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Ne restano 7 su 23, Conte e l’Italia verso l’Europeo: “Niente sconti”

Il ct della Nazionale conferma che 16 calciatori sono già sicuri di far parte della spedizione in Francia. Nel borsino delle convocazioni ecco chi sale e chi scende.
A cura di Maurizio De Santis
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Sette posti ancora da assegnare. L'impianto base della Nazionale è fatto, "16 certezze su 23" così le definisce il ct Conte nell'immediata vigilia dell'amichevole con la Germania a Monaco di Baviera. Il conto alla rovescia per l'Europeo è iniziato, il commissario tecnico ha ancora un mese e mezzo di tempo per completare la rosa degli Azzurri. Ed è lui stesso a definire il borsino dei calciatori che (forse) prenderanno parte all'avventura in Francia. "In questi giorni c'è chi ha guadagnato terreno e chi lo ha perso – ha ammesso nell'intervista a Rai Sport -. Le scelte? Diciamo che al momento per buona parte sono fatte, sedici nomi sono già sul taccuino. Ma voglio essere chiaro e sincero, non mi farò condizionare né guarderò in faccia a nessuno. Chi verrà con me sarà per valutazioni di tipo tecnico, non ci saranno scelte politiche".

Strada tracciata così come l'addio che avverrà dopo il Trofeo continentale. Conte torna anche su questa vicenda e smentisce le voci legate al suo dissidio col presidente federale Tavecchio. Il suo messaggio era diretto ad altri… "A chi mi riferisco? Lo sanno benissimo, coloro che non mi hanno permesso di poter incidere ancora di più. Il calcio italiano avrebbe potuto fare un passettino indietro". La polemica coi club – compresa quella Juventus di cui è stato allenatore per 3 anni – non s'è mai sopita.

A che punto è l'Italia? Ranking a parte, i valori sulla carta sono sì indicativi ma c'è qualcosa che può fare la differenza in favore della Nazionale. Pragmatico come sempre, il ct non fa giri di parole. "Brasile, Francia e Germania possano definirsi selezioni perché possono contare su calciatori fenomeni – conclude -. Noi queste cose non possiamo permettercele ma possiamo essere una squadra. Questa può essere la nostra forza".

Il borsino delle convocazioni azzurre

Portieri. Buffon titolare e Sirigu secondo, la gerarchia dei portieri dovrebbe essere questa. Qualche dubbio può nascere relativamente all'impiego col contagocce dell'ex Palermo a Parigi, perché alle spalle premono Perin e Marchetti oltre a qualche possibile sorpresa (Sportiello, Donnarumma).

Difesa. Il blocco della Juventus è intoccabile: Bonucci, Barzagli e Chiellini fanno parte delle certezze così come nel ruolo di laterali Darmian e De Sciglio sembrano avere la prevalenza. Astori e Acerbi sono in ballottaggio mentre Ranocchia ha qualche chance in più.

Centrocampisti: Marchisio (stagione straordinaria), Verratti, Florenzi, Thiago Motta, Candreva, Giaccherini (fedelissimo di Conte) dovrebbero – condizionale d'obbligo – far parte della schiera di coloro che hanno già il biglietto in tasca per la Francia. Jorginho del Napoli ha preso quota nelle ultime ore, mentre De Rossi dovrebbe essere il calciatore d'esperienza al quale non si può rinunciare. Pirlo? Resta da vedere, molto dipenderà dalle sue condizioni fisiche. Poi c'è da vedere tra Soriano e Parolo chi la spunterà.

Attacco. In ribasso le quotazioni di Immobile e Gabbiadini (che al Napoli non trova spazio, sovrastato da Higuain), in rialzo quelle di Insigne e Zaza. Pellè, quale punta centrale, sembra (quasi) al sicuro. Poi ci sono gli esterni, laddove El Shaarawy sembra un passo avanti rispetto ad altri.

 
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