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Shaqiri: “Mi voleva la Juve, ho scelto un grande club come l’Inter”

Xherdan Shaqiri rilancia le ambizioni dell’Inter: “Il terzo posto è alla nostra portata”. Il ‘Messi della Svizzera’, noto per gambe e polpacci da bodybuilder, riparte dalla Serie A: “Al Bayern non ero felice”. Intanto si allena e segna i primi gol in allenamento su punizione.
A cura di Maurizio De Santis
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Ammirato ai Mondiali per i gol segnati all'Honduras. Chiacchierato per la circonferenza delle cosce e dei polpacci. Xherdan Shaqiri, l'ex ala del Bayern Monaco, ricomincia la scalata al calcio europeo da Milano, sponda nerazzurra. Poco spazio alla corte di Guardiola, orizzonte libero a San Siro laddove – previa rassicurazione di Mancini – potrà giocare con maggiore continuità come non riusciva in Germania. Nemmeno le prodezze in Coppa del Mondo sono bastate per garantirgli un bonus di fiducia maggiore e allora ha alzato i tacchi e cambiato direzione. "Al Bayern non ero del tutto felice – ha ammesso durante la conferenza stampa di presentazione -, tutti sapevano che desideravo essere impiegato con maggiore costanza e avere un buon rendimento. Ringrazio i tifosi che mi hanno accolto al mio arrivo, è stato molto bello e nemmeno me l'aspettavo. Proverò a ripagarli, proveremo a ripagarli alla nostra maniera. Col bel gioco, così da riportare tanta gente allo stadio".

La Bundesliga è un capitolo chiuso e no alla Juventus. Sull'ala della Svizzera aveva messo gli occhi anche il Liverpool e dall'Italia – oltre ai nerazzurri – non erano mancate le offerte. A cominciare dalla Juventus che pure era stata accostata al ‘Messi elvetico' (com'è stato ribattezzato in patria). "Mio fratello ha lavorato tantissimo. La Juventus, certo, era una delle opzioni. Io però ho voluto solo l'Inter, un club che ha vinto tutto e dove hanno giocato grandi calciatori. Non avuto alcun dubbio nel dire sì e adesso non vedo l'ora di giocare e il terzo posto è alla nostra portata". 

Esterno o trequartista nel modulo (il 4-2-3-1) che Mancini ha scelto per rimodulare la squadra. Shaqiri salta in bello stile la questione si rimette alla volontà dell'allenatore. Quanto fatto in Germania equivale a un buon biglietto da visita: le sue caratteristiche sono note… "Al Bayern ho dimostrato la mia duttilità tattica – ha aggiunto -, però tocca al tecnico scegliere il ruolo migliore per me. Mi piace giocare da trequartista, ma qualsiasi posizione va benissimo". Intanto si allena e segna i primi gol in allenamento su punizione.

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