Samp domata, il Natale del Napoli è un cinepattone da primato
Il Napoli di Sarri batte la Samp e si porta momentaneamente a +4 sull’inseguitrice Juventus, in attesa del posticipo serale all’Allianz Stadium lanciando un chiaro messaggio a tutti: gli azzurri, anche dal punto di vista fisico e mentale, sono tornati.
Si decide tutto nel primo, straordinario tempo con 5 reti siglate nella prima frazione di gioco con gol, sorpassi, controsorpassi, giocate da cineteca e la rete numero 116 di Marek Hamsik. Un successo importante che certifica l’ottima condizione azzurra ma anche le ambizioni scudetto dei campani bravi a rimontare per due volte i pugnaci ospiti, tutt'altro che in crisi di identità dopo il Ko col Sassuolo, e a conquistare 3 punti fondamentali.
Samp a cuor leggero, Zapata parte dalla panchina
Il Napoli di Sarri per cercare di guadagnare qualche punto nei confronti di Juventus e Roma, impegnate proprio nel big match di questa sera all’Allianz Arena, si affida alla formazione tipo con nessun volto nuovo, Insigne per Zielinski a parte, rispetto alla vittoriosa trasferta di Torino. E infatti, l’artigiano toscano, uno di quelli capace di consegnare le sue ambizioni ai ‘soliti noti’, non delude le attese mettendo in campo il consueto undici, infortuni a parte. Dall’altro lato, invece, Giampaolo è costretto a rinunciare al suo panzer colombiano Zapata con un attacco smart guidato da Quagliarella e Caprari e ispirato dall’uruguaiano Ramirez. Una scelta, questa, non proprio voluta, tattica con il #91 ex Napoli recuperato in extremis da un problema all’adduttore sinistro e quindi arruolabile solo negli ultimi minuti di gioco.
Primo Tempo
Pronti, via: Ramirez gela il San Paolo
Il pomeriggio napoletano non comincia nel migliore dei modi con uno svantaggio che arriva in meno di 2’ di gioco. In particolare, gli azzurri, almeno all’inizio, in odore di regali, dapprima si auto-sabotano con una incomprensione fra Koulibaly e Albiol che mette in azione Caparari e poi, su punizione conquistata dal blucerchiato, messo giù da Hysaj, non si oppongono alla precisissima sassata di Ramirez che indovina sì l’angolo da oltre 30 metri ma trova un Reina troppo ‘arrendevole’.
Un Reina che, da quella distanza, al netto della forza e del giro preso dal mancino dell’uruguaiano, avrebbe dovuto, sul suo palo, fare qualcosa in più.
Allan agguanta la Doria
Pochi minuti più tardi, e precisamente al 16’, il Napoli agguanta il pari ottenendo il punto del pareggio più per voglia e inerzia che per il gioco prodotto. E così, questa voglia, questa grinta si materializza al predetto minuto, quando, su ripartenza palla a terra da fallo di fondo della Samp, Mertens ruba con un deciso body-check il pallone a Barreto, alza la testa, serve Callejon sul filo del fuorigioco con lo spagnolo che spreca davanti all’ottimo Viviano che, a sua volta, è costretto a capitolare su tap-in vincente di Allan: 1-1. I nervi più che il solito tiki-taka aiutano.
Quagliarella core ‘ngrato, Ramirez una furia
Al 26’, nonostante il pari di 10 minuti prima, il Napoli concede ancora campo alla Sampdoria e, cosa ben più grave, occasioni d’oro agli ospiti con i regali che non finiscono certo qui. Su ribaltamento del fronte, su transizione offensiva dei blucerchiati, infatti, Ramirez lotta su un pallone ormai perso sovrastando Hysaj e poi infilandosi fra le maglie azzurre con Albiol incapace di arrestare l’uruguaiano che battaglia ancora e, da terra, recupera in tackle la sfera per un momento appannaggio dell’albanese. Il #90 doriano si alza, sta per diventare pericolosissimo per Reina al limite dell’area piccola ma viene atterrato dallo stesso Hysaj che provoca il rigore. Dal dischetto, proprio lui, l’ex Quagliarella, oggi accolto con applausi al ‘San Paolo’ dopo aver chiarito la sua posizione sulla sua cessione alla Juve, bravo a spiazzare lo spagnolo e a siglare il 2-1.
Insigne la riacciuffa: primo tempo pazzesco
Passano soli 6’ di gioco ed il Napoli anche qui con una pressione alta, a tratti, asfissiante, recupera lo svantaggio con gol di Insigne. Ma andiamo con ordine. La Samp, con la solita confidenza, gestisce il pallone sulla propria trequarti ma un errore in impostazione di Ferrari favorisce l’intervento di Allan che recupera alto, tocca per Mertens il quale, quasi di prima, serve Insigne: collo esterno di prima intenzione e Vivano beffato, San Paolo in visibilio.
Il Napoli passa in vantaggio, Hamsik stacca Diego
Al 38’ il Napoli passa. Jorginho prova a lanciare Mertens, il belga prolunga per Allan che si infila in area non trovando però il pertugio giusto e così la tentata penetrazione centrale del brasiliano viene raccolta dal furbissimo genietto numero #14 che raccoglie la sfera e la serve al centro per l’accorrente Hamsik che segna la rete del 3-2 staccando, peraltro, in testa ai marcatori all-time del Napoli Diego Armando Maradona.
