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Tra ‘Strunz’ e un ‘vaffa’, il Trap diverte più dell’Italia

Trama libera, copione a braccio: l’ex ct Trapattoni commenta in maniera molto appassionata la prestazione poco felice degli Azzurri nell’amichevole contro la Germania.
A cura di Maurizio De Santis
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A Monaco di Baviera l'Italia prende quattro ceffoni sul muso dalla Germania e torna a casa umiliata per una prestazione che ne ha messo a nudo vecchi difetti e soliti sospetti. Ovvero, ma dove ci presentiamo combinati in questo modo? Senza Verratti e Marchisio a centrocampo ma con Thiago Motta e Montolino che hanno il dinamismo di bradipo, senza Barzagli e Chiellini in difesa la figuraccia contro i tedeschi è servita. Loro nettamente superiori, noi ringraziamo che all'Allianz Arena s'è giocata un'amichevole altrimenti le sberle sarebbero state sette, come quelle prese dal Brasile – che ci è superiore – in Coppa del Mondo. Triplice fischio e titoli di cosa che scivolano sulla colonna sonora del buon, vecchio Trap. L'ex ct commenta da opinionista le gare della Nazionale e lo fa alla sua maniera: potesse fischiare, come quando sedeva in panchina, lo farebbe; avesse ancora tanto fiato in corpo per urlare ai calciatori quale posizione tenere, lo farebbe.

Soffre, per quel che vede e perché è uomo di campo, poco avvezzo a stare dall'altra parte della scrivania. "dai, dai, dai" e poi "scendi… dalla… passa adesso… ma che ca… attentoooo… non dormire" sbotta Trap. La cuffia e il microfono non sono fatti per lui, abituato a mulinare le braccia e a fendere l'aria con le dita. Tra gli schemi si raccapezza ancora, con le parole bisticcia sempre. E così tra uno ‘Strunz' – che a Monaco è diventato un ‘must' per quella conferenza stampa da ‘furher' del Bayern – e un'imprecazione che gli scappa in diretta mentre i tedeschi martellano la nostra difesa sguarnita, quasi fa tenerezza per le emozioni così genuine e veraci che trasmette.

Più che una telecronaca è un monologo appassionato: copione scritto a braccio, trama libera e qualche imprecazione di troppo scandiscono novanta minuti da dimenticare per gli Azzurri. Segna El Shaarawy e il Trap esulta, il gol della bandiera regala un brivido di orgoglio e qualche altro impropero verso la fine dell'incontro. "Ma vaffa…". Sbollita la delusione, nel dopo gara ammorbidisce i toni: "Questa Italia è troppo brutta per essere vera, nei primi minuti s'è mostrata una buona personalità e la consapevolezza di giocare contro una grande squadra. Conte saprà fare le dovute valutazioni"Mitico Trap, mettili tutti nel sacco assieme al gatto.

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