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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Tifoso della Germania attacca Mesut Özil: “Guadagni 400 mila euro a settimana, vergognati”

La sconfitta contro la Corea e l’eliminazione della Germania dal Mondiale di Russia 2018 ha scatenato le forti proteste dei tifosi e degli addetti ai lavori. Allo stadio il calciatore dell’Arsenal ha avuto un battibecco con alcuni sostenitori. In patria l’ex campione, Mattheus, è stato severo nel giudizio: “Siamo stati presuntuosi ed è mancato lo spirito di squadra”.
A cura di Maurizio De Santis
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Da un calciatore che guadagna quasi 400 mila euro a settimana (per un totale di quasi 18 milioni di euro a stagione) ci si aspetta molto di più rispetto a una prestazione appena appena sufficiente. E quando Mesut Özil ha lasciato il campo a fine partita i tifosi della Germania, delusi dall'eliminazione dopo la sconfitta contro la Corea, lo hanno preso di mira, contestato, insultato, fischiato. Uno di loro ha provato addirittura a scavalcare le transenne per raggiungere il calciatore dell'Arsenal e dirgliene quattro muso a muso, per urlargli in faccia tutta la rabbia, ma per fortuna è stato frenato in tempo dagli agenti della sicurezza. L'ex Real Madrid s'è voltato e ha risposto per le rime poi è stato accompagnato nella pancia dello stadio mentre il pubblico continuava a beccarlo. Come se le colpe della disfatta tedesca fossero solo sue e non, più in generale, di una squadra che in Russia è sembrata la brutta copia della nazionale che si lascia ammirare per compattezza, disciplina tattica e tecnica individuale.

La polemica in Germania è divampata in poco tempo. L'amarezza per la sconfitta contro gli asiatici, l'incapacità di vincere un match contro un avversario che ci ha messo orgoglio ma palesemente modesto rispetto ai tedeschi, hanno soffiato benzina sul fuoco. Lothar Matthäus dalle colonne della ‘Bild' ha usato toni molto critici per commentare l'avventura della nazionale. "La verità che siamo stati presuntuosi ed è mancato lo spirito di squadra", ha ammesso l'ex centrocampista. Oliver Kahn in tv ha calcato la mano facendo riferimento all'assenza di ‘spina dorsale' da parte dei protagonisti. "Evidentemente per qualcuno la maglia della nazionale pesava tantissimo addosso. Molti hanno sempre rifiutato le responsabilità… questa Germania non è una vera squadra".

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Un brutto colpo all'immagine del calcio tedesco. Una severa lezione impartita a una nazionale che in Russia era arrivata coi galloni di campione del mondo cuciti addosso e in campo è stata degradata con disonore. Lo stesso commissario tecnico, Joachim Löw, che ha un contratto fino al 2022, l'ha presa così male da lasciarsi sfuggire un sibillino "devo capire alcune cose e riflettere sul suo futuro". Cosa? Essenzialmente gli viene chiesto di mettere da parte quei calciatori che non sono più in grado di assicurare un rendimento da top player  e di dare spazio alle nuove leve. Khedira, Özil, Müller sono finiti sul banco degli imputati e se anche Manuel Neuer alza bandiera bianca ("gli avversari hanno capito che non era la vera Germania") allora per i tedeschi uscire dal Mondiale è stata una capitolazione con tanto di resa incondizionata.

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