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Napoli e Inter al top per le ‘remuntade’. Ma Atalanta e Samp non muoiono mai

Quali sono le squadre in grado di sovvertire il risultato? Dalla maturità del Napoli, alla rinnovata mentalità vincente dell’Inter fino alla garra dell’Atalanta di Gasp: ecco le compagini dal grande feeling con le “remuntade”.
A cura di Salvatore Parente
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Una delle caratteristiche migliori che un allenatore può trasferire ai suoi calciatori è la voglia di lottare, gettare il cuore oltre l’ostacolo e superare qualsiasi avversità sul rettangolo verde. La garra, la grinta, la determinazione e l’anima di una squadra, in un campionato lungo come quello della Serie A, infatti, è un elemento che segna, marca la differenza fra le comparse, gli sparring partner del torneo e le compagini che, invece, duellano per le posizioni di vertice della classifica.

Posizioni conquistate con le armi del bel gioco, della qualità ma anche, specie nei momenti difficili, con impronosticabili e straordinarie rimonte. Di qui, vediamo le formazioni del Belpaese in grado di sovvertire l’iniziale svantaggio e guadagnare punti pesanti, per classifica e morale, per il prosieguo della stagione.

Le squadre della Serie A che hanno ottenuto più punti dopo l'iniziale svantaggio (Transfermarkt.it)
Le squadre della Serie A che hanno ottenuto più punti dopo l'iniziale svantaggio (Transfermarkt.it)

Due indizi fanno il Napoli grande

Gli azzurri di mister Sarri hanno ormai, almeno questa è l’impressione di questo avvio di campionato, approntato l’ultimo, definitivo salto di qualità per essere annoverata fra le grandi della Serie A. E sì perché i segnali positivi per i partenopei non provengono solo dai 6 successi consecutivi ma anche dal modo col quale sono arrivati con primi tempi deludenti, difficoltà nello sviluppo del gioco e le zampate dei campioni che hanno risolto contese che, lo scorso anno, sarebbero finite con un pari, o peggio, con una sconfitta.

In più, a questa considerazione va aggiunta anche la resilienza della formazione campana in grado di ribaltare ben 3 gare su 6, due di queste in trasferta, dopo l’iniziale svantaggio contro, nell’ordine, Atalanta (dallo 0-1 al 3-1), Lazio (1-0 al 1-4) e Spal (dallo 0-1 al 2-3) conquistando la metà del proprio bottino col coltello fra i denti e dimostrando di saper reagire, anzi quasi di pretendere, un colpo prima di ridestarsi e mettere in mostra la propria qualità e, cosa non secondaria, il proprio carattere.

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Il gioco può attendere, nel frattempo l’Inter c’è

L’Inter di Spalletti sembra depurata dalle scorie, dalle incertezze e dalle difficoltà della scorsa annata. I nerazzurri, infatti, al di là del gioco che ancora stenta a decollare con solo pochi spezzoni di partita a livelli altissimi in termini di qualità, danno l’impressione di essere presenti dal punto di vista mentale con la “palma” di squadra con maggiori gol negli ultimi 15’ minuti di gioco (8 sui 12 totali) oltre che una delle più temibili in “remuntade” con 4 punti conquistati contro Roma e Bologna. Partite esemplari e numeri che, nella loro eloquenza, spiegano al meglio l’effetto Spalletti, di un tecnico cioè capace, almeno finora, di toccare le corde giuste nell’animo dei suoi e portare, anzi, riportare i meneghini ai vertici della graduatoria della Serie A: il gioco può attendere, la mentalità vincente no.

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Atalanta e Samp, sugli scudi: doriani e blucerchiati non muoiono mai

Nel novero delle formazioni che di certo non competeranno per la vittoria finale dello scudetto, nello specifico campo delle rimonte, troviamo due formazioni, ognuna a proprio modo, “rivelazioni” di questa massima serie. E se la Samp è andata in svantaggio per ben due volte contro Benevento e Torino, riuscendo non solo ad uscire indenne dalle spallate ricevute ma anche vittoriosa contro i sanniti, l’Atalanta di Gasperini, con anche le fatiche europee sul groppone, nei cinque casi nei quali è andata sotto, ha perso in due occasioni, ha pareggiato, con Chievo e Fiorentina in altrettante gare e battuto il Sassuolo in casa dopo la rete del numero #12 neroverde Sensi. Il tutto, per uno score che recita 4 punti per i blucerchiati e ben 5, sugli attuali 6, per gli orobici che, così come il Napoli, sembrano una autentica macchina da rimonta.

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Juventus 3 punti e la solita fame bianconera

In questa breve lista, al netto dei 18 punti sui 18 disponibili, troviamo anche la Juventus di Allegri. E sì perché anche i sei volte campioni d’Italia in carica non sono stati immuni da gol subiti, al netto della loro forza generale, che li hanno messi in seria difficoltà in questa piccola porzione di campionato. Il riferimento è alla trasferta del Ferraris col Genoa quando, in appena 7’ minuti di gioco, i bianconeri videro il loro punteggio sul 2-0 a causa dell’autorete di Pjanic e della rete, su rigore, di Galabinov.

Una situazione sportivamente drammatica, peraltro sullo stesso terreno di gioco che lo scorso anno li aveva visti affondare per 3-1, sovvertita però dalla grande verve dell’ormai solito Dybala (tripletta per lui) e dal colombiano Cuadrado. Una rimonta eccezionale, da 3 punti che ha messo in chiaro la proverbiale fame di vittorie della ‘Vecchia Signora’.

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