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Inter Champions League 2018-2019

Spalletti se la gioca così col Barça: “Possesso palla, Skriniar a centrocampo”

Luciano Spalletti è convinto che l’Inter possa fare bene solo tenendo il pallone e costringendo il Barcellona a rincorrerla. Sulla formazione: “Brozovic è in dubbio, Perisic recuperato. Skriniar? Può giocare anche a centrocampo, in difesa gioca Miranda”. Ernesto Valverde teme i nerazzurri: “Non si arrendono mai”.
A cura di Vito Lamorte
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La qualificazione già domani? Si potrebbero fare passi avanti, ma ci sono anche gli altri. Bisogna avere la convinzione di potersela giocare. Quella convinzione, quella rabbia, quella sofferenza dei nostri tifosi che hanno avuto in tutti questi anni. Dobbiamo portare tutte queste cose dentro il campo e cercare di esprimere il nostro calcio, che è di buona qualità.

Luciano Spalletti ha le idee chiare in vista della sfida contro il Barcellona, valida per il terzo turno del gruppo B di Champions League, e ammettere che l'Inter può andarsela a giocare non mancando mai di rispetto ad una elle squadre più forti d'Europa. Il tecnico nerazzurro ha parlato delle assenze da entrambe le parti e si è soffermato su quella di Lionel Messi, infortunatosi sabato sera nella gara contro il Siviglia:

Non è semplice cambiare l’atteggiamento di un squadra in virtù dell’assenza di un calciatore. Messi è un giocatore differente, perché quando pensi di aver visto tutto nel calcio arriva e ti fa vedere cose differenti. Il Barcellona rimane una squadra che non rincorre il pallone, che sa dove passa e ha qualità che se gestiscono la partita sanno trovare soluzioni per tutti gli avversari. Il problema sarà quello di gestire maggiormente la palla noi. Con lui sarebbe stato un Barcellona più forte ma rimane una grandissima squadra ugualmente. Noi dobbiamo essere una squadra di grande livello, di grande spessore, che non diventa succube dell’avversario che va a portare il discorso sul credere di avere delle possibilità, come si fa in questo lavoro. Sarà sicuramente più facile senza Messi.

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Il tecnico dell'Inter si è soffermato sulla forza della squadra catalana e sulla qualità dei singoli blaugrana tra i quali c'è anche una vecchia conoscenza nerazzurra come Rafinha:

Difficile immaginare cosa farà Valverde, ha giocatori con qualità diverse, colgo l’occasione per salutare Rafinha e lo ringrazio sinceramente per quello che ci ha dato nella passata stagione. Lui è stato un calciatore fondamentale per noi. Mi farebbe piacere vederlo giocare anche se penso che poi ci creerà dei problemi perché ha qualità di chi conosce il calcio, ma non so che farà il generale il tecnico del Barcellona.

Sulla formazione Spalletti non si sbottona ma dovrà valutare degli uomini usciti acciaccati dalla derby di domenica come Marcelo Brozovic e Ivan Perisic:

La situazione passa da quelle che saranno le condizioni di chi ha giocato anche se avrei cambiato comunque qualcosa. Si tratta di capire come starà Brozovic che ad oggi ha fastidio su questo muscolo mentre Perisic sembra aver smaltito. Miranda gioca.

Infine risponde in maniera ironia a chi gli chiede se farò delle prove per rimpiazzare l'infortunato Nainggolan inserendo Lautaro Martinez come seconda punta o puntando su Borja Valero:

Venire a fare le prove qui non mi sembra un buon banco di collaudo ma ritengo che sia una situazione dove dobbiamo tirare fuori tutti gli attrezzi del mestiere. Noi abbiamo bisogno di tener palla, di gestirla il più possibile e se la mettiamo a chi fa più gol…è corretto che siate tutti curiosi di vedere alcuni giocatori insieme ma ho tanti buoni giocatori e si deve arrivare questo per gradi. Ci sono degli equilibri da rispettare.

Valverde teme l'Inter: Non si arrendono mai

Ernesto Valverde, tecnico del Barcellona, nella conferenza stampa pre-gara ha parlato benissimo dell’Inter, del momento positivo dei nerazzurri e di come la squadra di Spalletti sia sempre concentrata:

Arriva in un gran momento: 7 vittorie consecutive, una squadra che non si arrende mai come dimostrano le partite vinte ultimi minuti come contro il Milan o nella rimonta col Tottenham. Hanno un ottimo spirito, pressano alto, vogliono giocare nel campo avversario, è una squadra offensiva. Domani ci giochiamo la leadership del gruppo, chi vince fa un passo importante per il passaggio del turno. Può sembrare una sfida non decisiva perché noi abbiamo 6 punti e le altre due zero, ma sì che è una gara fondamentale.

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