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Tiri in porta a partita: Dzeko al comando, in Top 10 anche Ciciretti e Coda del Benevento

La speciale top 10 dei calciatori di Serie A che sono andati al tiro più volte in una singola partita. In testa troviamo il bomber della Roma Dzeko, seguito da Dybala e Immobile. Ma sorprende in classifica l’alto numero di attaccanti italiani presenti, precisamente 7 su 10.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Serie A dovrà ancora attendere qualche giorno prima di riaccendere i riflettori su quella che si prospetta essere un’ottava giornata a dir poco scoppiettante. Sono infatti 3 le grandi sfide in programma: Juventus-Lazio, la rivincita di Allegri contro Simone Inzaghi, Roma-Napoli, secondo test importante per la nuova capolista del nostro campionato, fino al derby fra Inter e Milan che si sfideranno in un clima incandescente in una gara decisiva soprattutto per capire le sorti future di Montella sulla panchina rossonera.

Ma prima di tutto ciò, c’è da dare priorità alle Nazionali impegnate nelle qualificazioni per i Mondiali in Russia del 2018. E in attesa di capire quali selezioni Nazionali partiranno per Mosca, facciamo il punto su alcune statistiche riguardanti la Serie A. Vediamo dunque quali sono i calciatori che sono andati al tiro più volte, in media, nel corso di una sola partita, evidenziando i primi 10 attuali. Fra questi tanti italiani (7 su 10) e diversi Nazionali che saranno protagonisti in questa settimana.

Dzeko in tesa supera il capocannoniere Dybala

Prima di ammirare quali siano, al momento, gli italiani inseriti in questa speciale top 10, c’è da accettare il verdetto che vede ai primi posti della classifica due calciatori stranieri. Due che però stanno dicendo e diranno ancora tanto nel corso di questo campionato, vale a dire Dzeko e Dybala. Il bomber della Roma occupa al momento la prima posizione come numeri, in media, di tiri in porta a partita dopo sette giornate.

Il bosniaco infatti segna circa 6 conclusioni per ogni partita giocata in cui spiccano soprattutto quelle in area di rigore (4,2) e che ad oggi gli hanno permesso di realizzare i suoi primi 7 gol in campionato. Il capocannoniere al momento però è Dybala con 10.

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Il fantasista della Juventus succede però di poco al bosniaco in termini di conclusioni a partita, circa 5,7 che confermano il suo nuovo modo di giocare e di stare in campo, molto più vicino alla porta rispetto allo scorso anno in cui interpretava più che altro un ruolo da rifinitore alle spalle di Higuain.

Immobile tiene a bada Insigne al terzo posto

‘Napoli al comando’. E lo possiamo dire forte perchè al terzo e quarto posto troviamo alcuni dei maggiori interpreti del mostruoso primato in classifica attuale del Napoli di Sarri e della Lazio, vale a dire Lorenzo Insigne e Ciro Immobile. Il fenomeno di Frattamaggiore è di poco sotto all’amico fraterno e conterraneo attaccante della Lazio che ad oggi ha fatto segnare complessivamente 5,1 conclusioni a partita e che gli hanno permesso di occupare il secondo posto in classifica marcatori con 9 gol alle spalle di Paulo Dybala.

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L’unico terminale offensivo dei biancocelesti però deve guardarsi le spalle proprio da Lorenzinho che con Sarri ha raggiunto un livello di pericolosità al limite dell’area di rigore davvero incredibile. Per il funambolo partenopeo, al momento, sono infatti 4,6 le conclusioni a partita che potranno raggiungere sicuramente quanto prima il compagno di Nazionale e di squadra ai tempi del Pescara di Zeman.

