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Spalletti: “Incontro Conte-Marotta? Ridicolo, un’offesa per il dirigente”

Imperativo vincere per l’Inter contro il Bologna del neoallenatore Mihajlovic. Dopo la cocente delusione per l’eliminazione dalla Coppa Italia i nerazzurri (reduci dal ko di Torino) non possono permettersi passi falsi contro i rossoblu. Lo sa bene Luciano Spalletti che nella classica conferenza stampa della vigilia ha dovuto affrontare anche le domande relative al suo futuro e in particolare all’ombra di Antonio Conte, “intercettato” nei giorni scorsi sotto la sede dell’Inter.
A cura di Marco Beltrami
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Imperativo vincere per l'Inter contro il Bologna del neoallenatore Mihajlovic. Dopo la cocente delusione per l'eliminazione dalla Coppa Italia i nerazzurri (reduci dal ko di Torino) non possono permettersi passi falsi contro i rossoblu. Lo sa bene Luciano Spalletti che nella classica conferenza stampa della vigilia ha dovuto affrontare anche le domande relative al suo futuro e in particolare all'ombra di Antonio Conte, "intercettato" nei giorni scorsi sotto la sede dell'Inter.

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Spalletti commenta le voci sull'incontro tra Antonio Conte e Beppe Marotta

I recenti risultati deludenti dell'Inter culminati nell'eliminazione in Coppa Italia contro la Lazio hanno infiammato le indiscrezioni di mercato per il futuro della panchina nerazzurra. Tra i possibili obiettivi anche quell'Antonio Conte, intercettato in settimana proprio sotto la sede nerazzurra. Spalletti nella conferenza stampa pre Inter-Bologna commenta così le voci sui presunti incontri tra l'ex Chelsea e Marotta: "Conte può andare in giro dove gli pare. Marotta è giusto che vada in giro per migliorare l'Inter. Qui però bisogna lavorare e portare avanti un progetto. Secondo me Marotta sa come si fanno le cose. Marotta ha incontrato Conte in sede? E' talmente ridicolo quello che scrivete. Per quello che è  stato riportato, nel modo in cui l'avete riportato, alcuni giornalisti, state offendendo Marotta. Così si comporterebbero i dilettanti e non i professionisti come lui. Lui sa che queste cose qui non fanno il bene dell'Inter. Quello che dite è un'offesa alla sua qualità professionale".

Spalletti si difende, colpe anche delle mancate vittorie degli anni precedenti

L'eliminazione dalla Champions e dalla Coppa Italia hanno fatto infuriare i tifosi che si aspettavano di più. Spalletti pensa solo al lavoro, e non si assume tutte le responsabilità degli ultimi risultati: "Siamo usciti dalla Champions e dalla Coppa Italia, sono competizioni importanti. Ma dobbiamo pensare a lavorare in maniera corretta. Chiaramente i tifosi iniziano ad avere fretta, ma non posso addossarmi i tanti anni di mancate vittorie dell'Inter. Noi cerchiamo di migliorare quelle cose in cui non siamo andati bene. Non è tutto da buttare via, ormai si ripetono dei concetti che non fanno più notizia". Primo obiettivo dunque ripartire contro il Bologna: "Si fa sempre allo stesso modo sotto alcuni aspetti, mentre si cerca di cambiare ciò che non è andato bene. Si va dentro l'analisi di quello che è successo. C'è uno schema professionale a cui attenersi, con un lavoro di preparazione tattica e fisica. Ci sono delle cose da migliorare. La squadra non ha avuto un comportamento completamente sbagliato, è stato sbagliato l'ultimo rigore, non bisogna fare confusione".

Fiducia di Spalletti nella rosa, considerata più forte di quella della scorsa stagione

Per i bilanci bisognerà aspettare a fine anno, Spalletti crede infatti nella rosa a sua disposizione: "Ci sono ancora delle partite da giocare, come dicono alcuni Adda passà ‘a nuttata. Sono convinto che la squadra rimetterà le cose a posto. La squadra è più forte di quella dell'anno scorso. Noi siamo una squadra che può andare a ripetere quello che ha fatto la scorsa stagione, arrivando tra le prime quattro. Questa squadra ha bisogno di consolidarsi a quei livelli. Non è tutto da rifare, sarebbe eccessivo. Vedremo a fine anno".

La crisi di Nainggolan e Perisic

A proposito dei singoli, come stanno Nainggolan e Perisic? Il primo ha sbagliato il rigore decisivo in Inter-Lazio di Coppa Italia, mentre il croato è reduce da una sessione di mercato particolare, con il mancato trasferimento all'Arsenal: "Nainggolan non ha fatto tutti gli allenamenti che doveva fare per essere in condizione. Perisic si è allenato bene, soprattutto ieri. Abbiamo fatto quasi lo stesso lavoro che hanno fatto gli spalatori del campo. La cosa del mercato ormai è finita, è rientrata, se mi fa vedere quello che mi aspetto da lui e che lui può dare, io sono disponibile a usarlo. Anche se ci sono delle precisazioni da fare. Perisic ha qualcosa contro di me? Sono l'unico che lo ha fatto sempre giocare, l'ho sempre sostenuto. Sicuramente non ha niente contro di me. Marotta ha gestito al meglio la situazione, ha messo Perisic di fronte alle sue responsabilità dopo aver fatto uscire quella notizia. Adesso il mercato è finito, Perisic deve pedalare forte, abbiamo bisogno della sua forza, sono convinto che si metterà a disposizione quando lo manderò in campo.  Il pubblico deve capire che attraverso il suo sostegno può fare bene. Sicuramente è stato al centro di qualche situazione che può aver fatto storcere il naso a qualcuno, ma non dobbiamo indebolirci da soli".

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