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Sospetta combine in Psg-Stella Rossa, la Uefa sapeva tutto prima del match

L’indagine sulla partita di Champions tra Psg e Stella Rossa Belgrado va avanti per il sospetto di una combine avvenuta per aggiustare il risultato e far sì che i serbi perdessero con 5 gol di scarto. Un flusso anomalo di scommesse ha fatto scattare l’allarme, nella vicenda sarebbe coinvolto un dirigente del club balcanico. La polizia francese non è riuscita a fermare l’uomo che avrebbe incassato la maxi vincita.
A cura di Maurizio De Santis
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Match fixing, partita truccata. L'Uefa era al corrente di tutto. La Federazione era a conoscenza del tentativo di aggiustare il risultato della gara di Champions tra Paris Saint-Germain e Stella Rossa Belgrado. Sulla sconfitta dei serbi con cinque gol di scarto (6-1 il risultato finale, con tripletta di Neymar) s'era registrato un flusso anomalo di scommesse: c'è anche questo particolare tra gli ultimi dettagli rivelati dal quotidiano francese L'Equipe che nei giorni scorsi ha lanciato la notizia sulla presunta combine avvenuta nel corso della partita di Coppa tra le due formazioni che sono inserite nel girone del Napoli (il Gruppo C).

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Una ricostruzione, quella fatta dal quotidiano transalpino, che ha sollevato imbarazzo, stupore, polemiche e provocato la reazione immediata dei vertici del club parigino. Il Psg s'è detto del tutto estraneo alla vicenda e pronto a querelare chiunque faccia illazioni o macchi la reputazione della società. Ci sono però tre punti fermi

  • La realtà, però, è che la Federazione era stata avvisata del tentativo di indirizzare l'esito dell'incontro tanto da far scattare la segnalazione alla Procura finanziaria transalpina.
  • Il motivo? Far soldi ‘facili' attraverso una presunta complicità degli stessi protagonisti in campo, approfittando della disponibilità ad ammorbidire l'impegno e il risultato.
  • Chi? In base alle prime informazioni, in attesa di ulteriori e approfonditi riscontri, tra gli scommettitori ci sarebbe anche un dirigente della Stella Rossa. Sì, proprio un membro dello staff serbo che avrebbe puntato 5 milioni di euro contro la sua squadra per passare all'incasso della somma cospicua vinta.

Le indagini sono ancora in corso, considerata la difficoltà di comporre il puzzle del tentativo di truffa. Servono le prove, serve capire chi c'è realmente dietro questa rete di complicità: ed è anche per questa ragione che la polizia francese ha cercato conferme rispetto a quella che era solo una voce: un possibile incontro tra un dirigente serbo e Nasser Al-Khelaifi, il presidente del Psg, dettaglio rivelatosi senza alcun fondamento per l'assenza delle persone in questione nell'hotel che era stato indicato come luogo dell'incontro. Inutile anche il tentativo d'incastrare almeno l'uomo che avrebbe incassato la maxi-vincita e poi si sarebbe dileguato in tempo sfuggendo così agli inquirenti. L'indagine, però, è solo agli inizi e getta una luce inquietante sul calcio europeo e in particolare su questa edizione della Champions League.

Chi rischia di più e quali sanzioni potrebbero essere comminate dalla Uefa? Posto che senza prove è impossibile procedere a livello disciplinare contro club e singoli tesserati, la posizione più difficile e a rischio di gravissime sanzioni è quella della Stella Rossa Belgrado, vista la presunta complicità di un membro della dirigenza nella questione. Cosa può succedere? che la società venga esclusa dalle Coppe per un periodo di tempo più o meno lungo. Il Paris Saint-Germain, invece, rischia poco, quasi niente.

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