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Si ispira a Maldini e ha il vizio del gol: chi è Bastoni, il ‘nuovo’ difensore dell’Inter

Alessandro Bastoni, classe 1999, è il nuovo rinforzo dell’Inter per questo mercato di gennaio. Acquistato l’estate scorsa dall’Atalanta, il club neroazzurro ha deciso di portarlo subito alla corte di Spalletti dopo averlo preso inizialmente per il 2019. Gran fisico, anticipo e senso della posizione, le qualità che hanno convinto la dirigenza del club di Suning a puntare su di lui.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il successo contro il Napoli in Coppa Italia, la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League dove affronterà il Borussia Dortmund dopo aver superato agevolmente il girone battendo anche il più rinomato e favorito Everton di Rooney sia all’andata che al ritorno. L’Atalanta continua, anche in  questa stagione, a scrivere pagine di storia importanti del nostro calcio anche grazie soprattutto all’ottimo e minuzioso lavoro di un Gasperini sempre più attento a limare ogni dettaglio della sua squadra. I segreti dei bergamaschi? Tanti, che compongono una ricetta vincente che si basa però su una filosofia di giovani ben precisa.

Il vivaio è infatti il fulcro del progetto della ‘Dea’ e uno dei tanti che sta cominciando a segnare fortemente il mercato di gennaio, è stato Alessandro Bastoni. Classe 1999, acquistato la scorsa estate dall’Inter, ma lasciato all’Atalanta in questa stagione, ha dovuto anticipare il suo rientro fra i neroazzurri di Spalletti per l’emergenza difensiva che sta vivendo proprio l’Inter in questo momento andando a rinforzare la rosa del club di Suning dopo la sosta di gennaio. Per lui solo pochissimi minuti giocati in totale in Serie A fra la scorsa stagione e quella attuale, ma che ha portato comunque al massimo risultato sia per la società (in termini economici), che per il ragazzo che adesso ha questa grande opportunità. Ma chi è davvero Alessandro Bastoni? Scopriamolo insieme.

I primi calci al pallone ‘con papà’

La prima cosa che si nota guardando il volto di Alessandro è la sua grande umiltà e l’ingenuità sana di un ragazzo che adesso si ritrova a giocarsi le sue chance nel teatro del calcio italiano, alla Scala di ‘San Siro’, lì dove in tanti hanno spiccato il volo osi sono consacrati nel corso della storia. La scalata di Bastoni nel mondo del calcio nasce però grazie al supporto del suo papà. In che senso? Ve lo spieghiamo subito. Il centrale difensivo è nato nell'aprile del 1999 e il suo approccio con il calcio arriva quasi subito.

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Alessandro cominciò a tirare i primi calci al pallone in una piccola squadra, la Cannatese, allenata proprio dal papà. A 7 anni entra già nel vivaio dell'Atalanta, un po' per meriti e un po' per conoscenze. L'osservatore che lo segnalò al club bergamasco era Franco Maffezzoni, padre di una sua compagna di classe. La trafila in nerazzurro è durata praticamente 10 anni, scalando squadre e campionati giovanili, fino all'esordio in Coppa Italia contro il Pescara e alle panchine in Serie A che lo hanno portato poi anche all’esordio in massima serie.

L’esordio in Serie A contro la Sampdoria

Era il 22 gennaio del 2017, l’Atalanta affrontava in casa, allo stadio ‘Atleti Azzurri d’Italia’ la Sampdoria di un Fabio Quagliarella in gran forma. C’era da placare la fame realizzativa del bomber campano e Gasperini non ha avuto dubbi: in campo dal primo minuto ci va il difensore centrale Bastoni. Fra l’incredulità generale, ma con poca diffidenza vista la grande fiducia che nutrono i tifosi atalantini nei confronti della propria società e del proprio allenatore in fatto di giovani, Bastoni giocò una partita fantastica. Inizialmente sembrava molto teso, come da lui stesso dichiarato al termine della gara.

La carriera e il rendimento stagionale di Bastoni (Transfermarkt)
La carriera e il rendimento stagionale di Bastoni (Transfermarkt)

Bastoni dichiarò: “Quando stamani ho saputo che avrei giocato titolare non ci credevo e tuttora non sto capendo quello che è successo. Il messaggio di mio papà? Essendo passato anche lui da queste cose mi ha detto di star tranquillo e giocare come so perché sarebbe andato tutto bene.

