Tridenti vincenti: nessuno in Europa fa meglio del Liverpool. Salah è una furia
In Italia, storicamente, quello del Napoli ha fatto (e sta facendo) sognare tutti con Mertens, Insigne e Callejon a guidare la rivoluzione sarrista e a cercare di spodestare la Juve tiranna del campionato. Una Juve che, come l'attuale seconda in classifica, spesso, sì è affidata a tre attaccanti lì davanti con il duo Higuain–Dybala a spaccare le porte avversarie e Mandzukic (talvolta Douglas Costa), più defilato, a sostegno dell'Hd albiceleste. Insomma, lo avrete capito, stiamo parlando dei migliori tridenti cui si affidano le formazioni italiane.
Tridenti, cioè in grado di risolvere contese difficili e alimentare le speranze dei singoli collettivi. Tridenti che danno spettacolo, fanno vendere i biglietti al botteghino ed innamorare i propri supporters. Tridenti d'eccezione.
Eppure, allargando l'orizzonte e non soffermandoci solo sul panorama calcistico nazionale, ecco quali sono, ogni competizione, i tridentazi più efficace del ‘Vecchio Continente'. Tridenti, ci teniamo a precisare, non solo composti da attaccanti ma anche da tre calciatori, anche in altri ruoli, bravi ad andare in rete e rappresentare il vasto giacimento di classe, talento e qualità a cui attingere nei momenti di crisi, nei momenti di necessità.
Liverpool insaziabile: 84 gol in stagione
Al primo posto di questa speciale classifica che mette al centro dell’attenzione i terzetti-gol a livello internazionale che hanno messo a segno più reti, troviamo, e forse con un Salah così era inevitabile, il Liverpool di Klopp. E sì perché il pacchetto avanzato dei Reds quest’anno, guidato proprio dalla sorpresa egiziana, ha messo insieme record su record segnalandosi come il reparto d’attacco più efficace e produttivo non solo d’Inghilterra ma anche dell’intero panorama calcistico continentale. Finora, infatti, e con altre quattro, i tifosi di Anfield sperano cinque, gare da disputare il conto dei gol è di ben 88 realizzazioni con 43 perle provenienti dall’estro, dalla qualità e dai guizzi dell’ex Roma.
Un ex Roma che, come visto anche in settimana, si sta esprimendo su livelli altissimi, mai ammirati prima trascinando i suoi verso vette inattese ad inizio stagione: il 50% dei gol Reds, quasi la metà, sono suoi.
Parigi si accontenta dei gol? PSG secondo
Supercoppa? C’è. Coppa di Lega? C’è. Coppa di Francia? Quasi. Ligue 1? Pure e la Champions? No quella, purtroppo per i fantastilionari del fondo Qatar Investment Authority, no. Il Real, a marzo li ha esclusi, ancora una volta, dal sogno continentale restringendo la sfera d’influenza parigina entro i confini nazionali. Neymar e Mbappé al primo colpo, non sono serviti per raggiungere il vero obiettivo della proprietà qatariota. Eppure, sul conto totale dei gol a referto, grazie anche all’ausilio di un campionato meno ostico e di un Cavani in stato di grazia, gli avanti di Emery (che lascerà a fine stagione pagando la cauzione per tutti di una stagione buona a metà) hanno avuto un certo impatto segnando vagonate di reti sistemandosi, anche a causa dell’infortunio patito dalla stella Neymar, a quota 87 gol siglati tutte le competizioni. Uno score importante, mastodontico che avrebbe potuto crescere ancora senza l’incidente al brasiliano ma che magari chissà, potrebbe divenire un punto di partenza per lo sviluppo della squadra che, anche il prossimo anno, avrà in testa un solo risultato: la vittoria della Champions League.
Barça terzo: 77 gol in tre
Sul terzo gradino del podio, invece, c’è un’altra delusa di Champions, ovvero, quel Barcellona che, sia pure nuovamente ad un passo dal trionfo in Liga, aveva idea di riconquistare l’Europa ed interrompere il dominio madrileno sulla ‘coppa dalle grandi orecchie’. E invece la Roma di Di Francesco s’è messa di traverso e, in una magica notte d’aprile, ha eliminato la corazzata blaugrana. Una corazzata, orfana di Neymar, brava a ricostruire nuovi equilibri e, in attesa della piena integrazione tattica di Dembélé prima e Coutinho poi, a segnare tanto anche senza un terzo ‘puntero’ davanti. Messi e Suarez hanno fatto il grosso, 69 reti totali in due, e Paulinho, alle loro spalle, il resto con 8 marcature che hanno portato il computo totale a quota 77 gol segnati.
Premier a chiudere: Tottenham meglio del Man City. Serie A assente
A chiudere la top 5 dei tridenti migliori d’Europa ecco spuntare, nuovamente, con la Serie A grande assente, la Premier League.
Nello specifico, il riferimento è a Tottenham e Manchester City, campione d’Inghilterra. E sì perché gli Spurs di Pochettino sono, al momento, la quarta forza offensiva del ‘Vecchio Continente’ con 69 reti a referto frutto della definitiva consacrazione ma anche dell’ottima prima parte di stagione dell’uragano Kane, dell’esplosione di Son e della conferma di Eriksen con i Citizens, ad un solo gol di distanza.
Gabriel Jesus, Aguero e Sterling, infatti, hanno collezionato 68 gol stagionali piazzandosi un gradino più in basso dei bianchi di Londra uscendo male dalla Champions col Liverpool portando a casa però, un titolo nazionale che, ormai, mancava all’Etihad Stadium dall’annata 2013/14.