronte corrucciata, muscoli del viso tesi e rabbia negli occhi. James Vardy è stato appena espulso (57′) dall'arbitro, Jon Moss, e si dirige verso di lui con atteggiamento minaccioso. Lo affronta e gli punta l'indice contro mormorando qualcosa. I compagni di squadra intervengono a trattenerlo, per evitare che combini guai peggiori, il direttore di gara nemmeno lo degna d'uno sguardo e ripone i cartellini nel taschino. Vardy come Higuain, dicono dall'Italia paragonandone la furia a quella dell'argentino scagliatosi contro Irrati (4 giornate, poi ridotte a 3). Il bomber del Leicester abbandona il campo deluso, nervoso, stizzito per quel doppio giallo che gli ha tagliato le gambe nel momento migliore della partita con The Foxes in vantaggio sul West Ham. Ranieri va incontro al calciatore, lo abbraccia, prova a consolarlo e lo accompagna fino al tunnel che conduce nella pancia dello stadio.

Domenica prossima, in occasione della gara contro lo Swansea, il Leicester dovrà sicuramente fare a meno del suo bomber per squalifica. Quante giornate dovrà restare fuori? La Football Association ha messo il calciatore sotto inchiesta per "condotta scorretta". Tutto dipenderà da quanto messo a referto dall'arbitro, ma il rischio di una sanzione severa con più di un turno di stop è concreto per  Vardy. Una prospettiva che, a poche giornate dalla fine del campionato, potrebbe sottrarre al tecnico una delle armi più importanti nella corsa al titolo d'Inghilterra. Un bel grattacapo per Ranieri che finora – eccezion fatta per 3 gare di coppa nazionale – mai ha rinunciato al suo attaccante: su 34 match disputati da titolare ha segnato 22 gol, di cui 3 nelle ultime due partite risultando sempre più decisivo.

Squalifica Vardy, arbitro Moss nel mirino

"Non voglio parlare degli arbitri, non lo faccio mai – ha ammesso Ranieri in conferenza stampa -. Vardy non è un simulatore, uno che cade al minimo contatto. Se ha insultato Moss? No, non mi risulta". Il manager del Leicester sceglie un profilo basso rispetto alla maggior parte dei media inglesi che hanno messo il direttore di gara sul banco degli imputati per le sue decisioni controverse: rigori (uno per parte) abbastanza dubbi, il ‘rosso' a Vardy, contatti in campo non sanzionati con lo stesso metro di giudizio. Nel frattempo il club dovrà decidere se presentare o meno il ricorso per il calciatore fino alle 19 di giovedì.

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