La top 10 di Serie A per tiri in porta a partita (WhoScored)
La top 10 di Serie A per tiri in porta a partita (WhoScored)

Ciciretti e Coda sorprese assolute

Pensate che il campionato del Benevento ad oggi possa essere così disastroso come lo si evince dallo 0 nella casella punti in classifica? In parte sì e in parte no. Già, infatti in tanti pensano che la squadra giallorossa possa dire comunque la sua in questa stagione nonostante l’evidente gap con il resto delle squadre di Serie A. E a incoraggiare i ragazzi di Baroni a fare bene ci sono i numeri, quelli segnati da due uomini offensivi della ‘Strega’: Ciciretti e Coda.

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Il primo, autore del primo storico gol nel massimo campionato italiano del Benevento, è al momento al quinto posto in quanto a tiri in porta a partita dopo 7 giornate di campionato. Ben 4 precisi quelli segnati dalla speciale graduatoria, al pari del compagno di squadra Massimo Coda con la stessa cifra.

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Un dato importante che spiega come la squadra in campo produca anche tanto in termini di finalizzazione a rete delle azioni di gioco ma che spesso deve anche fare i conti con la sfortuna proprio come visto contro l’Inter nell’ultima gara di campionato. I  numeri sono incoraggianti, i campani non dovranno mollare.

Mertens è in tutte le classifiche di statistica

L’ultimo straniero che troviamo in questa speciale classifica è Dries Mertens. Certo, utilizzare la parola ‘ultimo’ con il belga è davvero difficile dato il rendimento stratosferico messo in mostra dall’attaccante del Napoli dallo scorso anno ad oggi. Numeri incoraggianti in termini di realizzazioni ma anche di tiri in porta. Il vero nuovo numero 9 de partenopei infatti è fermo a 3,7 tiri a partita.

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In realtà lui dovrebbe essere il finalizzatore della costruzione del gioco di Hamsik e compagni, ma spesso si diletta a cercare lo spazio per liberare la sua potente conclusione. Non sta andando di certo bene come Mertens la stagione di Domenico Berardi.

L’attaccante calabrese del Sassuolo sembra ormai fermo al palo dallo scorso anno, vittima di infortuni misteriosi e reali, che ne hanno compromesso un cammino che fino a due anni fa sembrava tutto in discesa. Per lui comunque un ottavo posto in questa classifica con 3,6 conclusioni a partita, leggermente staccato dallo stesso Mertens.

Belotti e Quagliarella da urlo!

E concludiamo allora con due italiani dal grande valore e che nonostante giochino con due cosiddette ‘provinciali’, hanno cominciato questa stagione al meglio proprio come hanno concluso quella scorsa. Per Andrea Belotti e Fabio Quagliarella infatti, la Serie A 2017/2018, sembra essere davvero particolare e incoraggiante. Per il primo, la consapevolezza di potersi consacrare ulteriormente nella squadra di Mihajlovic dopo l’exploit dello scorso anno e l’imminente avventura da vivere (si spera) con la Nazionale italiana in vista dei prossimi Mondiali in Russia. Oggi fermo ai box per un infortunio, (che però non desta particolari preoccupazioni) il ‘Gallo’ lo troviamo a quota 3,4 tiri a partita in sette giornate di campionato.

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Un numero che conferma l’importanza del numero 9 granata negli automatismi tattici del tecnico serbo che dà grande importanza a Belotti nonostante i suoi compagni di reparto (Ljaijc e Niang in primis) siano due grandi amanti del ‘gioco solitario’. Per Quagliarella invece sembra essere l’anno dell’ennesima rinascita che a 34 anni lo vede al centro del progetto tecnico della Sampdoria di Giampaolo, autentica sorpresa di questo inizio stagione (nonostante il pesante ko di Udine), capace di battere 2-0 anche il Milan stellare di Montella.

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Per l’ex attaccante di Udinese, Napoli, Juventus e Torino, la gioia di essere uno dei principali artefici delle conclusioni in porta a partita dei blucerchiati, circa 3,3. Un numero che sicuramente sarà incrementato data la forma fisica straordinaria mostrata dal bomber napoletano fino a questo momento.

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