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95 e non 99 sulla maglia? Il 99 purtroppo era già preso e quindi ho scelto la 95, che è l’anno di nascita di mio fratello”. Umiltà e consapevolezza del propri mezzi, hanno portato però sempre questo ragazzo a restare con i piedi per terra e oggi, la chiamata dell’Inter, rappresenta già un piccolo grande traguardo.

L’acquisto dell’Inter in estate

L’estate calda vissuta dal calcio italiano e che ha visto movimenti di mercato in entrata in direzione Milano, soprattutto sponda rossonera, ha fatto passare un pochino nell’ombra una grande operazione dei ‘cugini’ dell’Inter. Notoriamente distante dagli acquisti di giovani in prospettiva futura, l'Inter di Sabatini l’agosto scorso ha invertito questo trend investendo fortemente nel futuro e puntando sui giovani. Dopo aver sfiorato l'acquisto di Pellegri e Salcedo, la società nerazzurra si è infatti subito fiondata su Alessandro Bastoni.

I dati relativi al profilo di Bastoni (Transfermarkt)
I dati relativi al profilo di Bastoni (Transfermarkt)

Un’operazione flash con il club nerazzurro che diede subito ufficialità dell'operazione. "L'Atalanta comunica di aver ceduto all'Inter, a titolo definitivo, il calciatore Alessandro Bastoni, che resterà a Bergamo con la formula del prestito fino al 30 giugno 2019″. Ecco, una sorta di operazione in stile Caldara: il giocatore, classe '99 e Nazionale Under 19 sarebbe dovuto restare dunque a Bergamo per due anni per poi fare il grande salto. Ma così non è stato. Le cifre dell'affare si aggirano intorno ai 10 milioni di euro più bonus.

Caratteristiche tecniche utili per Spalletti

Miranda, Ranocchia e Skriniar. Sono questi al momento i difensori centrali a disposizione di Spalletti per provare, senza troppi affanni, a conquistare un posto in Champions. Con gli acciacchi di Miranda però, è stato opportuno e necessario anticipare l’arrivo di Bastoni che sarà sicuramente utilissimo per i neroazzurri. Il classe 1999, oltre ad essere molto alto e dotato di un ottimo senso della posizione, è mancino, longilineo (è alto 190 cm) e abilissimo nella gestione della palla.

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Pulito in marcatura, è il giocatore che imposta l'azione già dalla linea difensiva sia giocando sul breve, sia lanciando lungo in caso di necessità. Bravo in fase offensiva, soprattutto di testa: nei campionati giovanili ha segnato diversi gol (addirittura 9 nella stagione dei Giovanissimi Regionali). Un’arma in più per l’ex tecnico della Roma che potrà contare su un giovane di grande prospettiva e che potrà sicuramente dire la sua anche in una grande squadra proprio come ha fatto già nell’Atalanta imponendosi subito e entrando nel giro della prima squadra quando non aveva neanche 18 anni.

Quella dedica speciale dopo un gol

Il sogno di giocare a calcio a livello professionistico in uno dei più grandi club italiani, l’esordio in Serie A e la voglia di chi ha visto il frutto dei propri sacrifici. Della trafila di Bastoni, con la Primavera di fatto bypassata, vi abbiamo già parlato. Inizialmente veniva schierato sulla fascia sinistra, ma a 12 anni fu spostato casualmente al centro dal tecnico Cicconi per il forfait di un compagno. Non a caso i suoi modelli di ispirazione sono stati Maldini, prima, e Thiago Silva, poi.

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Un’evoluzione che ricorda quella toccata in una fase più matura a Giorgio Chiellini, anch’egli mancino naturale come Bastoni inizialmente terzino sinistro e poi spostato come centrale difensivo. Ha un ottimo senso dell’anticipo e persino il vizio del gol. “Ne faccio 7-8 a stagione, da un annetto li dedico alzando le braccia verso il cielo ad Agnese, l’amica del cuore che un incidente stradale mi ha portato via”, le sue parole proferite qualche tempo fa che mostrano ancora una volta l’animo puro di un ragazzo che adesso ha davvero una gran bella strada da percorrere davanti a sè.

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