Secondo Tempo
Ritmi lenti, Napoli e Samp tirano il fiato
Napoli e Samp tornano in campo con la voglia di mostrare lo stesso spettacolo visto nella prima frazione di gioco. Eppure, un po’ per la stanchezza che inizia ad affiorare, un po’ per le indicazioni dei rispettivi allenatori, la sfida perde di intensità, di abbrivio con i ritmi che, di conseguenza, si abbassano notevolmente. Ritmi lenti con i padroni di casa bravi a far girare la palla ed i doriani attenti a ripartire e cercare di trovare, pur senza grandi sussulti, il pari.
Girandola di cambi e rosso di Mario Rui, il risultato non cambia
La ripresa ad un certo punto, cambia il suo canovaccio con Mario Rui che, nel giro di pochi minuti, abbandona il campo per doppio giallo al 77’. Un episodio che incoraggia la Samp a fare di più con Giampaolo che inserisce tutti gli attaccanti presenti in rosa: Zapata, Kownacki e poi Verre in regia. Il Napoli, invece, pensa a difendersi e, dopo l’ingresso di Zielinski, precedente il rosso, si cautela con Maggio chiamato ad occupare la corsia destra con Hysaj in luogo di Mario Rui. Sostituzioni che non cambiano il registro del match col triplice fischio finale che regala i 3 punti ai partenopei con gli azzurri, in attesa di Juventus-Roma, in fuga.
I top del match
Ramirez irrefrenabile, la Samp nei piedi di Gaston
Fra i migliori della contesa l’uruguaiano Ramirez bravo a legare i reparti, ricamare calcio e trovare per ben due volte la giocata vincente per entrambe le segnature doriane. Dapprima, infatti, colpisce dai 30/35 metri su punizione al 2’ e poi, proprio al 26’, su azione insistita, propizia il rigore di Quagliarella che porta la Samp, per la seconda volta, in vantaggio. Nella ripresa, sotto di 3-2, i blucerchiati si affidano alle sue qualità tecniche con il numero #90 che si fa trovare pronto non sprecando alcun pallone e creando diverse azioni pericolose. In sostanza, senza troppi giri di parole, la miglior partita della sua stagione con la seconda, deliziosa, rete in campionato per lui.
Allan inesauribile, entra in ogni gol azzurro
Corre, si batte, lotta in mezzo al campo e, con i suoi piedi da brasiliano, illumina anche la manovra campana segnalandosi come il migliore interprete azzurro. Al di là del gol del pari, infatti, Allan aggredisce gli avversari alto e si inserisce in ogni singola azione da rete del Napoli. Per il 2-2 recuperando palla sulla trequarti su errore in impostazione di Ferrari e poi innescando Mertens per la marcatura di Insigne e poi, con la sua caparbietà, per il punto del 3-2 con uno slalom in area raccolto dal solito belga bravo poi a servire Hamsik al centro. Insomma, quantità e qualità per un ragazzo vieppiù imprescindibile che sogna lo scudetto e, magari chissà, il mondiale in Russia.
I flop del ‘San Paolo’
Hysaj giornata no, troppi errori in difesa
Nel giorno nel quale la difesa azzurra subisce ben 2 reti, a dispetto di una ottima media in fase di non possesso e del titolo di miglior retroguardia della Serie A, Hysaj si segnala, insieme con l’altro esterno Mario Rui, fra i peggiori della contesa. E sì perché in occasione del secondo gol, quello di Quagliarella, è proprio lui a perdere il duello fisico con Ramirez provocando, poi, affondando il tackle proprio sull’uruguaiano il penalty doriano. Nella ripresa, non riesce ad incidere sulla sua corsia finendo per subire, psicologicamente, gli errori della prima frazione di gara perdendo poi le misure su Praet e sbagliando diversi appoggi in fase di costruzione.
Mario Rui che ingenuità, espulso al 77’
Fino al secondo giallo del secondo tempo e all’espulsione che obbliga i suoi a doversela vedere con i pugnaci liguri di Giampaolo per oltre 15’, Mario Rui si stava disimpegnando abbastanza bene con una partita propositiva o, quanto meno, da ‘6 politico'. E invece, nel giro di pochi giri di lancette, il portoghese si lascia andare commettendo due ingenuità che gli costano il rosso, la conseguente squalifica oltre che la bocciatura, a questo punto meritata, odierna.
Tabellino e voti
Napoli (4-3-3) Reina 5.5; Hysaj 6, Koulibaly 6.5, Albiol 6, Mario Rui 6; Allan 7, Jorginho 6 (Dal 56’ Diawara 6), Hamsik 6.5 (Dal 70’ Zielinski 6-); Insigne 7- (Dal 78’ Maggio s.v.), Mertens 7, Callejon 6.5. A disposizione: Sepe, Rafael; Chiriches, Maksimovic, Maggio; Diawara, Giaccherini, Rog, Zielinski; Ounas, Leandrinho. Allenatore Maurizio Sarri 6.5
Sampdoria (4-3-1-2) Viviano 5.5; Berezsynsky 6-, Ferrari 5.5, Silvestre 6, Strinic 6- (Dall’84’ Zapata s.v.); Barreto 5.5 (Dal 71’ Verre 6), Torreira 5.5, Praet 6-; Ramirez 7, Caprari 6, Quagliarella 6.5 (Dal 75’ Kownacki 6). A disposizione: Tozzo, Puggioni; Sala, Regini, Murru, Andersen; Duricic, Capezzi, Verre; Kownacki, Zapata. Allenatore Marco Giampaolo 6.5